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Elezioni-2020

Ghinelli: "Io favorito, la sfida è con Ralli. Donati dietro. Rinvio a giudizio? Decisione perniciosa prima del voto"

Il primo cittadino a ruota libera: "Mugnai e D'Ettore? Non li sento da un po'. Ci chiariremo. Gamurrini? C'è stato quel che c'è stato, ma non credo cercherà di osteggiare la mia candidatura". Il futuro di Fiera, fuochi di San Donato e Arezzo Calcio

Con l'ultima seduta, si è chiusa l'attività del Consiglio comunale 2015-2020. Il sindaco uscente Alessandro Ghinelli, scaldandosi per la corsa alla rielezione, interviene sui temi di stretta attualità: politica e amministrativa. C'è spazio per riflessioni sulle Giostre mancate, indicazioni sul futuro prossimo della Fiera, la possibilità di fare i fuochi del 6 agosto. Il primo cittadino parla poi dell'inchiesta che lo riguarda e di Staderini. Dice di voler presto incontrare D'Ettore e Mugnai, chiarisce il proprio pensiero su Gamurrini.

Si avvicina la festa del Patrono cittadino, san Donato. Ogni anno è accompagnata dallo spettacolo pirotecnico dalla Fortezza. Quest'anno si farà?

"Ci stiamo lavorando, occorre garantire il distanziamento: spero di farcela. Ci stiamo attrezzando per mettere le seggiole al Prato, almeno a un metro di distanza l'una dall'altra. Chiaramente, sarebbe inutile fare i fuochi senza rendere il parco accessibile".

Se una tradizione resta, un'altra, di ben altro impatto, ammaina la bandiera. La Giostra del Saracino non si farà. Lei ha espresso disappunto, si è chiarito con i Rettori?

"Speravo si corresse Giostra. E continuo a dire ancora oggi che è un peccato che non si faccia. Mi sono adoperato per dare soluzioni. Certo, non sarebbe stato il Saracino di tutti gli altri anni: un conto è correre davanti a mille persone, un conto davanti a tremila. Non condivido la scelta dei Rettori, ma a un certo punto li capisco. Si sono visti menomati nelle loro iniziative collaterali e venendo a mancare la rendita economica, tutto sarebbe stato più complicato".

Fiera Antiquaria: è stato deciso il nuovo assetto? E come si farà in autunno? Alcuni espositori stanno criticando le scelte di piazzare un po' di banchi in centro e un po' al Prato.

"Stiamo definendo i dettagli. Sono stato determinato nel voler riportare la manifestazione in centro. C'è stato un colloquio tra me e il prefetto ed è stata varata una nuova disposizione dei banchi. La 'pietra dello scandalo' sono le Logge Vasari, in cui 26 posti, come usuale, sarebbero troppi senza l'adeguato distanziamento. Ne sono stati tolti 6 e gli altri si sono allargati, così da diminuire il rischio assembramento. Abbiamo lavorato molto sulle Logge, senza si perderebbe buona parte della manifestazione. I sei banchi sono stati ricollocati in piazza del Commissario, da cui è stato tolto lo stazionamento dell'ambulanza che è stata portata su, al Prato. Poi è stato fatto un ulteriore cambiamento, in via Guido Monaco una fila è stata spostata: gli espositori troveranno posto in Corso Italia, tra il Canto dei Bacci e San Michele. Altri cambiamenti tra via Cavour e piazza della Badia. E così siamo riusciti a piazzare in centro tutti gli antiquari con sede fissa. C'è però il tema degli spuntisti, che sono tanti: di volta in volta 70, 80, 100. E così abbiamo deciso di metterli al Prato. Sarà così per agosto e anche per settembre. Per il futuro? Se non cambiano le regole anti-Covid sarà difficile mantenere questo assetto, in autunno il parco non è una sede ideale. Vedremo, magari cercheremo di sfruttare i vialetti di ghiaia, invece del prato".

Capitolo Arezzo calcio, ha risentito La Cava?

"Anche ieri, siamo in contatto costante. La Cava è molto ottimista. Non so quanto sia un autoconvincimento. So delle trattative, ma non ci entro nel mezzo. Posso dire una cosa intanto: due condizioni per l'iscrizione al campionato prossimo sono l'adeguamento dei seggiolini in tribuna, cosa che è stata fatta, e il potenziamento delle torri faro. Quest'ultima incombenza sarebbe spettata al Comune, ma per accelerare i tempi, se ne è occupata la società, poi il Comune compenserà le spese. E così avremo in mano i documenti per l'agibilità dello stadio, oggi è l'ultimo giorno utile".

E' una strana campagna elettorale estiva. Magari ha avuto modo di controllare qualche sondaggio: ritiene di partire favorito? Chi teme di più?

"Il sondaggio l'ho ordinato ma non ce l'ho ancora in mano. Mi ritengo favorito, come ogni sindaco uscente. Chiaramente il blocco del Pd, tra gli avversari, è il più forte di tutti. Donati è l'outsider, la sorpresa. Ma non lo vedo come possibile secondo. Al momento Ralli mi parrebbe più accreditato".

Il suo vice sindaco, con cui i rapporti negli ultimi tempi sono stati tesi, alla fine non correrà. Come ha accolto la sua scelta?

"Gianfrancesco (Gamurrini, nda) è stato abbastanza chiaro, salta il turno. Sulle sue parole dico che Comanducci mi sostiene, è con me, anche se ha deciso di lasciare. Gianfrancesco è stato a lungo indeciso su cosa fare. Tentare di entrare nella lista della Lega e poi di Forza Italia. Ma ora la sua posizione è chiara. C'è stato quel che c'è stato, ma non credo osteggerà la mia candidatura in qualche modo".

State lavorando per portare qualche big nazionale ad Arezzo per supportare la sua candidatura?

"Con le forze della coalizione non è stato ancora sottoscritto un patto di legislatura. Quando saremo nel vivo, si farà qualche nome. Personalmente, mi auguro che vengano Giorgia Meloni e Antonio Tajani, quest'ultimo è un amico oltre che un leader nazionale".

Ha risentito Salvini dopo la conferenza di inizio luglio?

"No, non l'ho più sentito. Anche se recentemente è stato in Toscana".

Non aveva condiviso le sue parole sull'inchiesta che la riguarda.

"Quando ha detto: 'lasciate lavorare il sindaco' mi ha trovato d'accordo. Ma quando ha fatto l'accenno all'operato della magistratura rispetto alle passate inchieste, non ho condiviso. Tra l'altro in questo momento è tutto fermo: i miei avvocati stanno leggendo 6mila pagine di trascrizioni delle registrazioni di tre anni fatte da Sergio Staderini. Ecco, posso dire che la decisione sulla richiesta di rinvio a giudizio prima del voto non è opportuna: la sovrapposizione sarebbe particolarmente perniciosa".

C'è qualcosa nelle registrazioni che l'ha sorpresa o le ha fatto male leggere? 

"No, quando si parla in privato, c'è un lessico. Mi ha sorpreso che i miei amici di Forza Italia se ne siano avuti a male. Mi è dispiaciuto l'irrigidimento di Mugnai e D'Ettore, io non ce l'ho con loro. Ci sarà modo di chiarire anche questo. Non li vedo da tanto tempo".

C'è delusione personale su Staderini?

"Certo. Non ci sono solo registrazioni telefoniche, ma quelle che avvenivano in riunione, in privato. Non lo so perché abbia fatto quel che ha fatto".

Con l'ultima seduta, si è conclusa questa consiliatura.

"E abbiamo fatto qualcosa di importante: nell'ultimo consiglio comunale di Arezzo è stato approvato il piano operativo dopo averlo discusso. Si tratta di un piano per la città largamente condiviso e che riguarda i prossimi 10 anni. E voglio fare l'ultimo ringraziamento a tutto il consiglio comunale: non ci sono state crisi, grazie ai miei amici di maggioranza, ma anche agli avversari, perché con le loro critiche ho avuto modo di spiegare di volta in volta le mie posizioni".

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