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Giovedì, 18 Aprile 2024
Elezioni

Elezioni 2021, al voto in autunno. I comuni alle urne

La terza ondata rende ad impensabile andare alle urne tra maggio e giugno. Si voterà tra il 15 settembre e il 15 ottobre: una finestra di tempo spinta anche dal piano dei vaccini. I comuni al voto nell'Aretino

Slittano le elezioni 2021, in programma (almeno ipoteticamente) tra maggio e giugno. Uno spostamento che era scontato vista la situazione epidemiologica e il montare di una terza ondata legata al Covid-19. Fonti dell'esecutivo fanno notare come l'idea del rinvio dopo l'estate di tutte le elezioni in calendario da qui a fine giugno era quella che andava per la maggiore ormai da giorni.

Il motivo è quello della crescita dei contagi, del rischio di assembramenti in occasione dei comizi, ma anche il piano della vaccinazione che - nei piani del Comitato tecnico scientifico - dovrebbe portare all'immunità proprio nel mese di ottobre, ritardi a parte. Ecco perchè c'è già chi si sbilancia per un 'election day' il 10 e 11 ottobre 2021, o comunque compreso nella finestra tra il 15 settembre e il 15 ottobre. Il decreto legge ancora non è arrivato a Palazzo Chigi, ma al Viminale l'istruttoria per decretare il rinvio è stata conclusa, manca solo un decreto legge e quindi un Consiglio dei Ministri.

Le elezioni in programma nel 2021

Sono circa 1.300 i comuni interessati dalle elezioni amministrative nel 2021 in tutta Italia (1.100 nelle regioni ordinarie, 180 in quelle a statuto speciale). Non mancano le città capoluogo di regione: Bologna, Milano, Napoli, Roma, Torino e Trieste. Quindi i capoluoghi di provincia: Benevento, Carbonia, Caserta, Cosenza, Grosseto, Isernia, Latina, Novara, Pordenone, Ravenna, Rimini, Salerno, Savona e Varese. Insieme a loro anche la Regione Calabria, ma anche alcuni comuni aretini chiamati a esprimersi per le elezioni suppeltive per il posto lasciato libero alla Camera dei Deputati da Pier Carlo Padoan, entrato nel cda di Unicredit. Elezioni che interesseranno il collegio di cui fanno parte Siena e provincia, quindi cinque comuni aretini come Castiglion Fiorentino, Cortona, Foiano della Chiana, Lucignano e Marciano della Chiana.

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I Comuni al voto nell'Aretino

In provincia di Arezzo andranno al voto quattro comuni. In Valtiberina Anghiari e Sansepolcro, in Valdichiana c'è Civitella e in Valdarno c'è Montevarchi. Quattro realtà diverse tra loro, tra chi cerca il secondo mandato, chi si prepara a lasciare e soprattutto due 'sistemi elettorali' diversi.

Come si vota sotto i 15mila abitanti
Ad Anghiari (5.483 abitanti) e Civitella in Val di Chiana (8.877 abitanti) si voterà con le stesse modalità. Ad Anghiari Alessandro Polcri, appoggiato da una lista civica di centrodestra 'LiberaMente', può cercare il secondo mandato. A Civitella Ginetta Menchetti ha raggiunto il termine del secondo mandato. Sono già usciti allo scoperto i primi due candidati: per il centrosinistra c'è Andrea Tavarnesi, per il centrodestra Fabio Baddi con 'Fratelli d'Itlaia' però che ha preso le distanze. Essendo due comuni sotto i 15mila abitanti l'elezione del consiglio comunale è contestuale all’elezione del sindaco. L'elettore può esprimere un voto per un candidato sindaco (valido anche per la lista ad esso collegata), tracciando un segno sul relativo contrassegno. Può altresì esprimere fino a due voti di preferenza per i candidati alla carica di consigliere comunale compresi nella lista collegata al candidato sindaco prescelto, scrivendone i cognomi nelle apposite righe. Se ne esprime due, questi devono essere espressi a favore di due candidati di genere diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza. Viene eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. Si vota infatti con un sistema maggioritario. 

Come si vota sopra i 15mila abitanti
Montevarchi (23.880 abitanti) Silvia Chiassai cerca il secondo mandato supportata da liste civiche e partiti di centrodestra. A Sansepolcro (15.420 abitanti) ci sono ancora incognite su Mauro Cornioli, espressione di una lista civica. Due comuni dove il sistema elettorale prevede:

  • un voto per una delle liste, tracciando un segno sul relativo contrassegno: il voto è valido anche per il sindaco collegato alla lista prescelta;
  • un voto per un candidato alla carica di sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo: il voto è valido solo per il candidato sindaco; un voto per un candidato sindaco e per una lista ad esso collegata, tracciando un segno sul relativo rettangolo e sul relativo contrassegno;
  • un voto per un candidato sindaco e per una lista ad esso non collegata (voto disgiunto), tracciando un segno sul relativo rettangolo e sul relativo contrassegno.

Può altresì esprimere fino a due voti di preferenza per i candidati consiglieri compresi nella lista prescelta, scrivendone i cognomi nelle apposite righe. Se ne esprime due, questi devono essere espressi a favore di due candidati di genere diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza. È proclamato eletto sindaco il candidato alla carica che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi. Qualora nessun candidato ottenga la maggioranza si procede ad un secondo turno elettorale (ballottaggio) che avrà luogo la seconda domenica successiva a quella del primo. Se l'election day è fissato per il 10-11 ottobre ciò significa che il ballottaggio si terrà il 24-25 ottobre.

Sono ammessi al secondo turno i due candidati alla carica di sindaco che hanno ottenuto al primo turno il maggior numero di voti. In caso di parità di voti tra i candidati, è ammesso al ballottaggio il candidato collegato con la lista o il gruppo di liste per l'elezione del consiglio comunale che ha conseguito la maggiore cifra elettorale complessiva. A parità di cifra elettorale, partecipa al ballottaggio il candidato più anziano di età.

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