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Fallimento Del Tongo, le reazioni della politica. Parlano i candidati Donati, D'Ettore e Mugnai. Polemica con centrodestra di Ricci e Randellini

Il fallimento della Del Tongo ha aperto una ferita profonda nel tessuto economico e sociale di Arezzo. Ed il tema è entrato a pieno titolo anche nel dibattito politico. Questa mattina il parlamentare uscente del Pd Marco Donati si è recato...

Il fallimento della Del Tongo ha aperto una ferita profonda nel tessuto economico e sociale di Arezzo. Ed il tema è entrato a pieno titolo anche nel dibattito politico.

Questa mattina il parlamentare uscente del Pd Marco Donati si è recato all’assemblea della Del Tongo per ascoltare le parole dei lavoratori e dei rappresentanti sindacali. A margine dell’assemblea Donati ha aperto un dialogo con il Ministero del Lavoro per salvaguardare le prerogative dei lavoratori al fine di chiarire e assicurare la continuità del reddito visti i precedenti accordi per il regime di solidarietà.

«Ogni spiraglio di sopravvivenza della Del Tongo va colto, sostenuto e perseguito con tenacia. Per questo come capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale della Toscana ho già dato istruzioni per presentare un’interrogazione che interessi la Regione a questa vicenda. "

A parlare così è il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Stefano Mugnai, candidato con Forza Italia alla Camera dei deputati per le elezioni politiche del 4 marzo prossimo come capolista nei collegi plurinominali 4 (Arezzo, Siena, Grosseto) e 3 (Firenze, Sesto Fiorentino, Empoli):

La Del Tongo è il maggior produttore di cucine dell’Aretino, ma anche tra i maggiori di una Toscana del Sud a cui la giunta regionale negli anni ha fatto mancare il suo sostegno in termini di politiche d’area, infrastrutture, strategie di sviluppo. Passerelle sì, quelle tante. Ma di concreto si è visto poco. La Regione deve a nostro avviso avere un ruolo da protagonista nell’individuazione e valutazione di ogni spiraglio di sopravvivenza di realtà produttive importanti che assicurano occupazione ed economia di territorio. Per questo – annuncia Mugnai – dalla giunta regionale intendo sapere cosa sia stato fatto nel merito e quali siano le eventuali azioni di prospettiva sul piatto, ma vorrei anche il punto sulle crisi d’impresa nell’intera area sud della nostra regione con ipotesi di sostegno e rilancio concrete».

«Il fallimento è una ferita all’identità produttiva del territorio» ha dichiarato invece Felice Maurizio D'Ettore, candidato aretino di Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e Noi per l’Italia. Impossibilitato a prender parte direttamente all’incontro di stamani coi lavoratori, non ha voluto far mancare la sua vicinanza ai dipendenti, alle loro famiglie ma anche a tutta la filiera produttiva di cui la Del Tongo è storicamente stata il perno.

«Questo fallimento è un lutto economico e occupazionale per tutta la nostra provincia che nella Del Tongo aveva un punto di riferimento che va ben oltre l’azienda in sé per sé, dal momento che Del Tongo rappresenta un marchio storico dell’alta qualità nel saper fare che rende la Toscana, e in questo caso Arezzo, riconoscibile in Italia e nel mondo. Non mancheremo – prosegue D’Ettore – di incontrare i lavoratori e capire se ci sono ancora spiragli e vie da percorrere». «Quel che è certo – conclude – è che con noi al governo andrà individuato maggior margine di manovra, nella risoluzione delle crisi d’impresa, per il governo centrale rispetto anche ai vincoli imposti dall’Unione europea, soprattutto quando le vertenze riguardano aziende storiche, depositarie di spicchi di identità non solo economico-produttiva dei territori e per di più con commesse ancora da evadere, dunque non certo imprese decotte. Anche la disciplina interna in materia deve essere assoggettata ad ulteriori correttivi che consentano una maggiore flessibilità anche ai fini di una gestione straordinaria delle crisi d’impresa per garantire da un lato la continuità aziendale e dall’altro la tenuta dei livelli occupazionali, in considerazione delle eventuali criticità di area nei singoli distretti produttivi».

Sulla nota di D'Ettore, interviene, con una precisazione, il segretario provinciale del Pd Albano Ricci e di Civitella Paolo Randellini.

Ennesima dimostrazione di lontananza dalla realtà e dai temi concreti. Il comunicato del candidato di centrodestra all’uninominale D’Ettore è la rappresentazione più lampante della distanza che lo separa dai problemi della gente: non si presenta all’assemblea dei lavoratori Del Tongo e tenta di solidarizzare a distanza con promesse da campagna elettorale. Chissà quali affannosi impegni l’avranno distolto da questo appuntamento? Era preferibile un sobrio silenzio al tentativo di protagonismo del candidato del centrodestra, una mossa goffa per cercare di intercettare il malcontento.

D’Ettore - proseguono Ricci e Randellini - ha già fatto capire di che pasta è fatto, a lui basta speculare sui problemi delle persone e lanciare promesse in libertà senza nessuna conoscenza e senza alcuna vicinanza ai temi che stanno cari al territorio.

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