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Da galleria a museo di arte contemporanea aperto tutto l'anno. La proposta delle opposizioni: "Chiediamo l'impegno del sindaco"

Durante il prossimo consiglio comunale i gruppi di minoranza presenteranno un atto di indirizzo con il quale richiederanno l'impegno del sindaco Ghinelli affinché questo spazio possa rimanere aperto e fruibile tutto l'anno

Trasformare la galleria d'arte contemporanea di piazza San Francesco in un museo dove collocarvi, in sede permanente, le oltre 400 opere che compongono la collezione comunale. A chiederlo sono i consiglieri di opposizione di Arezzo 2020, Arezzo in Azione, PD, Scelgo Arezzo, Movimento 5 Stelle che, in vista del prossimo consiglio comunale, annunciano la presentazione di un atto di indirizzo volto a chiedere un impegno concreto direttamente al sindaco Alessandro Ghinelli che, tra le sue deleghe, annovera anche quella alla cultura. 

Attualmente, dopo l'esposizione dedicata a Milo Manara, la galleria comunale si trova inaccessibile al pubblico e priva di una mostra permanente che attiri visitatori e appassionati. "Eppure - spiegano le minoranze - nei magazzini comunali è custodita una collezione di centinaia tra dipinti e sculture raccolti dal 1959 fino ad oggi. Tra questi, tanto per fare un esempio, c'è anche il cavallo di Aceves, che aveva trovato la sua collocazione di fronte alla chiesa di San Francesco, e che è stato donato alla città dall'artista. Negli anni sono state fatte alcune ricognizioni di queste opere sia dal critico d’arte aretino Danilo Sensi, sia da alcuni studenti universitari in sede di tesi di laurea. Purtroppo queste ricognizioni hanno evidenziato che spesso le opere sono mantenute nell’incuria e in condizioni non adatte alla loro conservazione, con il rischio di perderle per sempre".

La galleria, come ricordano i consiglieri, viene spesso utilizzata come spazio affittabile per mostre temporanee private "non svolgendo quella che dovrebbe essere la sua funzione principale: essere l’esposizione permanente dell’arte di cui Arezzo è proprietaria. Possiamo dire che la città ha perso e continua a perdere la sua galleria d’arte contemporanea, ma sarebbe falso dire che questa galleria non c’è più. C’è, sappiamo dove si trova, ma serve la volontà di rendere la città di Arezzo un polo artistico iniziando con il riportare alla luce ciò che è ormai da tempo nascosto nell’ombra".

E dunque, per rendere nuovamente fruibili e visitabili le opere donate alla città e raccolte negli anni, i consiglieri propongono di creare un nuovo museo "per la città, non solo della città, dove guardare queste opere come se fossero una lente d’ingrandimento sull’identità di Arezzo". Ovviamente la sede per l'allestimento dovrebbe essere il palazzo della galleria comunale dove potrebbero convivere sia l'esposizione permanete che eventuali mostre temporanee. "Si potrebbero esporre mostre itineranti da far circuitare nel territorio, attivare un dipartimento cinematografico, una radio trasmissione, istituire dei corsi di formazione online e un’editoria dedicata all’arte. Si potrebbe digitalizzare il museo e le sue opere d’arte, rendendo il catalogo fruibile anche online da ricercatori di tutto il mondo e da studenti e scuole di ogni parte d’Italia. Vogliamo segnalare che un progetto dettagliato per ricreare la galleria d’arte contemporanea esiste già, ed è stato ideato da Matilde Puleo. Siamo certi che, in collaborazione con gli esperti d’arte e con le associazioni del territorio, l’amministrazione comunale aretina possa finalmente dare vita ad una progettualità mirata alla crescita del sistema artistico e culturale della città, partendo dalla valorizzazione di ciò che è già presente e in attesa di essere, finalmente, esposto".

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