Elezioni, Nannicini candidato a Prato: il terremoto nel Pd e quella lettera a Letta dei cittadini albanesi

C'è un altro aretino candidato all'uninominale al Senato. Si tratta di Tommaso Nannicini. Economista, senatore Pd uscente, originario di Montevarchi, Nannicini sarà candidato nel collegio di Prato. Un nome, il suo, inaspettato, che ha stupito la cittadina, pur trovando il sostegno di molti. Di fatto il territorio pratese aveva indicato un altro candidato: Benedetta Squittieri, assessore al bilancio del comune. La scelta dei vertici del Pd ha quindi disorientato la realtà pratese, tanto che lo stesso sindaco Matteo Biffoni ha dichiarato: "C'è stata la possibilità che fosse lei a rappresentarci ma non è andata così, invece, per dinamiche tutte interne che onestamente mi lasciano di stucco. Di stucco", salvo poi esprimere tutto il suo supporto all'aretino. "Sosterremo Tommaso Nannicini all'uninominale  - ha detto ai microfoni dell'agenzia Dire - perché è un amico, un uomo di valore, preparato, competente e profondo conoscitore delle dinamiche economiche dei nostri territori". 

Dopo ore di silenzio Nannicini ha scritto un lungo post su Facebook per annunciare la sua candidatura: "Oggi ho firmato per accettare la candidatura alla Camera nel collegio uninominale Prato-Pistoia-Mugello. Grazie al segretario Enrico Letta e al mio partito per avermi proposto questa sfida, che ho accettato con entusiasmo, pur sentendo tutto il peso della responsabilità di riconquistare un collegio non semplice". Poi entra nel cuore del dibattito: "Il Pd di Prato non avrà un candidato o una candidata espressione diretta del territorio. So per lunga frequentazione col territorio, fin dai tempi della mia militanza nei Ds della Toscana, che Prato può offrire candidature di peso, come ha fatto tante volte in passato. Per quello che dipenderà da me, lavorerò perché torni a essere così quanto prima. Ora sono sicuro che faremo un magnifico gioco di squadra per dare risposte alla vita delle persone: tutti insieme, ognuno con le proprie storie, radici, sensibilità e competenze".

L'iniziativa della comunità italo albanese a sostegno di Nannicini

Nei giorni scorsi la candidatura di Nannicini è stata sostenuta anche da una insolita iniziativa promossa dalla comunità albanese. A riportare i dettagli è stata l'agenzia Dire. L'idea è partita dal portale "L'Albanese d'Italia" che ha pubblicato la notizia di una lettera di una signora italo albanese indirizzata al segretario Pd Letta. La missiva ha avuto subito un grande riscontro di tutta la comunità, tanto che sono state raccolte più di mille firme in 24 ore. Chi ha aderito ha chiesto che il senatore uscente che ha portato avanti la battaglia per il diritto alla pensione degli italo-albanesi, sia rieletto in Parlamento. Le firme sono arrivate da oltre 300 città d'Italia - in testa Arezzo, insieme a Milano, Parma, Firenze, Siena, Asti -, ovvero da  territori che corrispondono a un'alta concentrazione della comunità albanese.

"Con impegno mai riscontrato dalla nostra comunità in altri politici e un'empatia insolita verso persone come noi, spesso ignorate perché considerate invisibili, Tommaso si è schierato al nostro fianco e ci ha permesso di nutrire solide speranze di poter avere una pensione dopo molti anni di lavoro qui in Italia. Lo stesso diritto vale per migliaia di Italiani che sono in Albania", - si legge tra le righe di motivazione che accompagnano la lettera - "Molti di noi sono arrivati qui negli anni 90, hanno costruito con sacrificio l'integrazione della comunità albanese d'Italia, che oggi conta circa 700 mila residenti. Oggi in tanti abbiamo la doppia cittadinanza, alcuni di noi sono dirigenti locali del Pd o di associazioni e sindacati. Ci sentiamo italiani oltre che albanesi. Per questo abbiamo deciso di far sentire la nostra voce".