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Il paradosso di una famiglia di apicoltori sotto sfratto. L'appello: "Ora il Comune la tuteli"

La casa è gravata da un mutuo: la famiglia costretta a traslocare e a pagare l'affitto

La Lista Civica di Castelfranco Piandiscò presenta un'interrogazione - nel consiglio di domani - sulla questione dello sfratto di una famiglia "per i sigilli all'abitazione e all'attività di apicoltura. Dura la nostra posizione perché a nostro avviso e dai documenti risulta che il Sindaco abbia usato disparità di trattamento, infatti mentre si ordina ai danneggiati l'abbandono della propria abitazione e dell'attività, nulla si impone ai proprietari confinanti che il danno stanno compiendo, compreso lo scarico fognario a gestione Publiacqua".

Una mozione - si legge - che chiede al Sindaco di portare in consiglio comunale la decisione sulla ventilata proroga a Publiacqua al 2024 sulla cui possibilità  la Lista Civica  si è già espressa in modo assolutamente negativo. Per noi il rapporto con Publiacqua finisce qui. Nel 2021 si dovrà ritornare proprietari del bene acqua e si potrà valutare la gestione associata con altri comuni del territorio Valdarnese.

L'interrogazione

Con la presente, i sottoscritti consiglieri interrogano il Sindaco per sapere:

Considerato che l'ordinanza di interdizione in oggetto, viene emessa disponendo l'apposizione di tabelle e sigilli sugli accessi principali dell'abitazione dei sigg. T.T. e Ti.V. lo sgombero coattivo di persone e animali; che si procede ad apporre cartelli "Zona Pericolosa - divieto di accesso e di transito - ecc...

Accertato che la famiglia è proprietaria di una unica abitazione che è quella oggetto di sequestro/interdizione, che tale abitazione è gravata da un mutuo (ventennale?) che la famiglia ha dovuto trasferire la propria residenza altrove pagando affitti, che l'azienda agricola ha certamente subito un fermo e conseguentemente non produrrà alcun reddito per sostentamento dell'imprenditore e della sua famiglia, oltre a non poter pagare le rate del mutuo, peraltro per un edificio dal valore azzerato per effetto di quanto attestato sopra;

Chiede al sindaco:

- quali siano le intenzioni dell'Amministrazione per tutelare la famiglia nelle quotidiane necessità come trovare e mantenersi un alloggio, accudire alle necessità dell'azienda agricola, sostenere le spese del mutuo da pagare nonostante la riduzione a zero del valore dell'immobile oggetto del finanziamento e della resa di inagibilità per cause diverse dalla sua stabilità.

- quali siano le motivazioni per cui abbia ordinato apposizione di soli cartelli di interdizione e non la rimozione del pericolo con la messa in sicurezza della casa, ai confinanti citati nell' ordinanza e proprietari delle particelle a monte della zona ritenuta a rischio, dal momento che gli accertamenti delle relazioni tecniche e/o geologiche che abbiamo potuto leggere negli atti su cui si fondano le ordinanze sindacali n. 21 del 2017 e 28 del 2018 citata, rilevano delle responsabilità oggettive in capo agli stessi in quanto proprietari di terreni franosi e/o franabili che sono poi la causa principale dell'ordinanza di interdizione.

- se sia stata chiamata in causa per le eventuali responsabilità la società Publiacqua o altri per quanto riguarda gli scarichi del torrente Ragnaia o altri scarichi fognari provenienti dall'abitato di Piandisco o frazioni.

In attesa di riscontro, scritto, al prossimo consiglio comunale.

I consiglieri Lista Civica

Marco Morbidelli e Antonella Grassi.

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