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Elezioni 2022

Politiche: Tanti e Vagnoli tra i candidabili in parlamento. Partito il toto nomi

Amministratori, sindaci, politici di lungo corso e sottosegretari. All'indomani delle dimissioni di Mario Draghi, anche ad Arezzo è iniziata la ricognizione per il reclutamento di candidati alle prossime elezioni politiche

Chi andrà in parlamento? Quali saranno i prossimi aretini a sedersi a Montecitorio e palazzo Madama? Sebbene Mario Draghi ancora non abbia fatto i bagagli, come stabilito dal Presidente della Repubblica, tra 70 giorni gli italiani saranno chiamati al voto. Ciò significa che entro il 16 agosto dovranno esserci candidature e nomi. Un lavoro che non si prospetta semplice né sul fronte del rispetto degli equilibri territoriali, né su quello delle coalizioni. Chi andrà con chi? I nuovi partiti, gruppi e “fuoriusciti da” dove si collocheranno?

Ad Arezzo, inutile dirlo, il toto nomi è già partito anche se, e questo sarà lo step successivo, ciascun aspirante parlamentare sarà collocato nelle liste proporzionali oppure scelto come “one man show” per il maggioritario. Su quest’ultimo si stanno concentrando gli sforzi della politica chiamata a reclutare colui o colei in grado di meglio rappresentare territorio e programma. In tal senso, Alessandro Ghinelli e Lucia Tanti nelle ultime settimane hanno lanciato la proposta del “partito dei sindaci”. O meglio, entrambi hanno posto l’accento sulla necessità di “ripensare radicalmente tutto il sistema politico” e “di un maggior protagonismo dei sindaci, dei governatori, degli amministratori locali cioè di chi vive nel mondo reale”. Considerazioni che troverebbero un certo appeal anche in virtù dei nuovi assetti geopolitici locali e regionali. Dunque, al momento, tante idee, tante proposte, zero certezze e indiscrezioni a valanga.

Il toto nomi

I parlamentari Stefano Mugnai e Felice Maurizio D’Ettore (ex Forza Italia e adesso appartenenti al gruppo di Toti) potrebbero aver intenzione di proporsi per un mandato bis. La loro candidatura però, stando ai ben informati, non metterebbe d’accordo l’intero centrodestra. Tra i sostenitori della filosofia “uomo forte” c’è chi non abbandona l’idea di una discesa in campo di Francesco Macrì, dirigente nazionale di Fratelli d’Italia, o di Alessandro Ghinelli, sindaco di Arezzo. Sebbene nessuno dei due abbia manifestato volontà alla corsa parlamentare, entrambi, secondo alcuni, rappresenterebbero le personalità giuste su cui convergere. Certo è che per loro il percorso elettorale potrebbe essere quanto mai complesso vista anche la ripresa del processo Coingas dove ambedue sono chiamati a rispondere di accuse ben precise. Tiziana Nisini, ex assessora e oggi sottosegretaria al Ministero del lavoro e delle politiche sociali in quota Lega, potrebbe essere considerata il giusto compromesso tra passato e futuro. La senatrice per l’Aretino rappresenterebbe una “candidatura gradita” visti i buoni rapporti politici ed istituzionali che la legano alla provincia.

Sul fronte new entry ma non troppo, spunta il nome di Silvia Chiassai Martini. La sindaca di Montevarchi e attuale presidente della Provincia sarebbe la candidata perfetta. Condizionale d’obbligo visto che la tesi è sostenuta soprattutto da Fratelli d’Italia che, già in passato, ha strizzato più di una volta l’occhio alla prima cittadina la quale però ha sempre sostenuto di non essere interessata ad altro che alla sua Montevarchi. Tornando ad Arezzo spunta il nome di Lucia Tanti. Lei, la lady di ferro di Palazzo Cavallo, il braccio destro di Ghinelli, una donna che mastica pane e politica praticamente da sempre. Formatasi tra le fila di Forza Italia, a fine 2019 ha scelto di seguire il tracciato di Giovanni Toti per poi continuare su un percorso più civico che l’ha portata, nel 2020, alla rielezione in consiglio comunale con il Ghinelli bis. Da ultimo, ma non per ultimo, c’è chi punta tutto su Filippo Vagnoli. Il giovanissimo sindaco di Bibbiena che, sulla scia della ricerca di un nome aggregante, sarebbe capace di piacere sia alla destra che ai moderati che ai conservatori. Non tramonta neppure l’ipotesi di Mario Agnelli, sindaco di Castiglion Fiorentino, che potrebbe ricevere un certo sostegno dalla Lega.

Sul fronte centrosinistra l’unico nome per il momento ricorrente è quello di Vincenzo Ceccarelli. Ex assessore regionale, ex presidente della Provincia, amministratore e uomo politico di lungo e stimato corso, potrebbe essere il cavallo vincente sul quale Pd & co scommetteranno. Una mera ipotesi perché visto lo strappo tra dem e M5S gli equilibri di coalizione potrebbero essere rivisti. Stesso ragionamento per il Movimento cinque stelle sul quale, ad oggi, non trapelano nomi.

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