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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

"Se Renzi fa cadere il governo ridiscutere alleanza con Italia Viva in Toscana", la crisi vista dai politici aretini

La prima dichiarazione è quella di Francesco Romizi, consigliere comunale di Arezzo 2020, ma c'è anche l'intervento di Maria Elena boschi e di tutti i rappresentanti politici aretini

La crisi aleggia sul governo Conte. L'appuntamento che appare decisivo è fissato per le 21,30 di questa sera, orario per il quale è stato convocato il Consiglio dei ministri con all'ordine del giorno l'approvazione della bozza di recovery plan e del decreto ristori, ma sul quale pendono le rivendicazioni di Italia Viva con le ministre Bonetti e Bellanova che si sono dette pronte a dimettersi. Se il partito di Renzi e della Boschi dovesse togliere l'appoggio al governo si potrebbe aprire la prospettiva di un voto anticipato oppure di un terzo governo con una maggioranza diversa. L'alternativa considerata più 'pacifica' invece è quella di un rimpasto nella compagine dei ministri. Potrebbero entrare proprio Matteo Renzi e Maria Elena Boschi? A tal proposito la parlamentare aretina ha cercato di sgombrare il campo dai dubbi con un post sui suoi profili ufficiali:

Anche oggi polemiche su di me. Italia Viva ha chiesto al Governo di prendere il Mes, non di prendere Meb. Come al solito i 5stelle non leggono fino in fondo. O non capiscono. Servono soldi per la sanità, non poltrone per noi.

Una posizione chiara è quella espressa da Francesco Romizi che è il capogruppo di Arezzo 2020 in consiglio comunale, ma è anche membro della compagine di Sinistra Civica Ecologista che fa parte della coalizione che ha sostenuto Giani e ha portato nella giunta regionale Serena Spinelli come assessore. "Giudico negativamente questa crisi, credo che sia assurdo pensare di andare al voto in questa fase, fra Covid, recovery, crisi sanitaria in corso e tutti i conseguenti problemi da risolvere. Quello di adesso, nonostante tutto, è il miglior governo possibile. Sul piano locale, se c'è una rottura a Roma, per me Italia Viva si pone fuori dal campo del centro sinistra. E nello specifico ha aggiunto - Se Renzi farà cadere il Governo, credo sia opportuno ridiscutete l'alleanza del centrosinistra con Italia Viva. Ovunque, in primis in Toscana. Ci sono da definire i finanziamenti europei serve stabilità anche agli occhi dell'Europa, dei mercati internaizonali. Qualunque governo tecnico potrebbe solo essere peggio di questo, se cade questo governo si deve andare a votare."

Francesco Ruscelli, segretario provinciale del Partito Democratico, che a livello nazionale fa parte della maggioranza di governo dice in merito: "Mi pare innanzitutto il momento meno opportuno per una crisi di governo, siamo nel mezzo di una panedmia con l'inizio della fase più attesa delle vaccinazioni che dovrà accompagnarci per molti mesi prima di avere immunità di gregge, è anche un momento strategico per come il paese affronterà la fase dell'uso delle risorse del recovery plan di 209 miliardi oltre alle misure della legge di bilancio che è molto imponente. Adesso serve che il governo sia efficiente, con una maggioranza coesa e con grande senso di responsabilità. Tutte le forze politiche hanno presentato a Conte le proprie proposte, anche il Pd ha portato un suo documento molto articolato. Ma serve una fase da gestire con spirito collegiale con il ruolo centrale di ministeri chiave, fracamente non si comprendono le ragioni di una crisi fatta in questo momento. Non credo che i cittadini capirebbero una crisi in questo modo e in questo momento, quindi il mio è un appello alla responsabilità di chi ha ruoli centrali e legami nel territorio (il riferimento evidente è a Maria Elena Boschi) a ritrovare una dimensione unitaria e responsabilità. Se si aprisse infine lo scenario delle elezioni anticipate noi saremo prontissimi. Contraccolpi in Toscana? Non farei analogie, anche perché sono uno di quelli che tifa per evitare la crisi." 

La posizione di Forza Italia anche ad Arezzo è sul solco di quanto tracciato dal leader Silvio Berlusconi. Lo conferma il segretatio provinciale Bernardo Mennini che riprende le parole del fondatore: "Vergognosi giochi di palazzo mentre il Paese è bloccato. Noi incompatibili col Pd: aiutiamo, ma non saremo disposti a stare al governo" e ha poi aggiunto "meglio le elezioni alla fine in tutta franchezza perché qui c'è una gestione che tira a campare non c'è nessuna idea forte." E Renzi? E' sempre lo stesso, si comporta come tale, noi ci siamo proposti a livello nazionale in una logica che porti il centro destra al governo del paese, come ha detto Tajani non appoggeremo mai questo governo."

Alessandro Casi segretario comunale della Lega commenta così: "Vedo una crisi per spartire le poltrone, mi dà fastidio da amministratore, perché in relatà tutti dovrebbero essere impegnati nell'aiutare gli aretini a portare a casa da mangire. Quando amministri che sia un comune, una regione o il Paese, ti dovrebbe venire fuori una coscienza diversa rispetto alla diatriba politica, soprattutto in un periodo emergenziale come questo. Renzi sta tenendo in scacco il governo e di conseguenza il paese con i suoi parlamentari dislocati al Senato e alla Camera. Sono mesi che discutono del recovery plan, dovrebbe portare i contenuti nei tavoli decisionali, non davanti ai microfoni delle tv, per il bene del paese. Alla fine credo che comunque il govenro non cadrà e non ci saranno elezioni anticipate, anche se penso che sarebbe importante portare avanti i problemi con unione d'intenti e essere forti di fronte all'Europa, poi subito dopo elezioni perché questa compagine non è adeguata."

Per Fratelli d'Italia a parlare è Francesco Lucacci, segretario provinciale del partito della Meloni. "Questo è soltanto un tentativo di qualcuno di avere un paio di ministeri, per fare Renzi e Boschi ministri. E' una tristissima questione di poltrone, non c'entra nulla il recovery plan. Sarebbe opportuno andare a votare perché da qui a primavera voteranno senza nessun problema in molti paesi europei, dovremo andarci anche noi prima possibile per avere un governo legittimato dalle urne che prenda decisioni sul recovery fondamentali da definire in questi mesi."

Nella compagine di governo c'è il Movimento Cinque Stelle. Ad Arezzo uno dei rappresentanti è il consigliere comunale eletto Michele Menchetti che dichiara: "Serve buon senso che calmi le persone che hanno causato questa situazione, non è il momento più opporto di andare al voto, ci sono elezioni nei vari paesi perché sono in scadenza naturale di mandato, non ci sono crisi di governo come sta succedendo da noi adesso. In chi la provoca non sembra esserci senso istituzionale. Spererei che il governo vada avanti non contando con questa gente, sarebbe più giusto andare a votare altrimenti. Anche l'opposizione dovrebbe fare più squadra per affrontare un momento di questo tipo, da qui si vede come ognuno intende il proprio ruolo pubblico."

Infine Gianni Ulivelli, coordinatore provinciale di Italia Viva, il partito di Renzi: "Io sono convito assertore che debba essere approvata la bozza di recovery plan e il decreto ristori nel Cdm di questa sera, ma dopo le ministre di Italia Viva si devono dimettere, noi facciamo la battaglia dei contenuti, e abbiamo un'occasione storica per l'arrivo di soldi che vanno spesi bene. A Italia Viva non gli interessano le poltrone. Dopo la bozza approvata i contenitui dovranno essere discussi in parlamento. E se non c'è il Mes non si liberano soldi per cultura, turismo e per i giovani, noi siamo nei contenuti. A votare non ci andremo mai fino al 2023, lo sanno tutti."

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