Tutto Ghinelli. Soprintendenza, Arezzo Fiere, dipendenti e corsa alla Regione: il 2019 del sindaco
Una sintesi a trecentosessanta gradi quello che è stato l'ultimo anno del primo cittadino di Arezzo, l'ingegnere che nel 2015 conquistò la città
Il 2019 è stato per Alessandro Ghinelli l'ultimo anno (completo) di governo. Le elezioni per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale sono ormai imminenti e con loro anche la svolta politica per la città e per il suo attuale primo cittadino.
Se Ghinelli sia o meno nuovamente candidato alla poltrona di Palazzo Cavallo oppure, come in più di un'occasione emerso, il suo cammino sia diretto verso la Regione, è tutto da vedere. Tutto da stabilire. La deadline potrebbe essere segnata dal responso delle regionali in Emilia Romagna, termine entro il quale tutte le forze politiche dovranno venire allo scoperto e rendere esplitica la strategia da adottare in Toscana. Vedremo.
Ma il 2019, dicevamo, è stato l'anno in cui si è avviata a conclusione l'esperienza di governo di Ghinelli e co. La prima nei panni di sindaco. Nel 1999 infatti, fu Luigi Lucherini a sceglierlo come assessore affidandogli le deleghe alle opere pubbliche, infrastrutture, urbanizzazione, traffico e polizia municipale. Una carica che mantenne fino al 2006.
"Fare il sindaco - ha recentemente dichiarato Ghinelli - è il mio piano A. Ma sono a disposizione di quello che verrà indicato dal centrodestra".
E allora come è stato il 2019 di Ghinelli? Come ha governato la propria città? Quali le questioni calde affrontate durante i mesi passati? Quali quelle risolte? E quale futuro immagina per sé stesso all'indomani dei sui primi cinque anni da sindaco?
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