rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Elezioni 2022

Cambiamento climatico, la signora Maria, il panno del Casentino e i diritti. La campagna elettorale di oggi

Ogni giorno Arezzo Notizie pubblica i principali temi della campagna elettorale dei candidati, dei partiti e delle coalizioni che si presentano alle politiche nei collegi aretini

Sono molti i temi della campagna elettorale che si incrociano anche ad Arezzo. Sono infatti ben 20 i candidati aretini impegnati per il rinnovo del parlamento e per stabilire la nuova maggioranza di governo. Arezzo Notizie ogni giorno pubblica gli argomenti trattati da liste, coalizioni e candidati che saranno presenti nelle schede elettorali che si troveranno in mano gli elettori aretini.

Tanti (Noi Moderati): 8mila km, l'agenda della signora Maria sempre con me. Ecco la mia campagna elettorale

"Centralità dei territori, flessibilità nel mondo del lavoro, pace fiscale, Pnrr da rimodulare, caro vita da stroncare subito. E comunque vada resto a fare il vicesindaco di Arezzo perché solo dai Comuni si capisce la realtà". Lo avevo detto fin dall'inizio: la mia è prima di tutto e forse quasi esclusivamente la candidatura di un vicesindaco che conosce i problemi concreti e che ha un obiettivo preciso: è quello di portare dentro le istituzioni nazionali lo stile della concretezza che, solo chi amministra un comune da anni, può conoscere.

Dopo i miei 8mila chilometri, dal Valdarno fiorentino fino a Piombino, dopo decine e decine di incontri con categorie economiche, professionali e sindacali, dopo il confronto con le associazioni di volontariato, le pubbliche assistenze, i patronati, gli amministratori - di destra come di sinistra-, le imprese e gli operai e dopo centinaia di persone singole con cui ho parlato posso dire che oggi c'è bisogno di decisioni razionali per fare fronte alle emergenze. Oggi è il tempo dei sì e de no.

Sì al protagonismo dei sindaci che devono essere ascoltati di più, sì ad una rivoluzione energetica che non ci renda più una nazione al guinzaglio di altre nazioni e che metta il turbo su rinnovabili e nucleare pulito, sì alle infrastrutture che vanno fatte seguendo il modello Genova "senza disgrazia", sì alla flessibilità nel mondo del lavoro, sì al tetto europeo sul gas ma intanto usiamo subito i fondi europei per mettere un freno ai costi assassini, sì ad un fisco diverso che dia respiro al lavoro autonomo, sì ad un nuovo modello di servizi alla persona in piena collaborazione tra pubblico e privato; sì ad una radicale riforma della formazione professionale, sì alla rimodulazione del Pnrr.

No al reddito di cittadinanza, la sfida alla povertà passa dal lavoro non dall'assistenza; no ai blocchi ideologici su ambiente, sociale e sanità: si fanno le scelte che funzionano; no a far galoppare il debito pubblico e basta ad un burocrazia che ammazza imprese e famiglie. Parola d'ordine: fare le cose tenendo i piedi per terra.   

Ceccarelli: "Sul Panno Casentino la Regione in prima linea. Altri fanno solo campagna elettorale"

“Il centrodestra si interessa del panno Casentino solo ora perché è in campagna elettorale. E’ curioso che una delegazione comprendente la Presidente della Provincia e una sottosegretaria del Governo venga a chiedere alla Regione di mettere risorse. Come ben sanno i lavoratori e tutti coloro che sono impegnati per dare soluzione a questa vicenda, la Regione è già da tempo operativa avendo aperto un tavolo di crisi che sarà affiancato dal Ministero dopo la disponibilità data dal Ministro Orlando.  E’ una abitudine della destra affrontare i problemi scaricando il peso della responsabilità sugli altri. Io credo nella presenza costante sul territorio e nella capacità di fare proposte realizzabili. Su questo tema avevo già dato vita ad un progetto per la valorizzazione del panno Casentino nella mia esperienza di Presidente della Provincia. La Presidente Chiassai scarica tutto sulla Regione, senza fare proposte operative”. Con queste parole, il capogruppo del Pd in Consiglio Regionale Vincenzo Ceccarelli commenta la dichiarazioni della delegazione del Centro-destra dopo la visita alla Manifattura del Casentino. 

Donne democratiche: un invito al voto per sostenere i diritti al lavoro e alla salute

Il voto di domenica è un’opportunità: contribuire ad un nuovo Parlamento che metta al centro, veramente e concretamente, i diritti delle donne. E’ anche un atto di autotutela per evitare  che, su questo stesso ambito, si possa tornare indietro. Un’inversione di tendenza che la destra renderebbe possibile.

La prossima legislatura dovrà risolvere questioni da troppo tempo aperte. La crisi economica e la pandemia hanno reso più evidenti i problemi delle donne sul lavoro. Sono quindi più che mai necessarie la legge sulla parità salariale (la differenza tra uomo e donna può ancora arrivare al 30%), il sostegno al rientro al lavoro  delle donne dopo pause e/o licenziamenti, la valorizzazione del lavoro di insegnante svolto in gran parte da donne, con allineamento degli stipendi alla media europea. Infine politiche a sostegno dell’occupazione femminile e  della permanenza nel mondo del lavoro, sia  attraverso il  part-time e lo smart working, intesi come scelta personale e non solo come scelta organizzativa del datore di lavoro.

Il tema dei diritti rimane centrale e nulla può essere dato per scontato. Deve essere quindi garantita l’autodeterminazione delle donne anche con l'accesso libero, sicuro e consapevole all'interruzione volontaria di gravidanza nonché la riduzione, nelle strutture pubbliche dei medici obiettori di coscienza. E’ necessario investire nella salute e nella sanità pubblica, incrementando la prevenzione, la medicina del territorio, assicurando l’appropriatezza delle cure e la tutela della salute. Promuovere i consultori per i giovani per rispondere alle problematiche sessuali e psicologiche degli adolescenti. Approvare della proposta di legge Pd sulla non autosufficienza che comprende  anche lo specifico riconoscimento del caregiver familiare on il relativo sostegno formativo ed economico.

La Conferenza delle donne democratiche ha sintetizzato queste ed altre richieste in 16 punti che i candidati della lista Pd Italia democratica e progressista hanno sottoscritto. Il nostro invito è quindi quello di votare le candidate Boldrini e Casini e il candidato Ceccarelli che si sono impegnati a sostenere la nostra piattaforma.

Il messaggio video di Tajani per Mennini (Forza Italia)

Fratoianni - Bonelli - Evi, Alleanza Verdi Sinistra: domani venerdi 23 settembre saremo al Global Climate Strike

“La lotta indissolubile per la giustizia climatica e la giustizia sociale sono al centro del nostro programma elettorale e saranno al centro della nostra futura azione politica. È per questo che domani ci uniremo alle  le ragazze e ai ragazzi dei Fridays for Future che sfileranno per le strade di tutto il Paese nel  Global Climate Strike. La loro perseveranza nel chiedere di mettere il clima al centro dell’agenda politica ci riempie di gioia e di speranza: da loro vogliamo partire per costruire subito il futuro”.

Così, in una nota, i co-portavoce nazionali di Europa Verde, Angelo Bonelli ed Eleonora Evi, e il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, esponenti dell’Alleanza Verdi e Sinistra nelle cui liste sono candidati alle prossime elezioni politiche.

“Nella convinzione, – proseguono, – della necessità di scegliere con urgenza una via alternativa ai combustibili fossili, per rispondere alle famiglie travolte dal caro bollette mentre si costruisce un mondo alimentato a energia pulita e di pace, non possiamo che augurarci che gli scioperi per il clima riescano a mostrare a tanta parte dell’opinione pubblica che, se non si saprà agire con prontezza, la storia non sarà gentile, come dimostrano gli eventi meteorologici estremi, dalla siccità alle alluvioni, che stanno travolgendo il Paese. Serve l’aiuto di tutti. Noi ci siamo”, concludono Evi, Bonelli e Fratoianni.

Sinistra Civica Ecologista: «Domani in piazza con ragazze e ragazzi per Global Strike For Climate»

«Sinistra Civica Ecologista è al fianco delle ragazze e dei ragazzi che domani saranno nelle piazze di tante città toscane per il Global Strike For Climate, lo sciopero globale per il clima. Quello che è avvenuto negli ultimi mesi, prima con la siccità, poi con gli eventi meteo estremi e infine con la terribile alluvione nelle Marche, è lì a ricordarci ancora una volta che il tempo è scaduto e che occorre intervenire al più presto per affrontare la grave crisi climatica che minaccia il nostro pianeta. Una situazione che nel 2022 si è aggravata ulteriormente con la guerra di Putin all'Ucraina e che ha portato, anche grazie alla speculazione internazionale, all'esplosione dei costi energetici e alla conseguente rincorsa ai combustibili fossili. Le parole non sono sufficienti, occorrono azioni concrete e immediate per ridurre le emissioni di CO2 e limitare il surriscaldamento globale. Domani saremo lì, accanto a tante e tanti giovani che chiedono interventi immediati per il loro futuro». Lo rende noto Sinistra Civica Ecologista.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cambiamento climatico, la signora Maria, il panno del Casentino e i diritti. La campagna elettorale di oggi

ArezzoNotizie è in caricamento