rotate-mobile
Politica

Fusione Pergine-Laterina, ricorso del Comitato del No e domani c'è il voto in consiglio regionale

Il Comitato del No alla fusione tra Pergine e Laterina ha presentato il ricorso al presidente del consiglio della Regione Toscana perché non si proceda all'approvazione dell'unione di questi due comuni del Valdarno, così come deliberato dal voto...

Il Comitato del No alla fusione tra Pergine e Laterina ha presentato il ricorso al presidente del consiglio della Regione Toscana perché non si proceda all'approvazione dell'unione di questi due comuni del Valdarno, così come deliberato dal voto che si è tenuto il 29 e il 30 ottobre scorso. A Pergine in particolar modo sono stati 19 i voti in più a favore della fusione.

In un corposo documento inviato alla Regione il Comitato per il No chiede di fermare le procedure perché secondo l'analisi fatta insieme ad alcuni avvocati, ci sarebbero due profili di illegittimità, su incompleti percorsi di partecipazione, ad esempio.

Domani dal consiglio regionale però non arriveranno sorprese, la maggioranza voterà compatta per procedere con la fusione che porterà dal primo di gennaio il commissariamento dei comuni e le elezioni del consiglio comunale unico e dell'unico sindaco nella prossima primavera.

Di questo si è parlato anche nel consiglio comunale che si è tenuto ieri sera a Pergine. Una seduta molto animata che ha visto la presentazione anche della mozione relativa alla sospensione del procedimento di fusione da parte dei consiglieri di opposizione, ma che ha ricevuto il voto contrario.

La dichiarazione di voto del gruppo Moderati Pergine:

Innanzitutto va osservato che il procedimento relativo alla fusione dei Comuni è di natura vincolata in esito al referendum. E le sue conseguenze determinano la successiva procedura in sede regionale. Proprio l’elemento segnalato dai proponenti la mozione, circa l’elevata affluenza del voto (oltre il 50%), dovrebbe anche sul piano politico, determinare una diversa valutazione, indipendentemente dal numero totale dei voti conseguito dal sì. Proprio questa elevata partecipazione si lega al risultato della volontà popolare e al principio maggioritario. Sono note le ipotesi, concernenti anche questa provincia, nelle quali per soli 2 voti di distacco (Chiusi della Verna) o 6 voti di distacco (Chitignano) o circa 20 voti di distacco (Castiglion Fiorentino, con riguardo alle elezioni del sindaco Bittoni), hanno determinato addirittura l’attribuzione, ex lege, dell’assoluta maggioranza di seggi in Consiglio Comunale ed, ovviamente, l’elezione del Sindaco, legittimando la successiva formazione della Giunta. Si tratta di un criterio, quindi, sia di legge che politico, sul quale si fonda una democrazia costituzionale. Ogni riflessione in merito al referendum può essere pertanto svolta, sotto ogni profilo, ma non si ravvede, per quanto sopra, alcun motivo per proporre la sospensione del procedimento amministrativo. Come esattamente indicato dai proponenti, la mozione consiliare, il procedimento sia amministrativo che legislativo è incardinato presso la Regione e non viene segnalato alcun elemento che possa viziare sul piano giuridico tali procedimenti al fine di un eventuale sospensione cautelare e, dall’altro, sul piano politico si conferma l’esito del voto ed il regolare svolgimento della competizione referendaria. Pertanto, proprio nel rispetto della volontà popolare e per i motivi di cui sopra dichiaro il mio voto contrario alla mozione segnalando, infine, che non è possibile separare gli esiti referendari con riguardo ad un comune rispetto all’altro quando si è già incardinato ogni procedimento presso l’autorità competente, cioè la Regione Toscana, compreso quello legislativo.

La dichiarazione di voto del Sindaco

Di fronte ad una così nutrita presenza di cittadini, che ringrazio per la partecipazione, condivido alcune riflessioni sui motivi che hanno spinto questa amministrazione e l’amministrazione del Comune di Laterina ad iniziare questo percorso, a quello che è stato fatto, e soprattutto, a quello che verrà. Questa fusione nasce da lontano, nasce perché i nostri comuni già da tempo svolgono i servizi in modo associato, nasce perché così c’è la possibilità di preservarli, di migliorarli o darne di nuovi (penso al doposcuola, penso ai centri estivi, penso agli innumerevoli interventi sul territorio, alle manutenzioni, ai lavori pubblici), perché finalmente potremmo fare lavori importanti in tutti i nostri paesi e pianificare uno sviluppo urbanistico su scala più adeguata.

L’opposizione ha deciso di fare questa operazione di ricorso, è un atto forte che va ovviamente rispettato ma ci tengo a precisare che questa fusione è frutto di un percorso che vi assicuro, e lo dico con certezza, è stato molto più ampio e partecipato rispetto a quello delle altre realtà italiane che hanno portato a termine lo stesso progetto. Uscendo dalla parte regolamentare ed entrando in quella politica, sottolineo che il via libera al percorso, esaminato nella commissione 1 del Consiglio della Regione Toscana, è stato approvato all’unanimità da tutte le forze politiche. Lo stesso via libera alla proposta di Legge n.205 per l’istituzione del Comune Unico (avvenuto sulla base del risultato referendario) è stato approvato all’unanimità da parte di tutte le forze politiche presenti nella Prima Commissione. Questa cosa non accade spesso. Ho rispetto per l’opposizione di questo Consiglio e per chiunque la pensi diversamente da me ma sicuramente nessuno ha ritenuto che nel percorso di fusione tra Pergine Valdarno e Laterina ci fosse qualcosa di non democratico. Rimane un dato referendario e non si può pensare che questo referendum non tenga conto delle legittime aspettative anche di chi ha votato SI. Sono ormai quasi 200 i Comuni in Italia che si sono inseriti in questo percorso di riorganizzazione amministrativa: un percorso che è partito a rilento ma che in Italia ormai rappresenta il futuro del riassetto istituzionale ed un punto a favore della riduzione, a lungo termine, della spesa pubblica. Un percorso dove le realtà territoriali che per prime ne comprendono il valore vengono premiate in termini di risorse e semplificazioni burocratiche. Un percorso che porta i nuovi enti che si formano dalle fusioni di piccole realtà ad assumere più peso nei territori di riferimento, per quanto concerne il dialogo all’interno degli organismi di livello superiore ma anche più attrattività nei confronti delle nuove imprese e dei cittadini. Vorrei che davvero che le forze politiche qui rappresentate iniziassero a discutere delle nuove opportunità che si presenteranno nel prossimo futuro. Sono convinta che in questi anni questa Amministrazione abbia portato molte risorse a questo Ente. Grazie alla sinergia tra gli uffici comunali ed alla grande professionalità dei dipendenti che ringrazio singolarmente, di cuore, per l’impegno profuso nel proprio lavoro, siamo stati in grado di attirare sul territorio ingenti somme che hanno permesso di migliorare le condizioni di sicurezza generale e della viabilità. Mi riferisco agli interventi di realizzazione di marciapiedi e passaggi pedonali a Poggio Bagnoli, alla rotatoria all’ingresso dell’abitato di Montalto, all’installazione dei sistemi di video-sorveglianza. C’è stata una grande attenzione nei confronti dei servizi alle famiglie integrando ed arricchendo l’offerta dei Campi estivi. Partiti con un progetto della durata di due settimane, nel 2014, siamo riusciti ad estendere le attività a sei settimane complete per coprire entrambi i mesi di Giugno e Luglio prevedendo inoltre tre prolungamenti pomeridiani con servizio di supporto ai compiti. Sono state potenziate le attività pomeridiane di doposcuola per bambini della scuola primaria e secondaria di primo ordine, sia per quanto riguarda la copertura giornaliera ed oraria che si è estesa a tre giorni settimanali e per l’intero pomeriggio per garantire alle famiglie un servizio completo a supporto dell’orario scolastico previsto, sia in merito ai contenuti. Nel corso di questi anni sono state previste infatti oltre ad attività di sostegno ai compiti anche laboratori di arte e di teatro pedagogico. Abbiamo collaborato proficuamente con l’Istituto Comprensivo, accogliendo con entusiasmo, tra le varie iniziative, la proposta di acquisto della Stampante 3D per la scuola primaria, unica realtà dell’intero Valdarno, una iniziativa che, in collaborazione con il Museo Paleontologico di Montevarchi e l’Unione Italiana Ciechi renderà disponibili alcune riproduzioni fossili per i disabili visivi. Un’Amministrazione che è stata sensibile ai temi dell’educazione all’alimentazione, contro lo spreco alimentare, alla valorizzazione, pur con risorse limitate, delle tradizioni culturali e gastronomiche del territorio. E’ un giudizio positivo e di soddisfazione, del tutto personale, ma comprendo che sono ancora troppe le risorse che mancano per fare progetti di lungo respiro. Oggi quelle risorse ci sono.

Preso atto dell’esito referendario, ovvero dell’espressione democratica dei nostri cittadini, chiedo a tutti quanti di riportare la discussione interna ai Consigli Comunali sulle notevoli opportunità che si aprono a sostegno della futura comunità di Laterina Pergine Valdarno. Vogliamo infrastrutture che agevolino la quotidianità dei nostri spostamenti? Vogliamo il miglioramento tecnologico e l’integrazioni delle reti pubbliche sui nostri incroci pericolosi? L’antisismica delle scuole per i nostri bambini? Un nuovo asilo pubblico? Vogliamo investire sulla formazione di personale specializzato che faciliti risposte veloci nei confronti di cittadini e imprese? Vogliamo abbassare le nostre imposte? O potenziare il servizio di vigilanza, anche a supporto degli eventi che con grande forza di volontà le nostre associazioni stanno sostenendo con grande senso di sacrificio e lavoro di squadra, portando, come nel caso dell’ambito del ciclismo, il nome del nostro Paese ad affermarsi sull’intera Nazione? Questi, ritengo che siano, gli argomenti che da ora in avanti debbano interessare amministratori e cittadini animati da rinnovato senso civico. Questi.

Consentitemi di chiedere di smettere con gli attacchi personali che recentemente hanno bersagliato gli Amministratori ed alcuni esponenti del Comitato del SI. Non ci tornerò più sopra ma una cosa consentitemi di dirla. I “manifestini mortuari” del 3 Novembre per qualcuno rappresentano un episodio goliardico. La realtà, è che si tratta di un episodio sgradevole. Ho troppo rispetto per la morte e per cosa rappresenta per una famiglia un manifesto mortuario. La scritta offensiva sulla carrozzeria della mia auto, credo che tutti qui convengano, che si possa solo classificare come un grave episodio vandalico, che denota in colui che l’ha commesso mancanza di senso civico e maleducazione e lo qualifica per quello che è. Così come la scritta rossa apparsa su uno dei muri in pietra all’ingresso dell’abitato del centro storico del Paese di Pergine: un atto che ha l’apparente scopo di offendermi ma che, credetemi, danneggia solo la comunità e, soprattutto, l’immagine che un intero Comune sta dando al’esterno. Non voglio farla lunga, ma il gesto dei manifestini non l’ho gradito, anche se, onestamente, preferisco che si colpisca me piuttosto che l’immagine del Comune di Pergine, delle persone perbene che ci abitano, della sua tradizione democratica. Ho 34 anni, ho la mia professione e delle responsabilità che vanno oltre a quelle amministrative. I calcoli che faccio a lavoro, decidono se un edificio sta in piedi, se un ponte è sicuro. E chi sopporta il peso di questa responsabilità, ha anche la forza di sopportare un manifesto mortuario o una scritta sessista sulla propria auto. Ma ho 34 anni, sono una donna, sono una giovane professionista, ritengo che tutti dobbiamo avere senso di responsabilità. In questi anni ho svolto la mia attività di amministratore nell’interesse comune, sacrificando quella stessa professione di ingegnere costruita a seguito di molti anni di studi e di forte specializzazione in un contesto di crisi generale (edilizia e non solo) che non rende certo facile l’inserimento di un giovane nella società e la realizzazione della propria indipendenza economica. Non vivo di politica ma faccio politica con passione cercando, insieme ai consiglieri qui presenti che ringrazio, di “fare” pur con risorse limitatissime, spesso sfruttando le nostre professionalità individuali, creando reti e cercando, oltre all’ordinaria amministrazione, di far partire dalla nostra piccola realtà alcuni segnali forti ed alcune battaglie sociali ed a favore della legalità che stanno interessando il dibattito pubblico su scala più ampia. Ma l’ho fatto, soprattutto, garantendo a tutti la massima disponibilità ed il rispetto di ogni singolo cittadino che mai, da me, può essersi sentito offeso o denigrato. Privatamente o pubblicamente. Questo, a maggior ragione lo ritengo vero sul tema del confronto referendario dove, insieme agli altri Amministratori, abbiamo agito attivando un percorso di consultazione popolare proprio per consentire una scelta non dei singoli ma dell’intera comunità, sul futuro della stessa comunità.

Parliamo di scuole, di progetti europei, di strade, di semplificazione amministrativa: guardiamo avanti, magari con visioni diverse ma con lo stesso sentimento di appartenenza. Invito al rispetto. Al rispetto per chi ha detto SI. Al rispetto per la decisione maggioritaria e democratica dei cittadini di queste due comunità di riformare e attivare nuove opportunità per tutti noi. Chiedo a tutti noi proposte concrete per iniziare a progettare il futuro nostro e delle nuove generazioni.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Fusione Pergine-Laterina, ricorso del Comitato del No e domani c'è il voto in consiglio regionale

ArezzoNotizie è in caricamento