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Elezioni-2020

Emanuele Bonci per Michele Menchetti sindaco: "Maggiori risorse per le associazioni sportive"

L'attivista del Movimento 5 Stelle è tra i candidati al consiglio comunale in vista delle prossime elezioni amministrative

Il Movimento 5 Stelle di Arezzo presenta Emanuele Bonci, candidato per il consiglio comunale alle prossime elezioni amministrative in programma il 20 e 21 settembre a sostegno della candidatura a sindaco di Michele Menchetti.

Chi è Emanuele Bonci

Emanuele, classe 1985, è uno degli attivisti ​storici ​del Meetup aretino sin dalla prima campagna elettorale del 2011. Laureato in ingegneria elettronica, lavora presso un'azienda agricola del territorio. Appassionato da sempre di sport e di attività fisica in generale, gli piace provare qualsiasi disciplina abbia l'opportunità, ma sin da piccolo quella principale è l'atletica leggera, per la quale ha conseguito anche il diploma di istruttore. È inoltre amante di musica e di ballo, in particolare di quello caraibico, che pratica da più di 10 anni. I suoi tratti distintivi sono la precisione e la testardaggine. Emanuele ritiene che l'alimentazione e l'attività fisica siano il punto di partenza per migliorare la qualità della vita e della salute, sia fisica che mentale, portando ad avere, sul lungo periodo, una riduzione delle spese sanitarie e una popolazione più felice.

"​Lo sport e qualsiasi altra attività associativa, concorrono alla socialità delle persone e alla loro crescita personale. Le associazioni sportive, nella maggior parte dei casi, operano con scarse risorse e si avvalgono soprattutto di personale volontario che vi lavora con passione, ma spesso svolgono un ruolo sociale importantissimo che non sempre viene loro riconosciuto, considerandole delle attività di serie B. Oltre a permettere agli adulti di coltivare le proprie passioni o semplicemente svagarsi, hanno la funzione di far crescere i bambini e i giovani con principi e valori sani, lottare contro la loro sedentarietà e farli socializzare. Aspetto non secondario è l'indotto che viene generato, sia interno, perché permette la nascita di nuove attività e quindi di posti di lavoro, sia esterno, perché può attirare persone da fuori e pubblicizzare la città, ad esempio tramite l'organizzazione di eventi e manifestazioni di rilievo"​.

In base a queste considerazioni, il suo obiettivo è quello di portare all'interno della macchina comunale una maggior considerazione di questo mondo spesso ignorato ma che merita invece di essere aiutato e tutelato.

Continua poi affermando che: "​È necessario che gli impianti pubblici siano più funzionali alle attività che vi si svolgono, che ci sia una manutenzione costante e dei costi di esercizio contenuti. Molte discipline operano in condizioni non adeguate e a fronte di molti sacrifici. Spesso il problema non riguarda i fondi erogati dal Comune, ma aspetti burocratici e amministrativi miopi e farraginosi. L'amministrazione pubblica non necessariamente deve essere organizzatrice e promotrice di eventi, ma spesso sarebbe sufficiente che semplificasse ed agevolasse l'iniziativa privata. Lo stesso ragionamento vale per l'imprenditoria, il commercio, la cultura ecc.​ Il mio sogno è quello di vedere Arezzo diventare capitale dello sport, della musica, della cultura e dell’arte, senza trattarle a compartimenti stagni ma facendole interagire tra loro in maniera sistemica. Insieme possono aiutare ulteriormente il nuovo corso turistico che sta percorrendo la nostra città. Ovviamente senza mai dimenticare la nostra importante tradizione manifatturiera che sta passando un periodo di profonda crisi".

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