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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Elezioni-2020

Ghinelli riporta tutti i suoi a votare e vince. Giunta con 8/9 assessori, i primi nomi

L'analisi: mini recupero di Ralli, oltre 2mila voti in più. Ma non basta, troppo ampio il divario. Il sindaco conferma il blocco del primo turno e festeggia. Toto-assessori: ecco chi potrebbe entrare

Alessandro Ghinelli non fallisce il ballottaggio e mette nove punti percentuali tra sé e l'avversario. Vittoria limpida, apparsa tale già dopo le prime sezioni scrutinate. Il suo precoce arrivo al punto elettorale di piazza San Francesco - alle 15, appena le urne si sono chiuse - ha dimostrato la sua grande fiducia verso il positivo esito della tornata supplementare. L'avversario Luciano Ralli è arrivato nella sede del Pd di piazza Sant'Agostino a risultato ormai acquisito (54,5% vs 45,5%), mentre Ghinelli già stappava lo spumante, in procinto di entrare a Palazzo Cavallo.

Ghinelli riporta tutti i suoi a votare

La chiave di volta del ballottaggio è stata la capacità del centrodestra di mantenere la posizione acquisita il 20 e 21 settembre. Al netto di un'approfondita analisi dei flussi (che potrebbe evidenziare qualche elettore perso per strada, ma qualcuno nuovo trovato) Ghinelli ha confermato in pieno il risultato del primo turno: 23.638 voti aveva, 23.620 ha. In quindici giorni ha perso appena 18 preferenze. Nonostante sia legittimo pensare che non abbia chissà quanto pescato dalla Lista Butali. Dal canto suo, Ralli ha migliorato, passando da 17.618 a 19.723: oltre 2.100 voti in più. Ma non ha sfondato, probabilmente non accedendo, se non in minima parte, al pacchetto di oltre 4.600 voti di Marco Donati. Anche perché è verosimile che abbia attinto a piene mani dagli oltre 700 voti di Farsetti e, in parte, dal M5S.

La festa e le idee per la giunta 

Dopo un prolungamento di campagna elettorale che, nelle ultime due settimane, si è giocato sul filo del nervosismo, in casa centrodestra è tempo di festa. Ma anche di ragionamenti sulla possibile giunta che andrà a comporsi. Lo schema è pronto, mancano i nomi. In consiglio comunale, visti i risultati conseguiti, la rappresentanza delle tre forze principali di maggioranza è paritetica: con sei membri a testa per FdI, OraGhinelli e Lega. E pari saranno gli assessori, due a testa, ma con la Lega, di un soffio la lista più gettonata della coalizione, che dovrebbe esprimere il vice sindaco. Un assessore andrà invece a Forza Italia/Arezzo nel Cuore. Civitas è fuori. Due assessorati tecnici "del sindaco" dovrebbero essere confermati: Alberto Merelli al Bilancio e Marco Sacchetti all'Urbanistica e al Ciclo dei rifiuti. In totale gli assessori potrebbero crescere e diventare nove. Oppure essere soltanto otto, visto che nel gioco degli incastri entra anche la presidenza del Consiglio comunale, parificabile a un assessorato. Le quote rosa prevedono almeno tre donne in una giunta da otto più il sindaco, oppure quattro salendo. Di certo sarà confermata Lucia Tanti (OraGhinelli). Si vocifera della possibilità di ingresso in amministrazione di Monica Manneschi (Lega) che è rimasta fuori dal Consiglio, posto che Tiziana Nisini si concentri sul nazionale. Possibile che un posto spetti a Giovanna Carlettini, la donna più votata di Fratelli d'Italia, già cinque anni fa vicina all'ingresso in Giunta. Per quanto riguarda gli uomini, la situazione è ancora fluida: lo schema dei più votati vede per la Lega avanti Alessandro Casi in prima battuta poi Federico Rossi, per FdI Luca Stella e Francesco Lucacci, per OraGhinelli Simon Pietro Palazzo e Roberto Bardelli.

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