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Elezioni comunali. Menchetti (M5S) si presenta: "Sicurezza, trasparenza e sanità, ripartiamo da qui"

La prima intervista pubblica del candidato pentastellato in corsa alla poltrona di sindaco per il comune di Arezzo. "Amo la mia città e lotterò per renderla un posto più sicuro e migliore"

Michele Menchetti ha 41 anni, vive alle porte di Arezzo, è padre di due bambine, lavora come impiegato presso un'azienda del territorio e, da qualche mese, è anche il candidato alla poltrona di sindaco per il Comune di Arezzo del Movimento Cinque Stelle. "Ho accettato questa sfida - racconta - con grande entusiasmo e senso di responsabilità perché amo la mia città. La scelta sul mio nome è arrivata dopo un percorso lungo e condiviso, cominciato, nel mio caso, oltre cinque anni fa. Con me in questa avventura c'è anche una squadra molto valida che comprende varie figure del tessuto sociale aretino. Impiegati, ingegneri, operai, pensionati, personale sanitario, insegnanti. Un team nuovo, pronto a fare la propria parte".

Dunque, benché l'emergenza sanitaria Covid abbia fatto slittare a data da destinarsi le prossime elezioni comunali, la campagna elettorale, dopo lo stop imposto dal lockdown, riprende attraverso nuove forme comunicative a distanza. Proprio in queste ultime giornate il Mov aretino ha spinto il proprio candidato a una presentazione ufficiale che, ovviamente, non ha potuto svolgersi in altra forma se non quella virtuale. Attraverso un video diffuso sui social e sul web Menchetti si è presentato ufficialmente alla propria comunità.

Su quali temi affonda la campagna elettorale del M5S per Arezzo?

"In primo luogo su quello della sicurezza - spiega Menchetti - crediamo che il più grande fallimento dell'amministrazione Ghinelli, che ha governato la città negli ultimi cinque anni, sia proprio su questo ambito. Arezzo presenta alcune zone ancora oggi troppo poco vivibili. Mi riferisco alle aree di Campo di Marte, Saione e Colle del Pionta. Abbiamo scelto di aprire il nostro punto elettorale proprio in viale Cittadini, a due passi dal Pionta, perché riteniamo che questo luogo sia il simbolo del cattivo operato della giunta attuale nella lotta al degrado urbano e sociale. Fino a prima dell’emergenza Covid, almeno una volta al mese, noi del M5S abbiamo organizzato PuliAmo Arezzo. Una manifestazione che ha visto la partecipazione della popolazione e di tante associazioni di volontariato. Con sacchi e guanti abbiamo letteralmente ripulito dalla sporcizia aree dimenticate e dove problemi come quello della sicurezza, degrado e tossicodipendenza si fanno sentire più che altrove. Nel caso specifico del Pionta ritengo che in questi anni siano mancati interventi incisivi. Non possiamo pensare, come sostengono molti amministratori, che l'installazione di lampioni e di giochi per bambini risolvano i problemi. Più volte insieme ai nostri attivisti abbiamo passato in rassegna il parco e le sue strutture. E' giunto il momento, a nostro avviso, che le istituzioni competenti si riuniscano attorno ad un tavolo e definiscano un futuro migliore per questi luoghi. Noi alcune idee le abbiamo e se avremo la possibilità di presentarle le sottoporremo a chi di dovere".

Quali soluzioni mettere in campo?

"Si tratta di interventi semplici - spiega ancora - come ad esempio un presidio fisso della polizia municipale proprio in questa area. Potrebbe essere anche nel chiosco di Campo di Marte o nella ex case delle suore. La presenza per più ore al giorno di forze dell'ordine potrebbe scoraggiare molti avventori che usano questo spazio per commettere crimini o consumare sostanze stupefacenti. Pensiamo inoltre che riportare veri eventi al Pionta, a Saione o a Campo di Marte, possa rappresentare un'altra opportunità di riqualificazione. Se guardiamo indietro negli anni, vediamo che, salvo i giusti blitz fatti dalle forze dell'ordine, ben poco è stato fatto. Le telecamere di videosorveglianza? Beh, sinceramente credo che siano poco efficaci per risolvere definitivamente le problematiche che tutti conosciamo".

Il Movimento Cinque Stelle come ha vissuto l'emergenza sanitaria?

"Abbiamo continuato a fare politica a distanza - spiega ancora il candidato - è stato difficile perché lo scenario nazionale con cui ci siamo confrontati è stato davvero molto pesante a livello emotivo. Però abbiamo imparato a rapportarci utilizzando nuove tecnologie e strumenti di condivisione a distanza. Così abbiamo sostituito i nostri meetup con delle videoconferenze durante le quali ciascuno dei membri del gruppo ha potuto continuare a proporre idee e confrontarsi con gli altri per delineare un programma di governo per la nostra città. Abbiamo anche riflettuto molto sulle tematiche economiche cercando di trovare delle nuove proposte alla luce dei recenti avvenimenti. Il tutto sempre tenendo presente la realtà dei fatti e le esigenze della gente che è stanca di proclami". 

L'avvento Covid cambierà la partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica? 

"E' una domanda che ci poniamo ogni giorno - continua Menchetti - sì, sicuramente ci saranno modifiche importanti. D’altronde è inevitabile perché tutta la nostra vita è stata profondamente cambiata. Pensiamo sempre alla campagna elettorale con comizi, confronti pubblici, eventi e grandi manifestazioni di piazza. Tutto questo adesso non è più possibile. Speriamo di tornare presto alla normalità perché il contatto con le persone è ciò di cui sentiamo più la mancanza".

Come giudica l'operato del M5S degli ultimi anni a livello comunale?

"Si poteva fare di più - sottolinea - non voglio entrare nel merito delle vicende personali dei nostri due portavoce in consiglio comunale ad Arezzo (Massimo Ricci e Paolo Lepri ndr) i quali, recentemente, si sono ridotti a uno soltanto (Paolo Lepri ha lasciato il M5S per passare al gruppo misto ndr). Fino ad un certo punto è andato tutto bene ed è stata davvero una grande avventura. Poi, inutile negarlo, la nostra attività è calata. Posso però confermare che il lavoro di tutto il Movimento non si è mai fermato. Adesso ci presentiamo con una squadra in buona parte nuova anche se non mancano alcuni storici attivisti che rappresentano una delle nostre colonne portanti"

Il programma? Oltre quello della sicurezza, quali altri temi affronta?

"Sicuramente quello relativo alle partecipate - sottolinea ancora il candidato - abbiamo visto, gli scandali Coingas e Multiservizi ce lo hanno mostrato chiaramente, come non sia più tollerabile che alla guida di queste realtà vengano messi "gli amici degli amici". Serve competenza, merito e preparazione. Come Movimento Cinque Stelle non siamo disposti più ad accettare questo indirizzo e ci batteremo per modificarlo. Altro importante ambito è quello della sanità. Abbiamo visto come il sistema pubblico sia stato man mano impoverito e danneggiato da politiche poco lungimiranti e volte a favorire gli istituti privati. L'importanza di mantenere una sanità pubblica e alla portata di tutti, ce lo ha dimostrato l'emergenza Covid, è un valore da tutelare e sul quale non possiamo accettare compromessi. Altro aspetto su cui ci siamo soffermati in queste ultime settimane e che abbiamo inserito tra i punti del nostro programma, riguarda la lotta alla violenza di genere. A livello nazionale abbiamo assistito ad una crescita corposa di casi. E' per questo che crediamo necessario instituire un presidio sul territorio dove, di concerto con le realtà che già operano in questo settore, accogliere le richieste di tutte quelle donne che vivono in contesti di questo tipo. Il nostro programma è pieno di obiettivi ambiziosi ma, allo stesso tempo, crediamo che siano molto realizzabili".

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