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Elezioni 2022

Sciopero trasporti, salario minimo e agricoltura sostenibile. La campagna elettorale di oggi

Ogni giorno Arezzo Notizie pubblica i principali temi della campagna elettorale dei candidati, dei partiti e delle coalizioni che si presentano alle politiche nei collegi aretini

Sono molti i temi della campagna elettorale che si incrociano anche ad Arezzo. Sono infatti ben 20 i candidati aretini impegnati per il rinnovo del parlamento e per stabilire la nuova maggioranza di governo. Arezzo Notizie ogni giorno pubblica gli argomenti trattati da liste, coalizioni e candidati che saranno presenti nelle schede elettorali che si troveranno in mano gli elettori aretini. Oggi il primo argomento riguarda la scuola.

Ceccarelli (Pd) sullo sciopero dei trasporti

«Voglio esprimere piena solidarietà ai lavoratori del trasporto pubblico e ai sindacati che scioperano in tutta Italia per protestare contro i crescenti episodi di aggressione e violenza nei confronti di conducenti, controllori, verificatori titoli di viaggio, personale viaggiante.  Niente può giustificare o tollerare queste aggressioni: la sicurezza e l’integrità fisica di chi svolge il proprio dovere lavorativo è un valore irrinunciabile, alla base della civile convivenza. Si tratta di un tema che mi sta particolarmente a cuore, testimoniato anche dall’istituzione della cabina di regia regionale sulla sicurezza dei viaggiatori e del personale di trasporto pubblico locale che ho più volte convocato in veste di assessore ai trasporti nella passata legislatura e che vede la partecipazione e il coordinamento di tutte le istituzioni e le aziende interessati. Oggi come ieri, alla solidarietà occorre affiancare azioni concrete e la Toscana può e deve continuare a fare la propria parte».

Così Vincenzo Ceccarelli, capogruppo del Pd in Consiglio regionale, interviene a sostegno delle motivazioni dello sciopero nazionale unitario proclamato dai sindacati dei trasporti.

Ceccarelli, un saluto a Mons. Fontana e un benvenuto a Mons. Migliavacca.

“Saluto Mons. Riccardo Fontana, che si appresta agli mesi alla guida della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, per poi godere della meritata pensione e lo ringrazio fin da ora, come cittadino di questa terra, per la passione e l’impegno con cui ha portato avanti in questi anni la sua missione pastorale. Colgo, allo stesso tempo l’occasione per salutare la nomina del nuovo Vescovo, Mons. Andrea Migliavacca, annunciata oggi. Auguro a lui di poter trovare ad Arezzo le condizioni ideali per svolgere il mandato che gli è stato affidato, con la certezza che la città saprà accoglierlo con il consueto calore ed affetto”. Con queste parole, il capogruppo del Pd in Consiglio Regionale Vincenzo Ceccarelli saluta il cambio al vertice della diocesi aretina, annunciato oggi dalle fonti vaticane.

Nicola Fratoianni (Verdi Sinistra) su salario minimo

“Oggi il Salario Minimo è entrato con forza nel dibattito pubblico italiano. Finalmente. Ma attenzione, non tutte le proposte sono uguali. Ce lo ricorda molto bene la direttiva europea approvata ieri, che  non obbliga il nostro Paese a introdurlo per legge. Allo stesso modo, c'è chi ne parla ma senza voler mettere una soglia minima. E allora, mi permetto di dire, che senso ha? Lo dico allora senza paura di smentita. La nostra proposta è la più coraggiosa ed efficace.”  Lo scrive su Facebook Nicola Fratoianni dell’Alleanza Verdi Sinistra. “La nostra proposta - prosegue il leader di SI - è la più coraggiosa ed efficace innanzitutto perché traccia una linea: Sotto 10€ l'ora non è lavoro ma sfruttamento.  E poi perché collega il salario minimo alla contrattazione collettiva, dando forza al lavoro dei sindacati. Se il tuo contratto nazionale di riferimento prevede più di 10€ l'ora, quello diventa il salario minimo nel tuo settore. Per l’Alleanza Verdi Sinistra questa è una battaglia fondamentale. Voglio quindi fare un appello a tutte le forze progressiste che siederanno con noi - conclude Fratoianni - nel prossimo Parlamento: uniamo le nostre forze per rendere realtà il salario minimo in Italia." Lo rende noto l’ufficio stampa di SI

Cristiano Rossi (Unione popolare) su agricoltura sostenibile

Cristiano Rossi, candidato nel collegio uninominale di Arezzo alla Camera dei Deputati per Unione Popolare con De Magistris porta all’attenzione della campagna elettorale il tema dell'agricoltura sostenibile.

"Il sostegno all’agricoltura è una delle priorità per Unione Popolare e, se è fondamentale per l’intero Paese (si è visto bene in questo periodo di pandemia, di guerra e di crisi generalizzata), ancora di più deve essere al centro delle nostre riflessioni e del nostro impegno, vivendo in territori naturalmente e da sempre legati all’economia e alla tradizione agricola e, prima ancora, contadina.

Nei dintorni di Arezzo, in Valdichiana, in Valdarno, in Casentino, nella Valtiberina, sono importanti e numerose le produzioni ortofrutticole, vitivinicole, olivicole, anche del tabacco o legate alle tantissime e pregevoli attivitá agrituristiche, con non trascurabili ritorni economici, di indotto, di posti di lavoro. Non poche, tuttavia, in questi casi sono anche le criticità legate ai metodi di produzione e alle condizioni del lavoro, in grado di oscurare i traguardi pure raggiunti nel settore.

D’altra parte, agricoltura ed economia agricola significano anche, soprattutto per noi, idea e rispetto di un territorio, delle sue prospettive di sviluppo, storia e cultura dei luoghi e delle persone che li abitano (e li hanno abitati), tutela dell’ambiente, contrasto ai cambiamenti climatici ma anche sicurezza economica, lotta alla povertà, allo spopolamento, sostegno alle vulnerabilità. 

Prima ancora, volendo, significano immaginare un modo di vivere (e, quindi, di produrre, di fare economia e comunità, di gestire le risorse) che sia concreto, realistico, ma fondato sulla dignitá e sulla salute delle persone, sul loro diritto alla felicità, e, quindi, che si ponga in armonia con la natura. 

In questa prospettiva, non poche (anche se ancora non abbastanza) sono, per fortuna, anche le persone e le realtá esemplari, dal punto di vista dell’impegno e della ricerca di un equilibrio tra produzione, sostenibilità, qualità, cura del territorio, nonostante le grandissime difficoltà che ne minacciano quotidianamente la sopravvivenza e impediscono, soprattutto ai più giovani, l'avvio di nuove attività agricole (dovute alla mancanza di sbocchi diretti alla vendita, all’assoluto dominio della grande distribuzione - con i conseguenti prezzi irrisori dei prodotti agricoli e la concorrenza al ribasso, anche nelle condizioni di lavoro - gli insostenibili costi degli strumenti e delle macchine di lavoro, i mal orientati incentivi economici, l’isolamento). 

Tali difficoltà, del resto, sono ora aggravate proprio dai cambiamenti climatici (oltre che dal costo dell’energia) e, in particolare, dalla scarsità di una risorsa essenziale come l’acqua.

Servirebbero – come riporta il programma di Unione Popolare - tantissime azioni, a livello europeo, nazionale, locale.

Una riforma agroecologica della Politica Agricola Comune (PAC), tagliando i sussidi agli allevamenti intensivi e sostenendo le aziende agricole che producono con metodi ecologici e a tutela della biodiversità; l’aggiornamento e l’attuazione immediata, anche solo a livello locale, del Piano di Azione Nazionale per l’uso dei prodotti fitosanitari, vietando quelli tossici; la creazione di un fondo pubblico a sostegno delle aziende che si convertono al biologico (primo passo - allo stato nemmeno sufficiente, se si considerano l’impatto dei trasporti, della filiera, dell’intensività della produzione - per un’agricoltura sostenibile) e che promuovono pratiche agricole sostenibili; la rinaturazione dei fiumi, la riforestazione, l’implementazione delle aree protette. 

Solo per dirne alcune, che giá ci imporrebbero, comunque, una visione di lungo periodo, non sganciata dagli altri necessari cambiamenti di sistema (nei servizi pubblici, rispetto ai beni comuni, nelle politiche industriali) e non schiacciata sulle emergenze, oramai strutturali.

Servirebbe, prima di tutto – tornando ai nostri territori – un ascolto (organico, costante, magari all’interno di un Consiglio del Cibo di Arezzo, riprendendo l’esperienza di altri territori) di coloro che, nonostante tutto, tentano di portare avanti progetti agricoli basati sulla sostenibilità a tutto tondo e sul legame più sincero con la terra. 

Avendo bene in mente la complessità del sistema agroalimentare (e del fabbisogno a cui cerca, con grande impatto per tutti, di rispondere) ma avendo anche uno sguardo onesto e privilegiato sullo stato di salute agroecologico, chiedono di non rimandare alcune sfide, che facciamo nostre e su cui impegniamo il dibattito politico: abbandonare le coltivazioni intensive e avviare una diversificazione delle coltivazioni, così da ridurre anche la dipendenza da fattori esterni (fonti di energia, fertilizzanti, eventi climatici avversi); valorizzare, quindi, le peculiarità territoriali e privilegiare l’approvvigionamento dei prodotti agricoli sulla base di criteri e filiere di prossimitá; ripensare e pianificare le fonti di approvvigionamento d’acqua e la loro distribuzione (anche attraverso nuovi bacini idrici e impianti pensati con criteri di circolarità); perseguire, soprattutto a livello locale, vere politiche di zero consumo di suolo, facilitando il recupero e l'utilizzazione di terreni abbandonati o incolti.    

Volendo allargare lo sguardo, reclamano, in fondo, come reclamiamo anche noi, una profonda autocritica anche del settore agricolo, che possa assumere il suo naturale ruolo di protagonista verso il (necessario) radicale cambiamento dell'attuale e insostenibile modello sociale e di sviluppo".

L'incontro di Confcommercio con i candidati

Lunedì 12 e mercoledì 14 settembre 2022 si sono svolti nella sede aretina della Confcommercio una serie di incontri con i candidati dei principali schieramenti politici in lizza per l’ormai prossima tornata elettorale.

I consiglieri dell’associazione di categoria, guidati dall’imprenditore Francesco Butali e dalla vicedirettrice Catiuscia Fei, hanno ricevuto per il centrosinistra i candidati alla Camera Vincenzo Ceccarelli e Roberta Casini, per il cosiddetto “Terzo Polo” (Azione - Italia Viva) le candidate alla Camera Lucia Cherici e Benedetta Frucci e, per il centrodestra, il capolista per la Toscana al Senato Patrizio Giacomo La Pietra, il candidato al Senato Mario Agnelli e le candidate alla Camera Tiziana Nisini e Lucia Tanti.

“La nostra associazione è apolitica e apartitica, per questo ci definiamo “distinti e distanti” dagli schieramenti in campo. Quando esprimiamo giudizi sul governo, che sia nazionale o locale, lo facciamo sulla scorta delle decisioni concrete, filtrate attraverso la particolare ottica della categoria che rappresentiamo, sulla scorta dei riflessi che queste hanno sull’economia e, in particolare, sulle imprese del terziario e sulle loro aspettative”, precisa il direttore della Confcommercio Toscana Franco Marinoni. “Riteniamo tuttavia importante tenere vivo il confronto tra i desiderata delle nostre imprese e i programmi di chi si candida a governare il Paese. Il nostro obiettivo, infatti - chiosa Marinoni - è far conoscere al meglio le esigenze e i problemi reali di cittadini e imprenditori”.

Nella due-giorni di colloqui, ogni candidato ha quindi ricevuto il documento di sintesi elaborato a livello nazionale dalla Confcommercio, contenente le proposte del terziario per la prossima legislatura e focalizzato in particolare sulle urgenze da affrontare (leggi la versione integrale in pdf o scarica la sintesi in pdf).

“Gli incontri”, ribadisce il presidente della Confcommercio aretina Francesco Butali, “non sono finalizzati ovviamente ad alcuna indicazione di voto per i nostri associati, che sono liberi – e ci mancherebbe – di esprimere le proprie preferenze alle urne. Insieme, poi, vigileremo affinché il nuovo Governo non tradisca le aspettative di una intera categoria che, come dimostrano i numeri, rappresenta la spina dorsale della nostra economia”.  

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