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Viadotto E45. Donzelli interroga il ministro: "Riapritelo", Pd alla carica: "Centrodestra dormiente"

Sulla possibilità di riaprire la E45 nel tratto valtiberino è intervenuto il parlamentare di FdI. Immediata la presa di posizione del Pd che ha accusato il centrodestra

L'attacco frontale, l'ultimo in ordine cronolgico, è partito dal deputato Giovanni Donzelli (FdI).
Attraverso un'interrogazione parlamentare ha denunciato le condizioni della E45 invitando "il governo ad intervenire per ripristinare la viabilità in Valtiberina".

Una richiesta che, per la verità, sta arrivando da più di una parte e da più di una categoria economica anche se, tutti, sono concordi sul fatto che la riapertura della E45 nel tratto aretino debba avvenire "attraverso la messa in sicurezza della superstrada e la riapertura della viabilità alternativa (vecchia Tiberina 3 bis), che deve essere subito nazionalizzata".

"Occorre liberare al più presto quei territori dall'isolamento - ha specificato Donzelli - dobbiamo evitare con ogni mezzo che al danno della chiusura della strada si aggiunga la beffa della chiusura di aziende, la perdita di posti di lavoro e la penalizzazione della produzione del territorio. Lavoriamo per limitare le conseguenze: non è giusto che a pagare siano le comunità locali. Oltre del rimpallo di responsabilità fra Anas e Magistratura dopo anni in cui la sinistra ha fatto finta di non vedere, il governo non può più tergiversare: si valuti quali siano gli interventi da mettere a punto per mettere in sicurezza la E45 ed evitare nuove chiusure. Fratelli d'Italia propone di istituire un fondo per risarcire tutti coloro che in queste settimane vengono pesantemente penalizzati a causa dell'incapacità di chi in questi anni ha mal gestito la situazione".

Pronta la replica da parte dei circoli Pd della Valtiberina che rispondono a Donzelli accusandolo di intervenire con un vistoso ritardo sulla questione. 

"L’onorevole Donzelli si risveglia dal letargo e si capisce che sia un po’ intorpidito, ma questo non deve impedirgli di ricordare come sono andate le cose in questi anni. Come sanno bene i cittadini, la E 45 è una strada di grande comunicazione realizzata e gestita da Anas e quindi di pertinenza statale, da quando è stata aperta fino ai giorni nostri. Visto che, numeri alla mano, almeno nell’ultimo trentennio le maggioranze di centrodestra hanno governato più di quelle di centrosinistra, ammesso che ci siano state dimenticanze o trascuratezze che siano attribuibili ai governi che si sono susseguiti, quelli di centrodestra sono tutt’altro che immuni".

Non meno docili sono le accuse mosse dal Pd e riguardanti le condizioni della vecchia Tiberina. 

"Fu certamente precipitoso l’allora sindaco di Pieve Santo Stefano, guarda caso lo stesso di oggi, a prendersi in carico la strada nel ‘97 in cambio di un'asfaltatura, per poi lasciarla all’incuria che conosciamo - fanno sapere ancora dai circoli - Se si fosse opposto con convinzione, a fianco dell'allora Provincia forse sarebbero arrivate risorse insieme alla strada. E comunque la Provincia, quella di centrosinistra, nel 2000 si fece carico di realizzare un progetto di fattibilità per il ripristino della strada. Successivamente, nel 2013, la Regione chiese al governo di intervenire per la riqualificazione della 3bis nell'ambito dell'allora ipotizzata trasformazione in autostrada della E 45. Nel 2016, infine, la stessa Regione ha finanziato la redazione di un progetto per la riapertura, fatto dal Comune di Pieve S.Stefano, pur non avendo una competenza specifica. Lo scorso anno il vice ministro Nencini e l’assessore regionale Ceccarelli, insieme ai sindaci Bragagni di Pieve e Cornioli di Sansepolcro ebbero un incontro al Mit per sollecitare la firma della convenzione che consentisse ad Anas di fare quell'intervento. Sollecitazione rinnovata tre mesi fa, all’attuale Governo. Il giorno dopo la chiusura della E 45, l'assessore Ceccarelli ha scritto al ministro chiedendo l'immediato intervento di Anas per la riapertura della ex statale 3 bis e per la sua ri-nazionalizzazione, richiesta poi ribadita da tre Regioni, 6 province ed oltre 30 comuni. E non dobbiamo dimenticare che ė stato il ministro Delrio nel 2016 a stanziare oltre 1 miliardo di euro per la messa in sicurezza e la riqualificazione della Sgc Orte-Ravenna nella sua interezza. Di questi, oltre 80 milioni sono o saranno investiti nel tratto toscano. Ci auguriamo che si agisca in tempi brevi visto il grave danno per l’economia della nostra valle. Ciò detto, bisognerebbe chiedere all’onorevole Donzelli cosa ha fatto in tutti questi anni la destra? Chi ha mai visto l'on. Donzelli prima di ieri? Cosa ha fatto di concreto dopo la chiusura della E45, prima di venire a prendersi la scena in Valtiberina E45? Niente, come tutti hanno potuto constatare".

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