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Giorgi: "Serve un rilancio urgente del Pd di Arezzo"

Il consigliere aretino dell'assemblea regionale del partito elenca le sue priorità

"Si pone con urgenza la questione del rilancio del Pd di Arezzo per il  2025 e dell’aggregazione iscritti/popolo dei gazebo." Così Giuseppe Giorgi inizia il suo intervento guardando all'interno del partito di cui fa parte e che rappresenta come consilgiere nell'assemblea regionale.

"Lancio a tutto il partito una proposta di lavoro: visto che dovremo lavorare per la Toscana, il Comune di Arezzo e altri comuni della provincia perché non costituiamo dei forum tematici di comunità? Spazi aperti a cui chiamare gli iscritti, gli elettori e tutti i cittadini. Possono essere un primo positivo inizio le riunioni all’Aurora ma è urgente una riconnessione con i territori attraverso i forum comunitari aperti alle terre di Arezzo. Perché non rivediamo e razionalizziamo la presenza dei circoli territoriali? C’è bisogno di “adeguare” il partito alla sfida difficile del 2025. Inizio e propongo un percorso che attivi, al di là dello stesso Pd, una costituente comunitaria che raccordi i mondi vitali e reali della società aretina per promuovere una visione futura di civitas, un’idea nuova di città che “accomuni “ e ci consenta di battere ad Arezzo la destra. Sul decoro, sulla mobilità sostenibile, sulle politiche culturali e sociali, per fare solo alcuni esempi, i democratici aretini, tutti i democratici uniti possono sconfiggere la destra, si tratta di organizzare, praticare, investire in “luoghi comunitari” e non rinchiudersi in microcosmi auto plaudatori. Sull’onda Schlein, sullo straordinario risultato comunale per Elly, possiamo rilanciare il Pd di Arezzo, unendo le migliori intelligenze politiche in un patto intergenerazionale che unisca forze nuove e storie democratiche. È l’unità plurale che può aprire il partito, guidarlo con autorevolezza, passione e dedizione per un campo grande della democrazia aretina. La segreteria Schlein è una grande occasione, vento nuovo, può dare la scossa anche al Pd di Arezzo se sapremo aprire al coraggio dell’unità plurale. A livello toscano e nazionale temi come la democrazie delle minoranze, i governi delle elites, il tentativo di egemonia culturale della destra, devono essere posti all’ordine del giorno della nostra agenda politica."

Sulle elezioni per la Provincia

"I recenti “pasticci” del presidente Polcri in Provincia chiamano tutto il Pd provinciale a proporre ai livelli regionale, nazionale, una riflessione sulla revisione dell’attuale pessima legge elettorale degli organi istituzionale provinciali. Il Pd può sostenere il ritorno all’elezione diretta del presidente e dei consiglieri della Provincia con la più ampia maggioranza parlamentare possibile. Da sempre, per le amministrazioni provinciali, sono per l’elezione diretta."

Diritti sociali

"È urgente una accelerazione sui diritti sociali: la separazione tra previdenza e assistenza, la priorità della salute e scuola pubbliche, la formazione e sicurezza nel lavoro dei lavoratori, il reddito di solidarietà per vecchie e nuove povertà, la lotta al precariato per la coesione sociale delle nostre comunità, una politica ambientale seria che prenda di petto per es. il dissesto idrogeologico e si prenda cura delle centocittà  (decoro, mobilità, consumo del suolo, sviluppo sostenibile). Su questo la segreteria Schlein può e deve mobilitare il partito nella sua pluralità. Sui diritti civili, sui temi sensibili, nel Pd si può e si deve rispettare il pluralismo. Invito a considerare valori e ideali di quella parte cattolico democratica che tanta passione ha messo nella fondazione e militanza del e nel Pd. Su invio delle armi in Ucraina, pace vs. guerra e maternità surrogata il partito discuta e si confronti nei territori, nei circoli, abbia il coraggio di uscire dalle solite chat. Il Pd esca dalle tende dei microcosmi. Il Pd per me non sarà mai un partito radicale più ampio. Lavoro e lavorerò per un partito popolare. Siamo nella “società liquida” come fare coesione sociale di comunità? Questa la mission del Pd. Ora il partito di Arezzo può avviare un nuovo Inizio e per quanto mi riguarda dovrà essere all’insegna dell’unità plurale, della valorizzazione di tutte le esperienze e sensibilità vive del partito. Mi batterò per l’unità del Pd, per il programma comune, per l’unità di tutte le sfumature. L’unità plurale è la via del Pd popolare."

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