Appello dell'Anpi: "La forze sociali antifasciste unite a difesa della democrazia"

Nota dell'Anpi Valdarno in vista delle elezioni del 25 settembre. "Come costume consolidato l'Anpi non sosterrà né partiti, né coalizioni, né tantomeno singoli candidati", spiega la nota. Che passa poi ad elencare le emergenze del Paese: la pandemia, la guerra, la drammatica crisi sociale. Per questo l'associazione si dichiara "fortemente preoccupata e ritiene inevitabile che in autunno avremo pesanti tensioni sociali in uno scenario di pericoli per la tenuta della democrazia costituzionale nel nostro Paese".

La sezione presieduta da Giuseppe Morandini aggiunge: "In questa grave situazione pensiamo, che anche nel Valdarno, occorra tenere fermissima la rotta unitaria di tutte le forze progressiste, antirazziste e antifasciste in tre direzioni:

1) un lavoro che unisca localmente le forze sociali antifasciste in un fronte comune a difesa della democrazia, delle libertà e dell’uguaglianza, dei diritti civili e sociali, della legalità e della pace.

2) la richiesta di una politica economica che favorisca il rilancio delle attività produttive e intervenga per una reale opera di redistribuzione strutturale, contro le povertà, a difesa di salari e pensioni.

3) un ruolo di “guardiani della Costituzione” in particolare contro i rischi di presidenzialismo o addirittura di stravolgimento della Carta attraverso l’indizione di una nuova assemblea costituente come più volte proposto dalle destre.

L’Api Valdarno ritiene che debba andare avanti la campagna, con iniziative pubbliche, l’appello alla Ue, sottoscritto dall’Anpi, dall’Arci, dal Movimento Europeo, da Marco Tarquinio direttore dell’Avvenire, dalla Rete per la pace e il disarmo, per l’apertura di una fase negoziale fra Russia e Ucraina".