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La Fraternita manda una lettera di messa in mora al Comune. Interrogazione di Donati

Il bilancio sempre più in difficoltà dal momento in cui l'ente ha rinunciato alla gestione dei migranti ha visto uscire anche 50mila euro per l'adesione alla Fondazione Guido d'Arezzo

La Fraternita dei Laici ha chiesto (un'altra volta) la messa in mora nei confronti del Comune di Arezzo. Il verbale dell'adunanza del 17 marzo scorso parla chiaro. Al centro del contendere c'è l'edificio di via Garibaldi ai numeri civici 233, 235 e 237 di proprietà della Fraternita stessa, concesso in comdodato d'uso negli anni '80 al Comune che al termine della ristrutturazione e ottenuta l'abitabilità avrebbe dovuto versare tutti i canoni di locazione all'ente di Piazza Grande.

marco-donati-4Ad analizzare questi aspetti è il consigliere comunale di Scelgo Arezzo Marco Donati: “partiamo da un assunto – ha sostenuto Donati – il bilancio di Fraternita è in sofferenza, lo attestano le relazioni che ne accompagnano la presentazione e un elemento condizionante sono stati anche i 50.000 euro elargiti alla Fondazione Guido d’Arezzo. A fronte delle difficoltà, le soluzioni proposte come la cessione di beni ci preoccupano perché rischiano di tradursi in un impoverimento dell’istituzione. Che nel frattempo ha pensato bene di valutare la messa in mora del Comune per l’inadempimento degli impegni assunti riguardo all’ex convento delle monache benedettine di via Garibaldi. Chiederemo al sindaco come intende agire in questo caso specifico e più in generale quale mission vorrà dare alla Farternita."

A metà marzo scorso quindi il Magistrato di Fraternita ha deliberato di “dare mandato al direttore per la predisposizione di una lettera di messa in mora, di diffida ad adempiere e di interruzione di ogni eventuale termine prescrizionale”, in relazione a questo immobile noto anche come ex convento delle Monache Benedettine.

Nel corso degli anni i solleciti in questo senso sarebbero stati ben altri, ma mai con esito positivo. Nello stesso documento si legge che l'immobile è ancora detenuto dal Comune di Arezzo nonostante ci sia stata anche la risoluzione del contratto di comodato. L'ulteriore paradosso sta poi nel fatto che i costi fissi per il pagamento dell'Imu ricadono ogni anno sul bilancio della Fraternita.

Approvando il verbale, il Magistrato ha quindi dato mandato al direttore, Alfredo Provenza, di predisporre una nuova lettera di messa in mora verso il Comune di Arezzo. Oltre a ciò, ha anche deliberato di verificare se ci sia la possibilità di un'ipotesi di accordo transattivo con l'amministrazione comunale per chiudere la vicenda.

Il bilancio della Fraternita ha avuto un peggioramento nel momento in cui sono venute meno le attività di gestione dei migranti e l'attività residua non è riuscita a coprire la stessa fetta di bilancio. Anche questo è ricostruito nel corpo dell'interrogazione sul tema che Scelgo Arezzo presenterà al prossimo consiglio comunale di giovedì 26 maggio:

"...Ciò ha comportato per l'esercizio 2019 un sostanziale riduzione dei ricavi sostenuti esclusivamente dalla gestione del Museo, dalla gestione del patrimonio immobiliare e dal contratto sottoscritto con il Comune di Arezzo per la gestione dello sportello per l'integrazione. Queste tre attività da sole, tuttavia, non avrebbero garantito il pareggio di bilancio se non a fronte di cessioni straordinarie che hanno dato luogo a plusvalenze. L'andamento del 2021 non prevede sostanziali differenze rispetto all'andamento del 2020: in sostanza il pareggio di bilancio sarà ottenuto grazie a proventi straordinari derivanti da cessioni di beni dell'ente."

Sempre giovedì, ma di sera alle 21, Scelgo Arezzo terrà un'assemblea pubblica al centro di aggregazione sociale di Tortaia “un luogo non casuale – ha sottolineato il capogruppo Marco Donati – vista la recente vicenda del progetto di scuola che dovrebbe sorgere in quel quartiere a discapito dell’area verde. Un progetto partorito senza confronto con i cittadini. Ebbene, noi di Scelgo Arezzo agiremo esattamente al contrario: racconteremo cos’è successo nel consiglio comunale che si terrà il giorno stesso, faremo un primo bilancio dei nostri primi due anni ma soprattutto ascolteremo. Chi ha voglia di dire qualcosa venga, ogni suggerimento sarà recepito”.

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