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Martedì, 23 Aprile 2024
My two cents

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A cura di Mattia Cialini

Nato nel 1983. Giornalista, di bufala adoro solo le mozzarelle. Vivo ad Arezzo, mi sento a casa anche al Trasimeno e in Maremma. Amo scrivere, ho la fortuna di farlo per mestiere dal 2002.

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Il day after del voto: chi vince e chi perde in provincia di Arezzo

Il Pd arresta la frana di voti in Valdichiana calando l'asso del segretario nazionale alle suppletive e si conferma nel comune di Civitella. Il centrodestra dilaga nei comuni già amministrati. L'ago della bilancia sarà Sansepolcro

Tornata elettorale importante per decifrare le dinamiche politiche in provincia di Arezzo quella che si è conclusa ieri (ma che avrà un'appendice chiave tra due settimane), perché sono stati chiamati al voto territori con una popolazione di oltre 80mila abitanti. Tutte, o quasi, le parti in causa ostentano soddisfazione per il risultato: e quindi chiarezza ancora non c'è. Per un bilancio definitivo, occorrerà attendere l'esito del ballottaggio di Sansepolcro, che - dopo un quinquennio di governo Cornioli poco collocabile sull'asse destra/sinistra - farà la vera differenza tra successo e insuccesso a livello locale, visto che le forze che si son date battaglia nella città di Piero hanno finora, per larga parte, languito all'opposizione. Anche qui è tornato prepotente il bipolarismo.

I sorrisi del centrodestra

Anzitutto il centrodestra può gioire per la conferma di due sindaci in carica. Le vittorie di Montevarchi e di Anghiari ricadevano nel campo delle buone probabilità ma non erano scontate, e di certo non in queste vaste proporzioni, alla vigilia. Silvia Chiassai e Alessandro Polcri hanno giocato bene le carte del primo mandato, hanno goduto della visibilità che il periodo Covid ha dato agli amministratori locali e hanno schiantato la concorrenza. Vittorie di forza e di personalità: Chiassai rispetto al primo turno del 2016 ha ottenuto addirittura il 25% in più. Polcri il 15% in più. Per quanto riguarda Chiassai, e a proposito della sua forza, la sua lista personale è andata oltre il 13%. E' calata un po' Prima Montevarchi, mentre c'è stato l'exploit di Forza Italia, prima lista della coalizione che ottiene quasi il 14%. Fdi, partito a cui ora Chiassai è più vicina, all'8,5%. La Lega poco sopra il 3%. Poco da dire su Anghiari: il centrosinistra spaccato non ha avuto chance.

I sorrisi del Pd

Il Pd tira un sospiro di sollievo: sul fronte suppletive aveva schierato l'asso - il segretario nazionale del partito Enrico Letta - per riconquistare la Valdichiana dopo che Ceccardi, nel 2020, aveva maramaldeggiato in queste terre. L'ultimo sondaggio prima del voto non era brillante per centrosinistra, invece nell'Aretino, pur se di poco, Letta ha vinto. Successo poi maturato largamente, considerando tutto il collegio senese. Ma in tutti i comuni coinvolti il Pd partiva da dietro: Cortona, Lucignano, Marciano, Foiano, Castiglion Fiorentino. Ha tenuto l'ormai roccaforte di centrodestra castiglionese, dove evidentemente il governo cittadino ha inciso. D'un soffio avanti il centrodestra anche a Marciano. Va detto che il test nazionale ha coinvolto una minoranza della popolazione: l'astensione è stata altissima, come ci si poteva attendere. L'altro sorriso in casa dem è quello per Andrea Tavarnesi: la rocca di Civitella resta inespugnabile per il centrodestra. Tavarnesi, già profilo amministrativo, ha vinto e bene, nonostante Civitella fosse uno dei due comuni aretini in cui il sindaco era a scadenza.

Rebus Sansepolcro e crollo M5S

A Sansepolcro si ridavano le carte del bipolarismo dopo l'era Cornioli: la sensazione è stata confermata dal testa a testa serrato tra Laurenzi e Innocenti al primo turno. Sarà battaglia vera tra due settimane, che dirà qualcosa in più su vincitori e vinti della tornata. Inutile dire che il fronte del centrodestra, sommando algebricamente i voti di Chieli (FdI e Sansepolcro Futura) a quelli di Inncenti, è ben più folto di quello di centrosinistra, con Laurenzi e Catia Giorni (M5S e Borgodomani). A questo proposito, si può leggere un risultato certamente deludente per i pentastallati, riflesso di una crisi nazionale generalizzata: Catia Giorni, che c'era anche 5 anni fa, al primo turno stavolta ha incassato il 5,25% (4,66 di liste) contro l'8,64 (9,10% di liste). Appena un anno fa, alle regionali, il M5S a Sansepolcro ottenne il 5,8%.

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