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Elezioni 2022

Politiche 2022: tra attese, ritorni e alleanze. L'attacco di FdI: "Gamurrini tenta di aizzare contro Macrì"

Giorni infuocati per la campagna elettorale. Pochi i nomi ufficializzati riguardanti i candidati dell'Aretino e molti i colpi di scena. Mugnai di nuovo in pole per la Camera? Le ipotesi

Da questa mattina, 12 agosto, e fino al 14, partiti e movimenti potranno depositare i contrassegni (simboli) presso il Viminale. Poi, tra dalle 8 del 20 fino all 20 del 21 agosto, presso le cancellerie delle Corti di appello potranno essere depositate le liste con tutte le candidature.

Riparte da queste date la rovente campagna elettorale in vista delle politiche del 25 settembre. 45 giorni ancora durante i quali patti, accordi, conteggi e colpi di scena saranno all’ordine del giorno. Anche Arezzo, in questo senso, non fa eccezione. Soltanto ieri, sulla pagina ufficiale della sezione provinciale di FdI, è comparso un post dove, senza troppi giri di parole, è stato puntato il dito contro l’ex vicesindaco di Arezzo Gianfracesco Gamurrini reo, a detta del partito della Meloni, di aver ordito contro Francesco Macrì una “improbabile raccolta firme” per scoraggiarne la candidatura. In poche parole, secondo quanto si apprende dal partito, iscritti e simpatizzanti di Fratelli d’Italia sarebbero stati raggiunti da messaggi o considerazioni volte a farli desistere dal sostenere il loro numero uno nella corsa al parlamento.

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‘Sinistra-sinistra’, M5S, centrodestra, centrosinistra: a che punto siamo

Sebbene il toto-nomi sia già ampiamente partito da settimane, sono davvero pochissime le conferme che arrivano sui candidati. Riserve che, come nella migliore delle tradizioni elettorali, verranno sciolte all’ultimo tuffo. Uniche eccezioni, al momento, Unione Popolare e M5S. I primi, gruppo neo nato su impulso di Luigi De Magistris, schiereranno Cristiano Rossi all’uninominale per la Camera. Un dato sicuro anche se, meno certa, è la loro partecipazione alle elezioni visto che, non avendo una rappresentanza in parlamento, dovranno raccogliere le firme necessarie ad accedere alla corsa elettorale. Nel secondo caso invece, in attesa che Giuseppe Conte conferisca gli incarichi per gli uninominali, il 16 agosto gli iscritti al Mov. voteranno le loro “parlamentarie” per scegliere i candidati delle liste proporzionali. A farsi avanti anche Francesco Zagami che si è reso disponibile. Per Italia Viva, dopo l’accordo con Calenda, la trama si fa più fitta. Fino a poche settimane fa il nome di Maria Elena Boschi era uno dei più ricorrenti. Ma adesso? Vedremo. Più complessi gli scenari riguardanti centrosinistra e centrodestra. Partiamo dal primo. Vincenzo Ceccarelli, attuale capogruppo Pd in consiglio regionale, sarebbe l’unico nome sul quale punterebbero i Dem per l’uninominale. Al senato invece, sarebbe Riccardo Nencini l’uomo sul quale verrebbe fatta convergenza. Dal fronte proporzionale sono a disposizione di Enrico Letta: la sindaca di Lucignano Roberta Casini, il segretario provinciale Francesco Ruscelli, l'ex sindaca di Cortona Francesca Basanieri, il capogruppo nel consiglio comunale di Arezzo Donato Caporali, e Francesca Neri di Montevarchi, eletta nell'assemblea nazionale del Pd ed ex consigliera comunale e provinciale.

Partita aperta anche per il centrodestra. Lucia Tanti e Francesco Macrì sono stati più di una volta accostati in un testa a testa serratissimo dopo la bocciatura di Stefano Mugnai e Felice Maurizio D’Ettore, entrambi parlamentari uscenti. Ma il panorama, in ottica di coalizione e non di singoli partiti, in questo senso non è affatto definito. Sì, perché sebbene soltanto pochi giorni fa i coordinatori provinciali di tutta l’ala destra della politica aretina avrebbero convenuto sull’opportunità di cercare altri nomi rispetto a quelli del passato, ecco che sussurri dell’ultimo minuto riaccendono i riflettori sul deputato ex Forza Italia, ex Coraggio Italia e attualmente espressione di Vinciamo Italia con Toti. Stefano Mugnai non sarebbe affatto fuori dai giochi ma, forse, potrebbe essere piazzato nuovamente in pole mentre Tanti potrebbe traslocare verso il proporzionale. Un turbinio di nomi, calcoli, alleanze, fusioni di gruppi e partiti che, come nel caso di Lupi, Toti, Cesa e Brugnaro, ieri hanno ufficializzato un’alleanza che, sebbene in percentuale minore rispetto ai bis FdI, Lega e Forza Italia, è in grado di spostare seggi, quote e equilibri.

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