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Decreto dignità e Sei Toscana, Insieme Possiamo: "A rischio anche posti di lavoro in Valtiberina"

"Da qualche giorno Sei Toscana, la società che gestisce la raccolta dei rifiuti, ha interrotto i rapporti di lavoro interinali sostituendo la manodopera dei lavoratori a tempo determinato con quella di una cooperativa. Alla luce di questa...

"Da qualche giorno Sei Toscana, la società che gestisce la raccolta dei rifiuti, ha interrotto i rapporti di lavoro interinali sostituendo la manodopera dei lavoratori a tempo determinato con quella di una cooperativa. Alla luce di questa decisione vi è indubbiamente la volontà di aggirare la stabilizzazione di quei lavoratori precari che, secondo le disposizioni del “Decreto dignità”, avrebbero dovuto essere assunti in quanto già impiegati da anni in maniera reiterata dall'azienda. Il "Decreto Dignità" prevede infatti la stabilizzazione di certe formule lavorative (come il lavoro interinale) in tutti quei casi in cui queste sono riproposte senza soluzione di continuità: secondo il provvedimento il limite massimo dei contratti a tempo determinato è fissato a 12 mesi (24 previa specifica giustificazione). Un contenuto, dunque, più che condivisibile che trova però un grosso limite, cioè quello che al momento non ci sono strumenti per impedire o limitare quanto, ad esempio, sta già avvenendo nel nostro caso nell'ambito dei rifiuti."

Così Insieme Possiamo interviene sulla vicenda dei posti di lavoro a rischio. E sostiene che anche in Valtiberina ci sono lavoratori in bilico che rischiano di non veder rinnovato il proprio contratto.

"In pratica le premesse sopra descritte in Valtiberina stanno già producendo significativi contraccolpi negativi sia sul piano occupazionale, con molti lavoratori interinali che invece di trovare una stabilizzazione lavorativa hanno perso il lavoro, sia in termini di efficienza del servizio di raccolta dei rifiuti: nell'ultima settimana, non a caso, si sono registrati diversi disservizi nello svuotamento di alcuni cassonetti di organico e sulla pulitura delle piazzole. Sappiamo che l'Assessore Marconcini ha già scritto al Presidente e al Direttore dell'ATO Toscana Sud per denunciare tale situazione, quindi ci auguriamo che a breve possa essere individuata una soluzione congrua a risolvere questo duplice problema. Allo stesso tempo chiediamo a quelle forze politiche locali che hanno nel tempo manifestato sensibilità sul tema dei rifiuti e che sono diretta espressione degli stessi partiti che governano a Roma, di ricercare un confronto con i propri vertici spiegando loro che nella realtà di tutti i giorni le misure varate non limitano il precariato ma, incentivando un continuo ricambio della forza lavoro, forniscono un ulteriore assist a chi è abituato a concepire il lavoro come una risorsa “usa e getta”."
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