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Elezioni-2020

Riccardo Nencini: "Noi toscani abbiamo nel sangue un amore profondo per la libertà"

L'appello al voto del parlamentare, nonché ex segretario del partito socialista, in vista delle elezioni per il rinnovo del consiglio regionale

È il parlamentare Riccardo Nencini a rivolgere un appello ai toscani in vista dell'appuntamento elettorale del 20 e 21 settembre che porterà al rinnovo del consiglio regionale. 

“Noi siamo toscani, anzi toscanacci. Così ci ha apostrofato Indro Montanelli. Siamo dei legno storti, crocifisso e bestemmie. Però abbiamo dei valori a cui non rinunciamo. Abbiamo nel sangue la solidarietà. La sanità per tutti è nata in Toscana così come l'Istituto degli Innocenti che raccoglieva per le strade le bambine e i bambini abbandonati dai genitori. Oppure come le Misericordie che nacquero qui ottocento anni fa .E abbiamo nel sangue la creatività. Il Rinascimento, certo, lo conoscono tutti. Anche il telefono, seppur scippato dagli americani. Abbiamo nel sangue un amore profondo per la libertà. I ragazzi partirono dal cuore della Toscana nell'estate del 44 per andare a liberare il nord occupato dai nazifascisti. In Toscana, due secoli fa, unica al mondo, venne abolita la pena di morte e la tortura. Oriana Fallaci ospitò in Toscana l'esule dei colonnelli greci Panagulis. E abbiamo nel sangue un amore straordinario per il bello. Basta guardare i nostri centri storici per accorgersene. Legni storti dunque. Si, che cambiano se cambiano da sé. Cambiamo da noi, non per imposizione di qualcuno da fuori. Cose da cambiare in questa Toscana, di contrade, di borgate, di quartieri, di rioni, ce ne sono. Io voglio guardare in faccia il Giani e i suoi assessori e dirglielo. Conoscere i loro progetti. Non voglio assessori piovuti da fuori dei quali non si conoscono né numero di telefono né numero civico, né che cosa abbiano fatto nella vita. Qualcuno ha scritto "i toscani sono diversi" ma non perché siano migliori o peggiori di altri, sono diversi per quello che hanno dentro. E dentro hanno dei valori. Scriveva Malaparte. I valori che ci sono tramandati dalle nostre nonne e dai nostri nonni, dalle nostre mamme e dai nostri babbi, non sono barattabili. Non possono essere sul mercato, sono nostri e ce li teniamo decisamente molto stretti.”

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