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Fratelli d'Italia: "Negli atti amministrativi del Comune di Arezzo non si usino più parole straniere"

La mozione è stata presentata nel corso dell'ultimo consiglio comunale. Un'altra chiede l'annullamento della gara per il Tpl

Una nota di Fratelli d'Italia Arezzo commenta alcuni passaggi dell'ultimo consiglio comunale cittadino. "Nell'ultimo Consiglio Comunale il gruppo consiliare FdI Arezzo ha fatto approvare dalla maggioranza di centrodestra importanti mozioni, oltre ad essere la promotrice della modifica del regolamento edilizio per la semplificazione delle procedure per il superbonus e per l'esenzione dal pagamento del suolo pubblico quando i cappotti vengono realizzati occupando in modo quasi impercettibile il suolo pubblico, dopo una mozione a firma dell'architetto Severi approvata precedentemente. Un emendamento del Pd ha toccato solo delle previsioni inserite dagli uffici tecnici, non gradite nemmeno a FdI, che aveva fatto un proprio emendamento sul punto, ma che poi ha preferito la cancellazione del comma come proposta dal Pd".

FdI si sofferma poi su alcune mozioni. "Tra le mozioni, oltre ad una che, onorando Dante Alighieri, chiede di usare negli atti amministrativi la lingua italiana, cessando l'uso di inopportuni e non comprensibili termini stranieri, importantissima è stata la mozione che ha stabilito che il Comune di Arezzo inviti la regione Toscana a disporre la sospensione o, meglio, l'annullamento della gara sul Tpl per il gestore unico in Toscana. Questa gara, nata e fatta male ormai superata e non più attuale, è anche sotto inchiesta giudiziaria: pendono gravi sospetti sul suo iter, già da anni denunciati dall'onorevole Giovanni Donzelli di FdI". C'è infine un attacco agli amministratori regionali Pd su questo punto; secondo Fdi Arezzo dimostrerebbero "scarsa correttezza e trasparenza".

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