Bilancio sociale del Comune, Romizi: "74mila euro per fare un monumento a Ghinelli. E i cittadini pagano"

"Il sindaco Ghinelli scantona e non risponde alle osservazioni di "Arezzo 2020 per cambiare a sinistra" sul cosiddetto bilancio sociale costato al Comune, cioè ai cittadini, ben 74 mila euro". La lista guidata dal consigliere comunale Francesco Romizi torna a rispondere al primo cittadino sul tema sollevato ieri con tanto di pubblicazione dei documenti che attestano la spesa fatta per un rendiconto di fine mandato, obbligatorio, ma che secondo Romizi e gli altri non doveva comportare un costo così alto e una realizzazione effettuata da un'azienda non aretina.

"Ghinelli sa, ma non dice, che il bllancio sociale deve essere frutto di un lavoro partecipato con la comunità locale e questo non lo è. Sa che si può fare in modo sobrio e con spese contenute e questo non lo è. Sa che le frasi mielose e autocelebrative sue e degli assessori, così come l'intero impianto delle pubblicazioni, trasformano il bilancio sociale in mera propaganda elettorale. Sa che si possono descrivere le azioni fatte - magari evitando errori e appropriazione dei meriti di altri - e non pubblicare nel volume una marea di fotografie del suddetto in tutte le pose. A proposito: perché fare un libretto per il popolo ed un lussuoso volume patinato per chi conta? 

In conclusione, ribadiamo che la Giunta ha fatto un'operazione di autocelebrazione per procacciarsi voti in vista delle elezioni, perdipiù definendola sardonicamente "da donare alla città" ma con i soldi dei cittadini. Con 74 mila euro si potevano fare cose utilissime per le persone, specie per chi è rimasto indietro e fatica a vivere, oppure un monumento a se stessi. Ghinelli e la Giunta hanno fatto la seconda scelta, lui lo sa e ora lo sanno anche gli aretini. Il grande Totò avrebbe esclamato: "E io pago!".