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Elezioni 2022

Elezioni, Pd tra prove di coalizione e il toto nomi delle candidature: da Ceccarelli a Ruscelli

La segreteria provinciale punterebbe a due obiettivi: quello di riportare una rappresentanza del territorio nel parlamento e quello di consolidare il ruolo in giunta regionale

La rottura con il Movimento 5 Stelle, le ipotesi di un'apertura al centro, la voglia di correre da solo: per il Pd sono ore di intensi confronti per delineare la strategia migliore per affrontare le prossime elezioni. Il tempo è poco, pochissimo, e c'è tanto da fare. Anche se Enrico Letta - il segretario che alle ultime elezioni era candidato ed è stato votato anche dagli elettori di alcuni comuni della Valdichiana aretina in rappresentanza del territorio - pare abbia iniziato a lavorare nelle retrovie da alcuni mesi, per creare un gruppo solido che potesse essere pronto per il prossimo appuntamento elettorale: quello che era previsto nel 2023, ma che è stato anticipato al prossimo 25 settembre in seguito alla caduta del Governo Draghi. Cosa significa? Che a livello generale potrebbe anche verificarsi un passaggio generazionale, con nomi della politica locale che si affaccerebbero per la prima volta al panorama nazionale. A settembre Letta avrebbe dovuto incontrare questi esponenti provenienti da tutta Italia: tra i nomi che appartengono a questa lista ci sarebbe anche quello del segretario provinciale Francesco Ruscelli e, a livello regionale, quello della giovane assessora al Lavoro Alessandra Nardini. 

Adesso i tempi stretti potrebbero cambiare le cose o velocizzarle. Ed è plausibile che nomi cari alla sinistra aretina siano di nuovo portati all'attenzione degli elettori, come quelli di Vincenzo Ceccarelli (ex assessore regionale e oggi consigliere regionale), di Lucia De Robertis (consiegliera regionale), ma anche Roberta Casini (sindaco di Lucignano). 

La partita per Arezzo potrebbe però svolgersi su due piani. La segreteria provinciale punterebbe a due obiettivi. quello di riportare una rappresentanza del territorio nel parlamento e quello di consolidare il ruolo in giunta regionale. Perché proprio qui, dove attualmente non ci sono assessori che rappresentano il territorio aretino, potrebbero esserci all'orizzonte movimenti che aprirebbero nuove opportunità . 

Martedì prossimo è in programma la direzione nazionale del Pd: all'ordine del giorno ci sarà anche l'approvazione del regolamento per le candidature, dalle modalità alle ipotesi di incompatibilità. E ovviamente il tema dei temi: quello dell'assetto della coalizione. Se da un lato la frattura con i pentastellati sembra difficile da sanare, dall'altro lo sguardo verso Italia Viva potrebbe far storcere il naso all'area dem che non ha digerito la mossa di Renzi, reo di aver portato al crollo del governo giallo rosso guidato da Conte. Nell'Aretino le prove di coalizione sarebbero già in corso, con lo sguardo rivolto sia al centro che a sinistra. Basti pensare che nell'ultima Agorà, quella svolta nella sede dell'azienda Ivv, intervennero anche esponenti di Azione, Articolo 1, Verdi, Sinistra Italiana.

Il dialogo dunque è aperto, come sono aperti i lavori per trovare nomi condivisi che rappresentino il territorio in vista della prossima legislatura. 

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