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Elezioni 2022

Salario minimo, caro bollette e tutela dei beni culturali: i temi della campagna elettorale di oggi

Gli interventi sono di Tommaso Pierazzi, Lucia Tanti, Italia Sovrana e Popolare, Nicola Fratoianni e Marco Simiani

Lavoro, sanità, giovani, politiche ambientali, sviluppo economico. Tanti i temi della campagna elettorale che si incrociano anche ad Arezzo. Sono infatti ben 19 i candidati aretini impegnati in vista delle elezioni politiche del 25 settembre per il rinnovo del parlamento e per stabilire la nuova maggioranza di governo. Arezzo Notizie ogni giorno pubblica gli argomenti trattati da liste, coalizioni e candidati che saranno presenti nelle schede elettorali che si troveranno in mano gli elettori aretini.

I temi del 27 agosto

Pierazzi (M5s) sul salario minimo

"Paghe orarie che spesso non raggiungono i 3 o i 4 euro l’ora. La piaga sociale che ad oggi colpisce più di 4 milioni e mezzo di italiani è il salario minimo al di sotto della soglia di dignità" lo scrive senza mezzi termini Tommaso Pierazzi candidato del Movimento5Stelle alla Camera, che punta il dito contro i “contratti pirata che danneggiano non solo i lavoratori ma anche le aziende serie dove si applicano i contratti nazionali”. Prendendo atto della previsione del Censis secondo la quale in Italia nel 2050 ci saranno 5,7 milioni di lavoratori poveri, Pierazzi illustra la posizione del M5S: “Dobbiamo agganciarci ai contratti collettivi più rappresentativi delle associazioni datoriali di categoria per eliminare le paghe “da fame”: il punto di riferimento deve essere un salario minimo non più basso di 9 euro l’ora”. A questo si aggiunge la proposta sull’orario di lavoro: “L’Italia è il paese dove lavoriamo di più e produciamo meno. La media annua di ore lavorate procapite in Italia è di 1723 ore l’anno, in Germania 1356, in Francia intorno a 1500. Per questo nel nostro programma oltre al salario minimo, proponiamo la sperimentazione di una riduzione dell’orario di lavoro soprattutto nei settori a più alta intensità tecnologica. Le imprese che aderiranno al programma beneficeranno di esoneri, crediti di imposta e incentivi per l’acquisto di nuove dotazioni tecnologiche e nuovi macchinari”.

I temi del 26 agosto 2022

Franceschelli (Pd) sui beni culturali: "Il crollo della facciata della chiesa di Oliveto ci porta a ripensare alla tutela"

"Partendo dal Piano nazionale Borghi e dalle risorse del Pnrr, il Parlamento dovrà necessariamente prevedere interventi strutturali di tutela a valorizzazione dei paesi e dei borghi intervenendo sul tema delle risorse e delle competenze".

Lo sottolinea Silvio Franceschelli, candidato del Partito Democratico al Collegio uninominale del Senato di Siena, Arezzo e Grosseto in vista delle elezioni politiche del 25 settembre.

"Il crollo inaspettato della facciata della chiesa di Sant’Andrea ad Oliveto, a Civitella in Valdichiana, ad Arezzo, fortunatamente senza feriti, ci riporta al tema della tutela e difesa del nostro patrimonio storico e artistico - conclude Franceschelli - Siena, Arezzo e Grosseto devono parte della loro riconoscibilità e successo nel mondo alla presenza di questo straordinario patrimonio".

Pierazzi M5S su crisi Ivv

La crisi energetica ha portato molte aziende “energivore” a fare i conti con le previsioni di spesa per i prossimi mesi.

Tra queste c’è la IVV di San Giovanni Valdarno, vetreria storica conosciuta nel mondo per i suoi manufatti, che nonostante abbia ordinativi superiori del 35% rispetto all’anno precedente sarà costretta a fermare la produzione per la seconda volta da inizio anno, per i costi energetici arrivati ormai ad un valore 10 volte superiore a quello di aprile 2021.

"Purtroppo - afferma Tommaso Pierazzi del Movimento 5 Stelle - a livello regionale paghiamo la mancanza di una seria politica capace di stimolare investimenti in nuove tecnologie meno inquinanti e di conseguenza meno dipendenti dal gas. Infatti le ricette energetiche della maggior parte dei partiti si basano ancora sui combustibili fossili (altamente inquinanti, non rinnovabili e in larga parte in mano a nazioni e potentati dalla dubbia moralità) e sul nucleare (inutilmente rischioso con la tecnologia oggi disponile e di lentissima realizzazione), ignorando così la volontà del popolo italiano che si è già espresso con un chiaro no al nucleare.

Chi oggi continua a parlare di nucleare non risponde mai alle seguenti domande: dove vorreste fare gli impianti? Come e  quando? E dove andrebbero stoccate le scorie radioattive? Sono soluzioni miopi e pericolose, che tentano di risolvere il problema con la stessa mentalità che l’ha creato.

Il MoVimento 5 Stelle, al contrario, ha delineato nel suo programma un percorso chiaro, nuovo e realizzabile, basato su misure a breve e medio termine:
1) Permettere alle aziende energivore di acquistare energia a un prezzo calmierato grazie all’immediata attuazione delle Energy e Gas Release e all’adeguato finanziamento del fondo ETS
2) Incidere in modo sostanziale sugli extra profitti delle aziende energetiche perché non é tollerabile che alcune abbiano realizzato il 600% dei ricavi mentre famiglie non riescono a pagare le bollette e intere filiere industriali chiudono. La Francia l'ha alzata al 45%, perché noi no?
3) Fissare un tetto al prezzo del gas in Europa, misura fondamentale che abbiamo proposto per primi, combattendo l’egoismo di alcuni paesi europei
4) Slegare il prezzo dell’energia elettrica dal prezzo del gas e rendere il prezzo del gas indipendente dal TTF, il prezzo di borsa olandese
5) Rinnovare il patrimonio urbanistico nazionale, migliorandone l’efficienza energetica con l’aiuto del Superbonus
6) Promuovere e incentivare la cultura del risparmio energetico, gli investimenti in energie rinnovabili, l’autoproduzione, le comunità energetiche a beneficio delle bollette di famiglie e imprese e della competitività dell’intero sistema-Paese.

La nostra strategia è concreta, chiara e pulita. Combattiamo la pandemia energetica dando all’Italia e agli italiani le risposte giuste e necessarie per gettare le basi per un migliore futuro energetico".

Panno Casentino, Ceccarelli "Soddisfatto per la convocazione del tavolo di crisi"

“Come avevo anticipato nei giorni scorsi, la Regione ha a cuore le sorti della Manifattura del Casentino a tutela dei lavoratori attualmente coinvolti nella procedura di licenziamento collettivo, ma anche per garantire la continuità produttiva del panno Casentino. Sono soddisfatto dell’esito di questo primo incontro del tavolo di crisi e spero che il percorso individuato dalle parti sia quello giusto per conseguire il risultato che tutti vogliamo”. Con queste parole, il capogruppo Pd in Consiglio Regionale Vincenzo Ceccarelli commenta la notizia della riunione del tavolo, convocato dal consigliere del presidente per lavoro e crisi aziendali per cercare una soluzione ad una vicenda che, con l’indotto, coinvolge circa 100 famiglie del Casentino, oltre a mettere a rischio il futuro di una produzione che viene considerata una eccellenza a livello internazionale.

Pierazzi (M5S): "La crisi energetica ha portato le aziende a fare i conti con le previsioni per i prossimi mesi"

Tra queste c’è la IVV di San Giovanni Valdarno, vetreria storica conosciuta nel mondo per i suoi manufatti, che nonostante abbia ordinativi superiori del 35% rispetto all’anno precedente sarà costretta a fermare la produzione per la seconda volta da inizio anno, per i costi energetici arrivati ormai ad un valore 10 volte superiore a quello di aprile 2021.

Purtroppo a livello regionale paghiamo la mancanza di una seria politica capace di stimolare investimenti in nuove tecnologie meno inquinanti e di conseguenza meno dipendenti dal gas.

Infatti le ricette energetiche della maggior parte dei partiti si basano ancora sui combustibili fossili (altamente inquinanti, non rinnovabili e in larga parte in mano a nazioni e potentati dalla dubbia moralità) e sul nucleare (inutilmente rischioso con la tecnologia oggi disponile e di lentissima realizzazione), ignorando così la volontà del popolo italiano che si è già espresso con un chiaro NO al nucleare.

Chi oggi continua a parlare di nucleare non risponde mai alle seguenti domande: dove vorreste fare gli impianti? Come e  quando? E dove andrebbero stoccate le scorie radioattive? Sono soluzioni miopi e pericolose, che tentano di risolvere il problema con la stessa mentalità che l’ha creato.

Il MoVimento 5 Stelle, al contrario, ha delineato nel suo programma un percorso chiaro, nuovo e realizzabile, basato su misure a breve e medio termine:

1) Permettere alle aziende energivore di acquistare energia a un prezzo calmierato grazie all’immediata attuazione delle Energy e Gas Release e all’adeguato finanziamento del fondo ETS

2) Incidere in modo sostanziale sugli extra profitti delle aziende energetiche perché non é tollerabile che alcune abbiano realizzato il 600% dei ricavi mentre famiglie non riescono a pagare le bollette e intere filiere industriali chiudono. La Francia l'ha alzata al 45%, perché noi no? 

3) Fissare un tetto al prezzo del gas in Europa, misura fondamentale che abbiamo proposto per primi, combattendo l’egoismo di alcuni paesi europei

4) Slegare il prezzo dell’energia elettrica dal prezzo del gas e rendere il prezzo del gas indipendente dal TTF, il prezzo di borsa olandese

5) Rinnovare il patrimonio urbanistico nazionale, migliorandone l’efficienza energetica con l’aiuto del Superbonus

6) Promuovere e incentivare la cultura del risparmio energetico, gli investimenti in energie rinnovabili, l’autoproduzione, le comunità energetiche a beneficio delle bollette di famiglie e imprese e della competitività dell’intero sistema-Paese.

La nostra strategia è concreta, chiara e pulita. Combattiamo la pandemia energetica dando all’Italia e agli italiani le risposte giuste e necessarie per gettare le basi per un migliore futuro energetico.

Lucia Tanti, Noi Moderati: "Scuole aperte h24"

La lista noi Moderati, secondo gli ultimi sondaggi, sarebbe sopra al 3%, la soglia prevista dalla legge elettorale per poter superare lo sbarramento ed eleggere alcuni parlamentari. Il commento arriva da Lucia Tanti che è candidata come capolista alla Camera che presenta anche il primo punto dell'"Agenda della Signora Maria"

"La possibilità di portare a casa il risultato è sotto gli occhi di tutti, quindi ora più che mai la parola passa alle cose da fare (partendo da quelle fatte ad Arezzo). L'Italia è l'unico paese nel mondo dove le scuole serrano le porte a giugno e le riaprono a settembre (le scuole come enti, non i docenti e i dirigenti che sono al pezzo anche in buona parte dei mesi estivi).
La Signora Maria questo non lo capisce ma soprattutto non lo gestisce perché mal si coniuga con la conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro. E poi tre mesi senza momenti educativi e formativi per alcuni bambini possono essere un tempo veramente "povero" di opportunità.
Proposta: un patto nazionale tra Comuni e terzo settore accreditato per tenere le scuole aperte, lo Stato garantirà che i plessi siano a disposizione. La Città di Arezzo offre la propria esperienza  con il progetto "Scuole aperte h24"."

Francesco Bonifazi e Benedetta Frucci candidati di Azione Italia Viva

“La storica vetreria IVV di San Giovanni Valdarno è stata messa in ginocchio dagli aumenti di gas ed energia: nonostante l’incremento degli ordini, sarà costretta il 15 settembre a fermare la produzione senza poter prevedere una ripartenza se non si interviene”. Così in una nota il senatore Francesco Bonifazi e Benedetta Frucci, candidati per il Terzo Polo in quota Italia Viva nel listino proporzionale del collegio di Arezzo, Siena, Grosseto e Livorno. “La scellerata crisi  che ha portato alla caduta del Governo Draghi, che si stava battendo perché in Europa fosse posto un tetto al prezzo del gas, ha creato una condizione in cui intervenire non è semplice. Rivolgiamo un appello ai partiti affinché cessino le ostilità da campagna elettorale e consentano al Governo di adottare con urgenza un sostegno immediato in favore della IVV. Come Terzo Polo poi sosteniamo la necessità di mettere in campo una strategia ad ampio spettro, che preveda un price cap europeo, l’abbattimento del costo del gas per le aziende energivore a 100 euro per Mwh e che il GSE acquisti tutte le fonti di energia elettrica, a prezzo di mercato il gas e a prezzo fisso le rinnovabili. In tale contesto sarà essenziale inoltre l’operatività del rigassificafore di Piombino” concludono Bonifazi e Frucci.

Italia Sovrana e Popolare

"La lista "Italia Sovrana e Popolare" è nata soprattutto per difendere la Costituzione, presa a schiaffi - ormai da un paio di decenni - sia dal centrosinistra che dal centrodestra, che rappresentano plasticamente le due facce della stessa indecente e vergognosa medaglia neoliberista e turbocapitalista: i due schieramenti - fintamente contrapposti, così come, d'altronde, anche il M5S ed il duo centrista Renzi/Calenda - vogliono in realtà portare avanti la stessa agenda politico economica, quella di Draghi, affamatrice del popolo e guerrafondaia al servizio della Nato. Ecco, la nostra lista vuole semplicemente declinare ed applicare - in modo completo e finalmente, sotto tutti gli aspetti - la bellissima Costituzione italiana, che tutto il mondo c'invidia: ciò basterebbe a risollevare le sorti dello Stato e della popolazione, consentendo la ripresa e la ripartenza di un paese sull'orlo del baratro. Solo mettere in pratica la Costituzione, null'altro occorrerebbe per risollevare l'Italia."

Fausto Tenti, Arezzo, per la lista "Italia Sovrana e Popolare"

Nicola Fratoianni candidato Alleanza Verdi Sinistra

Nicola Fratoianni Alleanza Verdi Sinistra, candidato capolista al proporzionale per la Camera per il collegio aretino dichiara oggi: “È ora di restituire a cittadini, famiglie e lavoratori ciò gli è stato sottratto in questi mesi dall'inflazione. Garantendo innanzitutto a chiunque pensioni e salari dignitosi. E l'unico modo per farlo è portare un po' di giustizia nel nostro sistema fiscale: altro che la flat tax di Salvini e Berlusconi. Fisco progressivo e patrimoniale sulle grandi ricchezze sono solo il primo passo nella direzione della giustizia. Perché chi ha di più è giusto che dia di più.” “A maggior ragione - prosegue l’esponente dell’Alleanza Verdi Sinistra - se guardiamo i dati sulla povertà del rapporto Eurostat, che pare non interessino a  tanti protagonisti del teatrino della politica: oltre un quarto dei bambini italiani con meno di 6 anni vive in famiglie a rischio di povertà, il peggior dato dal 1995. E i loro genitori sono coloro che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese, in un Paese in cui non basta lavorare per non essere poveri.” “Ecco quello che la gestione economica degli ultimi decenni - conclude Fratoianni - ha consegnato ai bambini di oggi: un futuro rubato.” “Una provvedimento urgente da subito per un tetto nazionale al prezzo dell'elettricità. Fermiamo il disastro del caro energia che sta mettendo in ginocchio imprese e famiglie. Non possiamo aspettare il nuovo Governo. Facciamolo ora!"

E sulla questione del gas ha dichiarato:

"Che il costo gas sia regolato da elementi di speculazione finanziaria del tutto irragionevoli rispetto ai costi delle materie prime è cosa nota da molto tempo. Si doveva intervenire per tempo, non lo si è fatto. Ma almeno si intervenga ora.” Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni dai microfoni di Skytg24 nel corso di Start. “E  si intervenga allora a livello europeo ma - prosegue l’esponente dell’Alleanza Verdi Sinistra - come noi proponiamo,  finché non si arriva lì si faccia anche un intervento nazionale : perché c’è poco da fare , a me giungono in questi giorni centinaia di messaggi disperati, ieri mi è arrivato il messaggio di una signora mi scrive dicendo che sarà costretta a chiudere la gelateria perché non ce la fa più ad andare avanti con questi costi.” “Le risorse per poterlo fare - conclude Fratoianni -  si possono trovare:gli enormi extraprofitti delle compagnie energetiche devono ritornare alle famiglie e alle imprese. Quello che è avvenuto in questi mesi è incredibile. Ed è per questo che ieri abbiamo presentato un esposto alla magistratura affinchè avvìi un’indagine per evasione fiscale”

Marco Simiani candidato Pd                                                                               

Marco Simiani, candidato del Pd nel collegio Toscana 2, non ha dubbi che il primo punto all'ordine del giorno della sua campagna elettorale per il Parlamento sia arginare l'impennata dei prezzi dell'energia che sta martoriando aziende e privati.

"Insieme a tutti i candidati del Partito Democratico della Toscana ci siamo ritrovati a Firenze e abbiamo chiesto al Governo attuale un provvedimento da mettere in pratica subito e da inserire negli affari correnti considerata la situazione straordinaria che viviamo: un'azione d'urto che dia respiro ai cittadini, un tetto nazionale al prezzo dell'elettricità. Da sempre sentiamo sulla nostra pelle una responsabilità nel tutelare lavoratori e famiglie. Il prezzo di elettricità e gas, schizzato alle stelle rispetto allo scorso anno anche di oltre il 1000%, sta producendo situazioni drammatiche con imprese che sono a rischio chiusura. Nel territorio di Arezzo, Siena, Grosseto e Livorno, come nel resto della Toscana e dell'Italia questo problema sta diventando un allarme. Sulla costa, dove il settore turistico cerca di rialzare la testa dopo gli anni del Covid, molti imprenditori mi hanno contattato con le lacrime agli occhi mostrandomi bollette esorbitanti. Aumento delle materie prime e guerra scellerata sono le cause che non possono assolutamente ricadere sui cittadini: il dovere della politica sta qui, nel tutelare i lavoratori, le famiglie, le imprese. Le associazioni di settore sono preoccupatissime e aspettano soluzioni, non promesse. Il mio impegno è totale, così come quello del PD. È fondamentale – come ha detto Enrico Letta – una manovra in 5 punti che parte con una immediata misura forte: un controllo dei prezzi dell'energia elettrica, con l'introduzione in via transitoria per 12 mesi di un regime di prezzi amministrati attraverso la fissazione di un tetto nazionale al prezzo dell'elettricità per imprese e utenze domestiche; la scelta di una bolletta “luce sociale” per chi ha meno, per chi è in difficoltà; il raddoppio del credito imposta per le imprese per i costi che hanno sostenuto e  stanno sostenendo in queste settimane; un piano di risparmio energetico; la battaglia in Europa perché il tetto al prezzo del gas sia scelto, deciso e uguale per tutti. Sarò la voce del territorio che io rappresento!"

Vincenzo Ceccarelli (Pd) sui finanziamenti ai musei per sostenere cultura e turismo

Ci sono anche 17 tra musei, ecomusei e sistemi museali della Toscana che hanno beneficiato delle risorse dalla Regione Toscana, grazie a due appositi bandi a sostegno di queste strutture. In tutto, la Regione ha assegnato 1,6 mln euro di contributi per il 2022.” Sono contributi – spiega il capogruppo Pd Vincenzo Ceccarelli  - che testimoniano l’attenzione della Regione verso queste strutture, che hanno un ruolo fondamentale dal punto di vista culturale, ma che rappresentano anche un a componente importante per la fruizione turistica dei territori. Un modo per contribuire a far ripartire questi operatori di cultura dopo il duro colpo subito con la pandemia”. Nel dettaglio, in provincia di Arezzo sono stati finanziati 16 tra musei e gli ecomusei,  secondo un riparto basato sui dati di infrastrutturazione e di attività forniti dai musei stessi. Per i sistemi museali,  il contributo è destinato a realizzare gli specifici progetti presentati dalle stesse strutture di rete, le quali erogano servizi ai musei aderenti ed alla collettività che ne fruisce. In Provincia di Arezzo è stato finanziato il sistema museale del Valdarno.

Lucia Cherici di Azione sul "caro bollette"

"Tutti nodi vengono al pettine. Ieri abbiamo appreso con molto sgomento la difficoltà di IVV, Vetreria Valdarnese  di pagare una bolletta da oltre 200.000 € che probabilmente implicherà la chiusura dell’attività. 
Abbiamo incontrato l’amministratore di IVV Simone Carresi per capire la problematica che affligge l’azienda che è una problematica che si paleserà in danno di tantissime realtà produttive locali e chiaramente anche nazionali. 
L’aumento spropositato del gas naturale e di conseguenza l’aumento dell’approvvigionamento energetico, è un problema stringente sul quale Carlo Calenda è intervenuto con proposte serie e concludenti". Così Lucia Cherici interviene sul caro bollette. 
"Con IVV rischiano di chiudere anche molte attività sia commerciali che artigianali che non riescono a far fronte all’aumento di oltre il 300% dell’energia. Non è possibile pensare che l’Italia si fermi a causa delle enormi spese dovute all’approvvigionamento energetico ed è necessario che vi sia una immediata presa di posizione da parte del governo Draghi attualmente ristretto all’ordinaria amministrazione per conseguenze derivanti dalla caduta del governo, della quale dobbiamo ringraziare,  il movimento cinque stelle, Forza Italia e Lega, senza parlare di Fratelli d’Italia che non ha mai appoggiato il governo Draghi.”
Oltre ad esprimere la piena solidarietà a tutte le categorie economiche, e a  tutti i cittadini, Azione tende a collocarsi e schierarsi dalla parte degli imprenditori che dovranno trovare adeguata copertura da parte dello Stato che dovrà farsi promotore di un sostegno immediato con sospensione e interventi volti a ottenere rateizzazione delle bollette per permettere la continuità aziendale. 
"È evidente che l’interruzione della produzione avrebbe delle ricadute gravissime anche sul tessuto lavorativo con potenziale perdita di posti di lavoro e concreto pregiudizio per tutte le famiglie che dipendono dal settore industriale. Azione intende portare avanti la sua proposta come avanzata da Carlo Calenda nel programma Italia sul serio volta a ottenere una rimodulazione a ribasso del prezzo dell’energia per tutto il settore comparto produttivo. Interviene a sostegno di una copertura salvaguardia delle aziende locali in particolare di IVV e manifesta la necessità di una condivisione di programmi e prospettive per il bene del paese".

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