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Emergenza Covid, oggi vertice tra sindaco, prefetto e direttore della Asl

E a proposito di ospedale da campo ha ribadito: "Rinnovo la mia convinzione che sia necessario, così come sta accadendo in altre città d’Italia, pensare a strutture straordinarie in grado di alleggerire i presidi ospedalieri e prevenirne il collasso"

"A partire da mercoledì la Toscana entrerà in zona arancione. Una decisione del ministero della salute conseguente al progressivo e continuo aumento dei numero dei casi di positività al coronavirus, allo stress delle strutture ospedaliere, alla percentuale di rischio elevata nelle strutture per anziani. La provincia di Arezzo risulta tra le più colpite, oggi (ieri ndr) con 210 nuovi casi di cui 75 in città."

Così il sindaco Alessandro Ghinelli ha annunciato durante la diretta del lunedì quello che il Ministro Speranza aveva appena reso noto: l'aggravamento della condizione di contagio per Arezzo e la Toscana, oltre che per altre regioni d'Italia e le nuove restrizioni scattate ina utomatico con l'ingresso del territorio nella fascia di rischio arancione.

Poi il lavoro istituzionale, con, a quanto pare, un ripreso dialogo costruttivo tra le parti che hanno discusso nei giorni scorsi per la necessità o meno di allestire un ospedale da campo per i malati Covid.

Il primo cittadino ha infatti annunciato che oggi ci sarà l'incontro con il direttore generale della Asl D'Urso e il prefetto Anna Palombi "per discutere degli urgenti correttivi da portare ad un sistema sanitario, il nostro, prossimo ad un livello di scarsa efficienza. Tra le misure che ritengo necessarie rientra lo screening di massa, importantissimo per isolare il maggior numero di persone ed evitare che il contagio continui a diffondersi. Grazie alla collaborazione e alla disponibilità della Croce Rossa Italiana e dell’Ufficio Scolastico Provinciale, e con la necessaria autorizzazione delle famiglie, cominceremo dai circa 8.500 studenti di età compresa tra i 3 e i 14 anni di tutte le scuole aretine comunali e statali. È inoltre fondamentale accorciare, e di molto, il tempo necessario al tracciamento, operazione per la quale alla unità di crisi di 100 operatori messa in campo da Regione Toscana si uniranno i 40 dipendenti del Comune di Arezzo che hanno scelto di prestare la propria collaborazione, sia per il tracciamento sia per un’attività di assistenza alle persone in isolamento."

E a proposito di ospedale da campo ha ribadito: "Rinnovo la mia convinzione che sia necessario, così come sta accadendo in altre città d’Italia, pensare a strutture straordinarie in grado di alleggerire i presidi ospedalieri e prevenirne il collasso, nel rispetto del diritto alla salute di tutti i cittadini. Da mercoledì siamo chiamati a rispettare nuove restrizioni: facciamo di tutto perché si tratti di un periodo il più breve possibile."

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