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Fondazione per il sociale e videoteca allo scalo merci. Ghinelli punta a vincere al primo turno: "L'inchiesta? Non sono preoccupato"

Sindaco uscente ex assessore ai lavori pubblici della giunta Lucherini ha proprio nelle opere pubbliche mancate il suo primo rammarico. E' sostenuto dal centro destra e da due liste civiche

Sette anni assessore ai lavori pubblici della giunta Lucherini, poi all'opposizione del governo Fanfani e cinque anni da primo cittadino. Lunga esperienza politica e amministrativa per Alessandro Ghinelli, l'ingegnere professore che chiede adesso la riconferma per il secondo mandato. E' sostenuto da una coalizione composta da cinque liste i cui equilibri sono sostanzialmente cambiati rispetto alla tornata elettorale precedente. Tre sono i partiti storici del centrodestra, la Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia che ha accolto in lista il movimento nato contro il degrado Arezzo nel Cuore. A questi si aggiungono le liste civiche di Ora Ghinelli 20 25 e di Civitas Etruria.

Sappiamo che ci sono in giro dati dei sondaggi commissionati da più parti, che aria tira in città?  "Io credo che ci sia un riconoscimento del lavoro fatto da questa amministrazione. Ho un sentore positivo quando incontro i cittadini anche se mi fanno notare che non sono state fatte compiutamente alcune cose, si dicono soddisfatti anche se non completamente. Mi riconoscono un'ottima capacità di aver gestito la questione Covid e questo è il risultato più importante che ci ha portato anche ad un risvolto turistico inaspettato, il miglior agosto di sempre, grazie a un giugno e un luglio covid free che hanno rilanciato Arezzo come metà turistica." 

Ha qualche rammarico? "Ce l'ho nell'esecuzione delle opere pubbliche, su tutti quello di non essere nemmeno arrivati all'inizio dei lavori per la caserma della municipale in via Filzi. Certo c'è stato il Covid, il rallentamento dei fondi dovuti con il bando periferie, ma comunque è un obiettivo non riuscito. Poi c'è una grande incompiuta per la quale non ha colpe l'amministrazione, che è l'area Lebole. E' evidente che qualche ruspa al lavoro avrebbe fatto comodo anche in termini elettorali, ma fra il Covid e le elezioni amministrative il proprietario ha preferito aspettare a ritirare le concessioni edilizie, lo capisco e questo dà il segno del rapporto limpido che c'è tra l'amministrazione e la famiglia proprietaria."

Politicamente l'obiettivo che vi ponete di fronte alle urne è quello di vincere subito? "Sì, l'obiettivo è quello di vincere al primo turno e stiamo lavorando per quello con una coalizione che è coesa. Chiediamo nuovi consensi incontrando le persone in città e nelle frazioni. Vincere al primo turno sarebbe importante per non dover fare riconsiderazioni politiche successive, anche se nella seconda tornata conta il valore dei due candidati a sindaco e allora me la gioco più io che gli avversari."

Dal centro sinistra e nella stessa intervista rilasciata dal candidato Luciano Ralli proprio nei giorni scorsi viene chiesto conto del fatto che con l'indagine in corso nei suoi confronti, se fosse confermato sindaco, nel corso del secondo mandato potrebbe arrivare il rinvio a giudizio e anche una sola condanna in primo grado comporterebbe il commissariamento dell'amministrazione comunale, forse proprio nel momento in cui ci sarebbero da gestire i fondi europei per lo sviluppo della città. Cosa risponde? "Io non intendo rispondere, delle questioni giudiziarie se ne occupa la magistratura, io so quello che ho fatto non ho alcuna preoccupazione per il futuro, il fatto che i miei avversari usino questi temi fa emergere la pochezza dei loro argomenti politici."

Dal punto di vista della gestione dei rifiuti e del progetto di ampliamento dell'impianto di San Zeno ci sono molte polemiche rispetto alle politiche messe in atto. Intende proseguire nel cammino intrapreso? "C'è chi pensava che raccolta differenziata volesse dire porta a porta, noi con i cassonetti intelligenti abbiamo dimostrato che non è così. E' cambiato il metodo e questo porterà ad una tariffa puntuale. Abbiamo fatto un bell'investimento, ma da quando sono io sindaco la differenziata è passata dal 39% al 52% circa. Lo smaltimento con l'inceneritore che non l'ho voluto io, ma il sindaco Ricci, io l'ho sostenuto e finanziato per adeguare l'impianto per la parte termica e adesso è un impianto di recupero integrale, uno dei pochissimi in italia e il grande progetto di ampliamento prevede la razionalizzazione del forno ma soprattutto il biodigestore per la linea dell'organico che crea sempre più un'economia circolare efficace nell'impianto di San Zeno. L'obiettivo massimo finale è quello di ridurre le emissioni in atmosfera grazie all'aumento della differenziata, alla tariffa puntuale, ad una minore produzione di rifiuti e di spreco alimentare."

Come recuperare la funzionalità del San Donato in tempi post Covid e quale dovrebbe essere il rapporto con la sanità privata? "Le politiche sanitarie sono dettate dalla Regione Toscana, quindi il comune deve fare pressione per ottenere attenzione nei riguardi della sanità del nostro territorio, ma questo non avverrà se non cambia il regime politico in Regione. E comunque noi lanceremo un referendum per la riforma dell'area vasta della sanità che deve tornare alla gestione provinciale. Intanto se sarò sindaco mi impegnerò a trovare una localizzazione per il nuovo ospedale San Donato, ma l'azione immediata che serve è la razionalizzazione della struttura attuale con tutte le riparazioni necessarie, con investimenti nelle sale operatorie, spostando dal San Donato tutte le funzioni che non sono mediche, che non hanno bisogno di stare lì, come anche i medici in regime di libera professione. Questo può aprire anche a nuovi rapporti con la sanità privata e lo dico anche se ha espresso vicinanza al centro sinistra. Serve chi coordini l'attività tra il pubblico e il privato, va detto chiaramente quali funzioni potrebbero passare alla sanità privata. Non deve succedere, come è capitato, che il sindaco scopre che si stanno valutando gli spostamenti del robot chirurgico al Cct solo perché vado a fare un controllo e trovo il dottor De Angelis e la dottoressa Calamai al Centro Chirurgico Toscano che stanno studiando come spostare il reparto di chirurgia del San Donato."

Questione sicurezza e la nuova vita per un luogo simbolo come il Pionta: "Il Pionta è un parco bellissimo è stato teatro di una importante azione penalmente rilevante come lo spaccio di droga e adesso non lo è più grazie al blitz che portò a decine di arresti. Da allora lo spaccio si è spostato a Campo di Marte, gli ulteriori controlli hanno portato ad altre modifiche delle tecniche di spaccio che adesso è fatto praticamente con la consegna a domicilio della droga. Il Pionta non ha un indirizzo preciso quindi dovremo caratterizzarlo ancora meglio in un piano concordato con la Asl e dedicandolo proprio alla sanità, all'istruzione, alla didattica legata alla medicina. Sarà importante anche completare la recinzione nella parte di competenza non comunale."

Come impiegare i soldi che arriveranno dall'Europa nel corso della prossima amministrazione? "Quelli creeranno tante opportunità, la più importante e sfidante è quella della realizzazione della videoteca, la public library, all'ex scalo merci. Un parco lineare sui modelli presenti in altre città europee, dove trascorrere il tempo libero, un luogo multifunzionale che alla base ha una biblioteca, dove scambiare opinioni, portare i bambini a giocare al kinder garden, servito da internet con banda larga, dove leggere i giornali, bersi un caffè, stare nel verde, oppure utilizzare gli spazi dedicati a fitness e wellness. Si tratta di fabbricati bassi che non disturbano dotati anche di una piscina e una modesta area commerciale che si completa con il vecchio magazzino dove allestire uno spazio espositivo per eventi dedicati alla moda. Poi l'altro grande progetto è l'hub creativo all'ex mercato ortofrutticolo dedicato alla musica a coloro che vorranno suonare, ma anche imparare le tecniche del suono, delle luci."

Infine, il grande capitolo del sociale. Con le nuove sfide portate anche dall'emergenza coronavirus. Che progetto ha per le politiche sociali nel suo programma elettorale? "Devo dire che l'assessore Lucia Tanti ha fatto un lavoro esemplare, basti pensare che la spesa pro capite per cittadino è arrivata a 133 euro a persona contro la media di 90 che era prima e questo per lenire quelle difficoltà particolarmente gravose che ci sono in alcune fasce di cittadini. L'amministrazione ha fatto una manovra che cuba 10milioni di euro per cittadini e aziende di cui 2.400.000 restituiti dal governo e quasi 7 milioni messi dal Comune che ha deciso di investirli nel sociale. Dobbiamo dare atto a Lucia Tanti di questo e alla bravura dell'assessore Merelli che ha mantenuto un bilancio sano e ha potuto estrarre risorse importanti. Sarà fatto ancora di più in futuro con la nascita della Fondazione Arezzo per Arezzo, sul modello di quella per cultura e turismo, ma per gestire e coordinare le azioni nel sociale, dove tutti potranno aderire, mettendo a regime il contributo di tutti gli attori, dalle istituzioni al volontariato."

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