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Elezioni 2022

FdI: obiettivo Regione Toscana alla destra, Macrì: "Come con Veneri, sceglieremo i più bravi"

Tra i fondatori della sezione aretina del partito capitanato da Giorgia Meloni, Francesco Macrì non nasconde l'entusiasmo per il risultato e guarda già al futuro. "Uniti e polifonici si vince"

“La gente non ti vota più perché ‘comandi’, o perché sei all’interno di una certa classe politica. Ti sceglie per i valori che rappresenti, per la tua credibilità e serietà”. Coerenza e, soprattutto, costanza. Valori sui quali Fratelli d’Italia ha innegabilmente investito nel tempo. Lo sa bene Francesco Macrì, dirigente nazionale di FdI nonché fondatore della sezione aretina, che in questi ultimi dieci anni ha assistito ad una rivoluzione dove quel partito nato dalle ceneri di An, nell’Aretino è passato dal 4,3% di preferenze al 28,22% in un battito di ciglia. “È stato un lavoro lungo - racconta - Ci siamo adoperati per costruire una destra credibile e ci siamo riusciti. Ad Arezzo, sulla scheda elettorale, esordimmo nel 2015 per le amministrative (tre anni dopo la fondazione nazionale avvenuta nel 2012 ndr). Ottenemmo il 4,7 per cento di voti. Contestualmente, in occasione del rinnovo del governo regionale, in provincia riuscimmo ad arrivare al 20%”. Oggi la storia è differentissima. Le politiche 2022 hanno sancito Giorgia Meloni e i suoi come prima forza politica nazionale oltre che provinciale. Nel solo comune capoluogo hanno raggiunto il 31% di voti conquistando il primato “con ampio vantaggio” forti di un’escalation iniziata insieme alle altre forze di centrodestra che li ha portati prima alla ripresa di palazzo Cavallo, ad espugnare gran parte dei Comuni per poi accaparrarsi pure la presidenza della Provincia. Ieri sera anche le ultime resistenze sono state compromesse. A FdI e centrodestra sono andati comuni “super rossi” come Civitella, Bucine, Lucignano, Foiano, Poppi. “Una considerazione però va fatta - aggiunge Macrì - questa volta gli elettori hanno votato il simbolo e non i candidati. Questo va detto. Non c’è stato né tempo né spazio per strutturare una campagna elettorale classica, fatta nel territorio e tra la gente. Un aspetto sul quale però sono fortemente convinto si debbano interrogare i partiti”.

Cosa ha convinto di FdI? “Non siamo surfisti della politica - spiega - siamo cresciuti moltissimo nel tempo mantenendo coerenza e principi saldi. Abbiamo detto una cosa e poi l’abbiamo mantenuta. E questo la gente lo capisce e non credo affatto che questo sia un voto di protesta. La nostra storia partitica è di lungo corso, abbiamo militanti seri e motivati che con passione hanno speso tempo, energie e forze per un obiettivo comune”.

Giorgia Meloni potrebbe essere la prima donna premier della storia italiana, cosa ne pensa? “É bellissimo. In Europa sono partiti di destra a dare l’esempio proponendo donne in ruoli apicali. Questo perché da noi conta il merito e non le quote rosa. Giorgia è sempre stata un fenomeno. Sin da giovanissima riusciva ad emozionare, trascinare e incarnare a pieno i nostri valori”.

Territorialmente parlando quali considerazioni si possono fare? “Arezzo è la provincia con la percentuale più alta di governi di centrodestra della Toscana. Questo aspetto è significativo e deve darci la spinta giusta per attuare ancora di più quel cambiamento che abbiamo avviato. Dobbiamo essere energici e fare uno step in più, precorrere i tempi e programmare per tempo le scelte da attuare. Come FdI ci attiveremo, unitariamente e con senso di condivisione, per contribuire alle agende di Comuni e della Provincia nell’intento di intercettare risorse e pianificare strategie che permettano al territorio di crescere e affrontare le grandi sfide del nostro tempo: transizione economica, lavoro e crisi energetica. Dobbiamo e vogliamo pensarci da subito anche esprimendo già il prossimo candidato sindaco e presidente della regione”.

Qualche idea già su chi puntare? “Fratelli d’Italia ha dimostrato di essere capace di aprirsi alla modernità e alla società civile. Gabriele Veneri, nostro consigliere regionale, ne è un esempio. Per le prossime elezioni sceglieremo i più bravi nel tentativo di coniugare la migliore espressione civica con quella politica. Non avremo mai atteggiamenti predatori o arroganti: si vince se siamo polifonici, generosi e solidali. Noi lo abbiamo sempre fatto e continueremo a farlo”.

Francesco Lucacci: “Una svolta culturale”

“Fare rete e far crescere nuove figure locali e puntare sulle competenze ha pagato - spiega Francesco Lucacci, segretario provinciale FdI -Sfidare i nostri competitor sui temi e non su battaglie di retroguardia ci ha reso una forza politica matura, seria e affidabile. Il risultato di oggi ci carica di responsabilità, non solo verso le istituzioni che amministriamo, ma anche della coalizione di centrodestra che siamo chiamati a guidare verso nuovi importanti obiettivi, con all'orizzonte una vittoria in Regione Toscana. Per Arezzo si aprono scenari pieni di possibilità che dovremo riuscire a cogliere: un momento irripetibile per rilanciare tutta la provincia intercettando risorse e progettualità fino ad oggi arrivate col contagocce. Dovrà prendersi il posto che merita nello scenario nazionale, grazie alle sue eccellenze che da oggi potranno contare su interlocutori diversi e sicuramente più concreti. Ringraziamo tutte le donne e gli uomini di Fratelli d’Italia che hanno reso possibile questo risultato mobilitandosi in ogni parte della nostra provincia e ovviamente un immenso grazie a Giorgia Meloni che con la sua tenacia ha dimostrato a tutti che non servono le quote rosa per affermare il valore di una donna: in politica paga e serve impegno, sacrificio, studio e tanta passione. Fratelli d’Italia consegna alla nostra nazione la prima premier donna, un evento storico che va ben oltre i confini della politica, è una svolta culturale".

Fratelli d’Italia Castiglion Fiorentino: “Vittoria!”

“21,43% al Senato e 31,5% alla Camera, questo il risultato di Fratelli d’Italia a Castiglion Fiorentino. Un risultato che ci aspettavamo - dichiarano la presidente del circolo castiglionese Sonia Ghezzi e il segretario Fabio Bidi - i militanti, il direttivo e io abbiamo lavorato basandosi sul contatto con i cittadini più che sugli slogan, portando Fratelli d’Italia nel nostro comune ad una percentuale fra le più alte della provincia. Il nostro sindaco, candidato nella Lega, certo ha distratto dei voti ma per campanilismo lo abbiamo messo in conto con spirito di squadra. Lo straordinario, ma naturale, risultato di Fratelli d’Italia a Castiglion Fiorentino dimostra come la cittadinanza abbia capito e fatto proprio il nostro programma. Essere il primo partito a Castiglion Fiorentino con grande vantaggio e con ben 5 punti in più del dato nazionale ci riempie di orgoglio aggiunge. Un grazie di cuore a tutti i nostri concittadini che con la loro scelta ci consegnano il mandato nel continuare nella direzione già intrapresa”.

FdI Cortona: “Così più vicini a cittadini e territori”

“A nulla sono serviti gli appelli a anacronistici pericoli anti democratici - afferma Marco Vanni, presidente FdI Cortona - La destra italiana e quella cortonese sono state dichiarate capaci di rappresentare cittadini e imprese oltre ad essere affidabili amministratori. Registriamo come dato oggettivo che la coalizione di centro destra a Cortona sopravanza quella del centro sinistra di 20 punti percentuale, sfiorando la soglia del 51% al Senato. Cortona, grazie a Nicola Carini, dirigente provinciale e regionale di Fratelli d’Italia, potrà contare su molti parlamentari toscani che entreranno in Parlamento e forse perfino nella squadra di Governo, capaci di proiettare Cortona a livello nazionale, cogliendo opportunità e risorse importanti per il nostro territorio. Questi dati confermano il buon lavoro svolto nel nostro Comune dove siamo parte della maggioranza anche se non con ruoli di governo). Da oggi le richieste dei cittadini e delle categorie economiche per una gestione più attenta e lungimirante del nostro territorio avranno la possibilità di contare di più nelle scelte delle politiche pubbliche".

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