Il M5S: "E' caduta anche la roccaforte di Laterina Pergine. Chi ha sempre governato faccia mea culpa"

A seguito dei verdetti delle elezioni amministrative in provincia di Arezzo, interviene per un commento Tommaso Pierazzi del Movimento 5 Stelle. Nei tre comuni aretini al voto - dice Pierazzi - "purtroppo non siamo riusciti ad avere nessun portavoce o gruppo". In sostanza, il M5S non era in campo per la partita.

"E' caduto un altro comune, Laterina Pergine, nelle mani della destra-centro. Non credo - continua Pierazzi - che il Valdarno stia cambiando pelle, che stia rinnegando quella spiccata sensibilità contro le disuguaglianze, ma a favore dell’inclusione sociale, per uno sviluppo sostenibile, che ahimè non vedo nel governo nazionale destra-centro. Forse, il Valdarno si sta ribellando da chi l’ha governato per decenni adagiandosi sui voti radicati che gli hanno permesso qualsiasi politica anche se mal voluta dai cittadini. Ma la mia riflessione vorrebbe arrivare ad un appello che parte da un ragionamento. Quello che comunemente chiamiamo campo progressista, partiti o liste civiche, dovrebbe iniziare una profonda ma rapida analisi di come ha governato la vallata aretina nei decenni scorsi, con politiche spesso scellerate sui rifiuti, sulle discariche, sugli inceneritori, sulla cementificazione, sulle opere inutili, sulla burocrazia sempre più lontana dal cittadini e sulle multiutility. Un appello a fermarsi tutti per una riflessione che metta finalmente al centro del dibattito politico il cittadino con le sfide attuale che lo riguardano: lotta alle disuguaglianze e alla povertà, attenzione alla transizione ecologica e tutela delle risorse scarse, meno privatizzazioni e più investimenti nel sociale, una pubblica amministrazione più digitalizzata che sappia garantire l’accesso, un’istruzione per tutti con strutture indispensabili come asili e mense e che si faccia portavoce delle inefficienze della sanità regionale, insomma che tuteli i più deboli. Noi come movimento 5 stelle non ci tireremo mai indietro dai confronti e dibattiti pubblici purché a quel tavolo si abbia l’onestà di riconoscere una nuova strada da percorrere", conclude il portavoce del M5S.