rotate-mobile
Elezioni 2022 Monte San Savino

Monte San Savino, il Psi al Pd: "Manca unità nel centrosinistra? Noi esclusi dalla giunta del 2017"

La replica di Antonio Segreti a Francesco Ruscelli dopo le esternazioni post voto a seguito della vittoria di Gianni Bennati

La sconfitta della coalizione di centrosinistra a Monte San Savino continua ad alimentare polemiche. Dopo l'attacco del segretario provinciale del Pd Francesco Ruscelli a Italia Viva e Partito Socialista per il sostegno alla lista centrista contrapposta a "Per Monte San Savino" di Marzullo, sono arrivate entrambe le repliche. In prima battuta quella dei renziani, con le parole di Gianni Ulivelli. Adesso tocca al Psi con la nota del segretario Antonio Segreti.

La nota del Psi Arezzo

Le elezioni amministrative di domenica scorsa a Monte San Savino, hanno visto prevalere la lista di centro-destra di Gianni Bennati di soli 12 voti (33,1%) rispetto alle altre in competizione che comunque hanno ottenuto risultati importanti di poco inferiori (32,8% Pd e 31,1% Polo Centro), piu’ staccata quella del Pci 2,8%. In questo contesto, appaiono inopportune le dichiarazione del segretario provinciale Pd che attribuisce la colpa dell’insuccesso della propria lista alla mancata unità del centro sinistra ed in particolare indica IV e Psi. Va doverosamente ricordato che nel 2017 il Psi nonostante i voti dei socialisti savinesi fossero risultati determinanti per la vittoria della lista di centro sinistra guidata da Margherita Scarpellini, non gli fu riconosciuto alcun ruolo all’interno della Giunta Comunale. Non appare nemmeno corretto il richiamo da parte del segretario provinciale Pd al quadro politico Regionale, dove nonostante l’appoggio determinante ad Eugenio Giani nel 2020, i socialisti sono stati puntualmente esclusi dall’organo Esecutivo Regionale. Tutto questo nonostante il Psi con i suoi 130 anni di storia ha contribuito allo sviluppo del paese e all'affermazione dei diritti fondamentali delle persone. Pertanto se il centro sinistra non riesce a trovare unità ci sarà pure una ragione che il Pd non puo’ sempre attribuire agli altri. Ci sono infatti delle realtà territoriali tipo Civitella in Val Di Chiana dove le cose funzionano benissimo, perché i rapporti politici si fondano sui principi di rispetto, condivisione e dignità delle varie forze politiche che compongono l’alleanza. Nelle realtà dove invece prevale l’autosufficienza e l’arroganza le cose non vanno nella direzione giusta. Occorre allora che il Pd, in qualità di forza maggiore ritrovi equilibrio, saggezza, rispetto delle altre forze minori allo scopo di costruire un progetto politico nuovo, inclusivo, riformista, rispettoso delle varie espressioni politiche, aperto alle forze sociali ed economiche che , insieme, sono in grado di asicurare risposte efficaci e concrete ai cittadini.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Monte San Savino, il Psi al Pd: "Manca unità nel centrosinistra? Noi esclusi dalla giunta del 2017"

ArezzoNotizie è in caricamento