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Dindalini resta, il Pd di Arezzo verso il congresso dopo il referendum di ottobre

Massimiliano Dindalini resta al suo posto. Il segretario della federazione provinciale del Partito Democratico è stato confermato dalla direzione che ieri sera, alla seconda seduta in piazza Sant'Agostino, ha chiuso a notte fonda i suoi lavori...

Massimiliano Dindalini resta al suo posto. Il segretario della federazione provinciale del Partito Democratico è stato confermato dalla direzione che ieri sera, alla seconda seduta in piazza Sant'Agostino, ha chiuso a notte fonda i suoi lavori. Dopo gli interventi, i 52 presenti sono andati al voto. In 35 hanno confermato la fiducia al segretario che aveva rimesso il mandato dopo il voto delle amministrative. Elezioni che avevano visto il Pd perdere al primo turno Anghiari e al ballottaggio sia Montevarchi che Sansepolcro.

Ieri sera, dopo gli interventi, si è tenuta una votazione sulla fiducia a Dindalini, con 35 voti a suo sostegno (i sostenitori delle dimissioni sono usciti dalla stanza in polemica, volendo rinviare la decisione in sede di assemblea provinciale), poi sono stati votati una relazione e un documento, presentato dal Pd cortonese ed emendato, in cui si rinvia al post referendum costituzionale - appuntamento chiave per il Pd nazionale - l'avvio della discussione per la riorganizzazione del partito con i livelli regionali e nazionali. In ogni caso, il documento impegna Arezzo ad aprire il percorso congressuale per la designazione di un nuovo segretario.

La nota del Pd

La Direzione provinciale del Pd di Arezzo, aperta ai Segretari delle Unioni comunali e ai Sindaci, si è riunita in due sessioni: la prima il 5 luglio e, per il gran numero di interventi, è proseguita il 7 luglio. Ha ascoltato la relazione del Segretario Massimiliano Dindalini che ha rimesso il mandato alla Direzione stessa e nelle due serate si sono registrati oltre 40 interventi che hanno contribuito ad un’analisi approfondita del voto di giugno delle prospettive del Pd.

Al termine della seduta di ieri sera, sono state messe in votazione le dimissioni di Dindalini che sono state respinte. I presenti in sala, in quel momento, erano 52 aventi diritto. Di questi 35 hanno votato a favore, 1 (lo stesso segretario) si è astenuto e i rimanenti sono usciti dalla sala.

Successivamente è stato messo in votazione un documento presentato dal Pd di Cortona ed emendato da Vincenzo Ceccarelli. Un documento sull’analisi del voto e l’avvio di un percorso molto ampio di riflessione interna al Pd capace di coinvolgere i livelli locale, regionale e nazionale. Questo documento, che contiene anche l’indicazione di respingere le dimissioni di Dindalini, è stato approvato all’unanimità.

Approvata infine con tre astensioni, la relazione del segretario.

Adesso la discussione nel Pd provinciale proseguirà con la convocazione dell’Assemblea provinciale e con l’organizzazione di incontri sul territorio.
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