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Venerdì, 19 Aprile 2024

Donati: "Sulla Sanità non c'è differenza tra Ghinelli e Ralli. Scuola? Tanti non dà risposte alle famiglie"

Il tema della gestione delle partecipate, della sanità, del progetto di ampliamento dell'impianto di San Zeno. Tre grandi argomenti nei quali Donati osserva un aspetto particolare, la mancanza di differenze tra centro destra e centro sinistra e in alcuni casi approvazioni comuni

“Ascolto costante dei cittadini, occupazione e sanità pubblica. È necessario che la città di Arezzo esca da alcune logiche conservative che vedono centrodestra e centrosinistra andare nella stessa direzione”.

La corsa di Marco Donati per le elezioni amministrative del Comune di Arezzo compie un'altra tappa. Presentazione all'apertodel programma elettorale, consultabile anche on line. In piazza Guido Monaco insieme a un gruppo di candidati delle due liste che lo sostengono Scelgo Arezzo e Con Arezzo.

La scuola è uno dei temi di stretta attualità di cui Donati parla: "Dialogando con i cittadini del nostro territorio – dichiara Donati, - e intercettando le loro necessità abbiamo rilevato una forte richiesta di ascolto. La città, talvolta, ci è apparsa quasi rassegnata e demotivata a causa di un’assenza di progetti e prospettive. Pensiamo alle recenti difficoltà delle famiglie legate alla parziale riattivazione dei servizi scolastici e alla mancata decisione di trovare soluzioni alternative alle scuole per i seggi elettorali. Per questo, abbiamo proposto un nuovo modello di partecipazione che veda il sindaco e la giunta direttamente impegnati a dialogare con i singoli, le associazioni e le imprese.”

C'è poi il tema della gestione delle partecipate, della sanità, del progetto di ampliamento dell'impianto di San Zeno. Tre grandi argomenti nei quali Donati osserva un aspetto particolare, la mancanza di differenze tra centro destra e centro sinistra e in alcuni casi approvazioni comuni. 

“Il sindaco è il garante della sanità e deve tornare ad esserlo in questo territorio. L’amministrazione Ghinelli ha cessato di svolgere fin da subito questo ruolo e ha assecondato alcune decisioni legate alle politiche regionali che hanno visto indebolire il San Donato e l’intera sanità aretina. Anche le recenti scelte maturate durante l’emergenza sanitaria sembrano andare nella direzione di un forte indebolimento del nostro ospedale. Servono nuove assunzioni di personale e maggiore autonomia nella gestione delle risorse rispetto ad altri territori toscani. In questa campagna elettorale è apparso chiaro come, soprattutto Ghinelli e Ralli, non abbiano mai manifestato particolari contrasti rispetto a questo tema così delicato.”

 “Negli ultimi anni, molte decisioni assunte nelle aziende partecipate, compresa Coingas, e Aisa per quanto concerne il futuro intervento sull’inceneritore, hanno visto un allineamento di posizioni. Un allineamento tale da rendere difficile per Ralli smarcarsi da molte decisioni assunte su sanità e servizi. Anche per questo abbiamo proposto un’alternativa costruttiva e credibile all’amministrazione uscente”.

Stoccate per il sindaco Ghinelli, ma che sono forse più dirette al candidato a sindaco del centro sinistra Luciano Ralli con il quale Donati ha condiviso un pezzo del proprio percorso politico all'interno del Partito Dmeocratico.

Donati ha poi affrontato i temi legati alla difficile fase economica. “La città di Arezzo può e deve fare di più per rilanciare il proprio tessuto produttivo. Semplificare il rapporto tra imprese, professionisti e pubblica amministrazione si rende sempre più necessario. L’assenza di una forte guida politico-amministrativa si è tradotta, negli ultimi anni, in alcune lentezze che hanno prodotto ritardi in settori importanti. La futura amministrazione dovrà investire sulla formazione del personale pubblico e su una diversa dotazione tecnologica per consentire alle imprese e ai professionisti tempi certi e risposte celeri. Necessario anche uno sportello territoriale che supporti le attività economiche nella ricerca di bandi e finanziamenti.”

“La città deve investire in un nuovo centro formativo che consenta di superare il divario tra domanda e offerta di lavoro. Un progetto che vedrà la luce nell’area del Pionta grazie al coinvolgimento delle aziende a partecipazione pubblica,  alla collaborazione con gli istituti scolastici, gli istituti di formazione secondaria e con l’università e le imprese del territorio. Grazie a questo progetto Arezzo potrà diventare una città attrattiva e rallentare la fuga dei giovani verso altre città”.

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