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Sabato, 20 Aprile 2024
Elezioni-2020

Amministrative Arezzo, Mallegni (Forza Italia): "Giani recuperi sano contegno istituzionale, la città non si lasci intimidire"

Il coordinatore regionale toscano di Forza Italia, Massimo Mallegni, attacca: "Le elezioni sono finite, il Presidente di Regione rappresenta tutti i toscani non fa campagna elettorale come al circolino contro il sindaco in carica"

"Eugenio Giani recuperi contegno e continenza istituzionali. Non si può vedere un presidente di Regione, che dovrebbe rappresentare tutti i cittadini toscani, far campagna elettorale come al circolino Arci contro il Sindaco in carica di una città. Invece accade ad Arezzo, dove Giani continua a far campagna elettorale per il candidato Pd Ralli contro il sindaco in carica Alessandro Ghinelli che si rifiuta di avvertire e di incontrare. E’ uno schiaffo istituzionale sia al Comune di Arezzo, sia alle cariche che egli stesso ricopre. La città saprà non lasciarsi intimidire e sceglierà la libertà del buon governo di centrodestra". Sono queste le dichiarazioni del senatore Massimo Mallegni, coordinatore regionale di Forza Italia in Toscana, riferite ai ripetuti endorsement mossi in presenza e non in appoggio del candidato sindaco Pd e sinistra Luciano Ralli da parte di Eugenio Giani.

"Già alla vigilia del primo turno di amministrative – ricorda Mallegni – l’allora presidente del consiglio regionale, ovvero l’assemblea di tutti i toscani, si recò ad Arezzo per sostenere un candidato di parte senza nemmeno avvisare la più alta carica istituzionale cittadina, ovvero il sindaco Alessandro Ghinelli. Poi, una volta eletto presidente della Regione e dunque di tutti i toscani, è tornato per una passeggiata al Saione sempre con Ralli, sempre bypassando il sindaco in carica in un nuovo schiaffo istituzionale. Ora, dopo uno scambio epistolare a cui Giani ha portato in dote la propria insussistenza di argomentazioni, si accinge a tornare ad Arezzo per chiudere la campagna elettorale del candidato Ralli contro il sindaco Ghinelli. È davvero un fuor d’opera, una lesione dei corretti rapporti istituzionali che attesta l’arroganza di Pd e sinistre verso i cittadini e verso i loro rappresentanti. Oggi più che mai faccio appello al coraggio degli aretini a smarcarsi da questa sorta di sottesa intimidazione per cui le istituzioni in Toscana o sono cosa loro, del Pd, o non sono. Arezzo è una città libera. La libertà ad Arezzo ha nome e cognome e si riconosce nel buon governo del sindaco Alessandro Ghinelli. Invito Eugenio Giani a ritrovare contezza del sé istituzionale, recuperando continenza e contegno susseguenti".

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