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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Gallo: "Nuovi percorsi e nuovi orari degli autobus, adesso basta. Chi non è capace vada a casa”

Il vicecoordinatore del Pd di Arezzo: "Creati cittadini di serie A e serie B. Alla destra chiedo di tornare sui suoi passi, sta facendo una figuraccia"

Riceviamo e pubblichiamo da Filippo Gallo, vice coordinatore del Pd di Arezzo.

"I nuovi percorsi, i nuovi orari del trasporto pubblico locale sono sbagliati e non di poco, e la comunicazione intorno a questo cambiamento assume i caratteri del grottesco, la protervia con cui ci si ostina a dire che va tutto bene, al massimo è colpa di qualcun altro, raggiunge livelli epocali. Mettiamo in fila un po' di fatti per chiarire. 

Primo punto. Il nuovo gestore ha fatto una gara per un noto chilometraggio (il precedente + il 10%). Ma la progettazione esecutiva delle linee compete al comune, non ad altri. Sette anni di governo di questa città, e quello che sanno fare è prendere nottetempo prime valutazioni del 2013 senza più oggettivo valore tecnico. Neanche capaci di un copia e incolla come si deve.

Punto secondo. Il comune paga per il servizio circa 1/6 di quanto paga la regione. Quindi a fronte del fatto che abbia grandi facoltà nel decidere i percorsi e le frequenze, paga molto poco il servizio. A proposito della regione matrigna. Sappiamo che diversi esponenti di maggioranza scaricano la responsabilità della clamorosa bischerata che hanno fatto sul livello regionale: sarebbe bene non farlo, per decenza almeno.

Punto terzo. A tutti i cittadini le stesse opportunità. Per noi democratici dire che tutti i cittadini di Arezzo, sia che essi abitino in centro, in periferia o nelle frazioni, hanno uguali diritti e possibilità nell’accesso ai servizi pubblici è un valore. Per questa maggioranza evidentemente no. Alla faccia di chi poi parla anche di transizione ecologica (e poi costringe gli ad utilizzare l’auto) e alla faccia dello spopolamento delle frazioni (e difende le tradizioni).

Semplicemente, con queste linee e questi orari ad Arezzo si istituiscono cittadini di serie A e cittadini di serie B. Le prime vittime di questo insopportabile snobismo sono gli usufruitori di TPL tipici: giovani studenti e conseguentemente mamme e babbi che devono riorganizzarsi e anziani.

Abbiamo già presentato nelle opportune sedi interrogazioni di chiarimento e soprattutto una richiesta di decenza: sospendete il nuovo orario, ristudiate (ristudiamo insieme se volete, siamo sempre disponibili a questo confronto) le matrici di traffico reali di questa città e i nuovi punti di incontro da servire. Non trascurate l’universalità del servizio pubblico locale, rafforzando le utenze periferiche. Siamo in campagna elettorale e si sentono grandi promesse: è davvero questa la famosa destra di Arezzo che vuole assurgere ad esempio nazionale? Tornate sui vostri passi, state facendo tutti una figuraccia.

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