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Politica

"Il voto di domenica e la ritrovata centralità del Pd: quali insegnamenti per Arezzo"

Dichiarazione del segretario provinciale Pd, Francesco Ruscelli

"Il Pd è tornato al centro della scena politica, primo partito sia in Emilia che in Calabria. Quando si governa bene, si parla con la gente e si sta in mezzo alla gente, quando si hanno idee e progetti allora si vince. La conferma di Bonaccini in Emilia Romagna ne è la prova. Dovremo riflettere, di più e meglio, sul voto in Calabria perché oggi serve vedere i punti di forza ma anche quelli di debolezza." L'analisi arriva dal segretario provinciale del Partito Democratico Francesco Ruscelli il day after le elzioni in Emilia Romagna e in Calabria. Nel primo caso Bonaccini del Pd e governatore uscente si è visto confermare la fiducia degli elettori battendo la sfidante Borgonzoni della Lega con quasi 8 punti di vantaggio. In Calabria la candidata di Forza Italia Jole Santelli ha battuto di 20 punti lo sfidante del centro sinistra Filippo Callipo.

"I cicli politici, soprattutto quelli legati ad un solo leader sono sempre più brevi. La soluzione non è quella di un frenetico turn over ma della costituzione di un partito serio, radicato nel territorio, capace di governare il presente e progettare il futuro. Salvini ha perduto in Emilia perché convinto che la guerra verbale sia la politica di oggi: non solo il centro sinistra ma anche le Sardine gli hanno dimostrato che l’Italia non è il paese del conflitto e dell’odio. I voti in Emila Romagna e Calabria vanno studiati a approfonditi. Senza semplificazioni: erano due test politici nazionali ma anche due test locali. Vicende territoriali, personalità dei candidati, storie locali hanno probabilmente avuto il loro peso.

Adesso tocca alla Toscana e ad Arezzo

Dal voto di domenica si possono comunque già trarre alcuni insegnamenti per il voto in Toscana e ad Arezzo. Li cito in estrema sintesi. Per i contenuti: un buon governo è elemento essenziale e sono necessari progetti seri e credibili. Per i toni: bisogna tornare, e il Pd lo fa da sempre, ad ascoltare, dialogare e confrontarsi civilmente con tutti: molti possono essere gli avversari, nessuno è il nemico. Per le persone: chi governa un territorio deve essere autorevole e credibile, riconosciuto dalla sua gente, capace di mettere in moto le energie migliori. Un’alleanza politica e sociale cementificata da una comune visione del futuro per le nostra città e per la nostra regione. E questo il Pd sta già facendo per Arezzo e la Toscana.

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