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"Arezzo più green e sicura". Michele Menchetti: "Accordi e ballottaggio? Noi no, corriamo da soli"

Il candidato alla poltrona di sindaco per il Movimento 5 Stelle di Arezzo presenta alcuni punti del proprio programma in vista dell'appuntamento elettorale

Coerenza, attaccamento al territorio e una rete di cittadini pronta a lavorare per crescita e sviluppo del territorio aretino. Sono queste le parole d’ordine scelte da Michele Menchetti candidato sindaco per il M5S. Una filosofia “semplice ma in linea con i principi che ci hanno sempre guidato” e che continua ad essere protagonista nella corsa in solitario scelta dal Mov che, come più volte ribadito “non ha offerto il fianco ad accordi o apparentamenti”. Già perché nelle ultime settimane l’interesse della stampa si è concentrato anche su questo aspetto. Forte dell'esperienza nazionale che vede il M5S al governo col Pd, nel caso di un ballottaggio dove i pentastellati non siano in lizza, quale indicazione di voto daranno ai propri elettori? “Nessuna - ha ribadito Menchetti - ovviamente speriamo di essere noi tra i due pretendenti al ballottaggio. Ma se così non fosse non ci schiereremo. Questo è un punto importante. Già prima di ufficializzare la mia candidatura, avevo espresso la volontà di correre da soli”. E dunque, ecco soli fino alla meta forti di un programma che, secondo i militanti, si fonda su interventi concreti e di semplice realizzazione.

Negli ultimi mesi Arezzo, così come l’Italia intera ha dovuto fare i conti con l’emergenza Covid. Un’esperienza senza precedenti che ha portato a riflettere di nuovo sulla sanità. Come immaginate il futuro?

“Crediamo che la sanità debba essere pubblica anche se il rapporto con quella privata non è stato un punto a sfavore del territorio. Durante l’emergenza abbiamo vissuto momenti molto duri ma la risposta da parte degli operatori è stata enorme. In queste settimane di campagna elettorale ho sentito più volte parlare di “ospedale nuovo”. Crediamo che non sia questo il momento di progetti di questo tipo. In primo luogo la spesa necessaria per la sua realizzazione sarebbe insostenibile e poi, ricordiamocelo, il San Donato è una struttura efficiente dove operano grandi professionisti. Per questo è opportuno valorizzarla, potenziarla e arricchirla. È fondamentale investire sul personale cercando soluzioni ai tanti problemi operativi così da consentire di operare al meglio e non in emergenza. Siamo certi anche di voler spingere su una campagna di prevenzione, supporto alla genitorialità e studio fattivo delle dipendenze. Tra i candidati della nostra lista abbiamo operatori, psicologi e medici, tra cui Tonina Michela Tanda, che ci hanno aiutato a comprendere meglio come interventi mirati a risolvere i piccoli grandi problemi quotidiani delle famiglie e dei giovani possano rivelarsi potenti mezzi per una società più sana e sicura. Creare luoghi sicuri dove il cittadino può recarsi per ricevere supporto è per noi una priorità da perseguire”.

Tra i grandi cavalli di battaglia del Mov c’è la battaglia per i rifiuti zero.

“Siamo felici di essere riusciti a portare tutti i partiti a parlare finalmente di queste che per noi sono sempre state prioritarie. Recentemente abbiamo partecipato ad incontri con Rossano Ercolini - tra i massimi esperti sul tema - abbiamo avuto modo di riflettere e conoscere meglio realtà più virtuose della nostra. È per questo motivo che mi sento di dire che il M5S di Arezzo abbraccia in pieno il progetto “Rifiuti zero” messo in atto a Capannori (Lucca). Crediamo che sia davvero un buon proposito verso cui tendere. In questi ultimi anni abbiamo assistito ad una gestione del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti poco efficace. I dati comunali dicono che la differenziata è arrivata al 50%. Abbiamo delle riserve su questa cifra perché, se il dato è ricavato dalle stime dei rifiuti conferiti nei cassonetti intelligenti - pagati 9 milioni di euro - siamo convinti che i conti non siano esatti. All’interno di queste pattumiere troviamo di tutto e molto materiale dovrà essere incenerito anziché recuperato. Questo perché non tutti fanno bene la differenziata. È necessario assistere l’utente e metterlo nella condizione di non creare scarti che vadano poi inceneriti. Aumentandola non ci sarebbe bisogno di pensare al raddoppio dell’inceneritore di San Zeno. Inoltre dovremmo insistere sulla valorizzazione dei centri di riuso, su un porta a porta efficiente, incremento del compostaggio e tanto altro ancora. Tutto ciò creando la possibilità di ottenere una reale riduzione dei costi della tariffa del servizio”.

Altro tema che tocca nel profondo gli aretini è quello della sicurezza.

“Sono anni che parliamo di un presidio della polizia municipale a Campo di Marte. Negli anni abbiamo più volte fatto campagne anti degrado. Saione, il Colle del Pionta e le aree circostanti sono un patrimonio enorme per la città. Riqualificarle, rivitalizzarle contribuirebbe ad eliminare degrado sociale e urbano. Il progetto pilota che abbiamo in mente parte proprio da Campo di Marte e dal presidio della municipale da allestire in corrispondenza del chiostro presente a margine del giardino pubblico. Abbiamo poi in mente progetto di recupero edile per gli edifici come Villa Chianini che potrebbe diventare la casa delle associazioni. Ci piacerebbe pensare ad una palestra a cielo aperto al Pionta e realizzare un censimento degli alberi insieme ai bambini delle scuole primarie. Senza dimenticare che se riuscissimo a valorizzare gli scavi archeologici del Pionta avremmo a disposizione un’altra risorsaper turisti e visitatori”.

Il fenomeno delle nuove povertà è ambito di grande attenzione e dibattito. Come affrontarlo?

“Il reddito di cittadinanza si è dimostrato un strumento ottimo quanto utile per cercare di porgere una mano a chi si trova in situazioni di disagio. Anche prima dell’emergenza Covid abbiamo visto aziende e cittadini in difficoltà. Il Comune come istituzione può, e ci impegnano a farlo, abbattere tasse per il comparto manifatturiero così come prorogare misure straordinarie come la sospensione della Cosap. Piccole boccate d’ossigeno ma che possono fare la differenza. Inoltre, crediamo che il dormitorio di piazza San Domenico debba essere una struttura aperta tutto l’anno e potenziata. Ci sono cittadini che vivono serie problematiche e un buon amministratore ha il dovere di prendersene carico”.

Partecipazione e cosa pubblica. Come incentivarla?

“Se c’è una cosa positiva che ha portato il Covid è l’avvio dello streaming in consiglio comunale e nelle commissioni. Sono anni che il M5S insiste sulla necessità di potenziare questo strumento per consentire a chi non può prendere parte alle sedute dell’assise di accedere virtualmente all’aula. Sarebbe altrettanto utile che l’avvio dei lavori rispettasse l’orario indicato e che non si verificassero, come accaduto in passato, ritardi e slittamenti. Inoltre, noi ci impegniamo già da adesso a rendere conto puntualmente di quello che è il nostro lavoro all’interno del consiglio comunale. I cittadini devono sapere cosa facciamo e come. Infine ribadiamo un deciso no all’affidamento di presidenze di partecipate a soggetti meramente politici. Vogliamo che i curriculum di questi manager siano visibili pubblicamente e che gli incarichi vengano riconosciuti per meritocrazia e titolo”.

Politiche giovanili, sport e spazi culturali. Quale il vostro piano?

“Come primo step vorremmo aderire di nuovo alla rete Ready per sostenere ogni singola associazione del territorio. Inoltre crediamo che sveltire le procedure di concessione del patrocinio sia doveroso per dare un segnale concreto di vicinanza tra istituzioni e mondo associazionistico. Arezzo conta su una grande varietà di impianti e strutture agoniste che hanno bisogno di supporto. Stesso per le società sportive. Abbiamo in mente di valorizzare il centro nuoto di Arezzo e creare un progetto di “nuoto fuori classe” rivolto alle scuole. Crediamo fortemente nel dialogo con l’università affinché si possano sviluppare nuovi percorsi di laurea. Ci spenderemo affinché la scuola pubblica possa ricevere il supporto necessario e affinché non si verifichino più operazioni di marketing all’interno degli istituti. In ultimo una considerazione sulle mense. È importante fornire un servizio di qualità, con cibo controllato e a chilometro zero e noi lavoreremo affinché ciò avvenga”.

Opere pubbliche e lavori. Quali priorità per Arezzo?

“Come detto non crediamo nella necessità di mettere in campo progetti faraonici. Siamo convinti che le asfaltature, tanto per fare un esempio, vadano eseguite tutto l’anno a seconda delle necessità. Non possiamo pensare che esse siano uno strumento elettorale. Anche nel campo dell’edilizia e delle opere pubbliche spingeremo affinché il nostro diventi sempre di più un comune green prevedendo degli incentivi per la bioedilizia e tagli agli oneri di urbanizzazione. Tra gli interventi che vorremmo vedere realizzati c’è quello relativo agli ecodragaggi sull’Arno. Tali attività permetterebbero un consistente recupero di inerti e contribuirebbero a prevenire il rischio idraulico oltre che evitare l’apertura di nuove cave”.

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