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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Rientri dalla Cina in Toscana, chieste delucidazioni al commissario straordinario Borrelli

In queste ore numerosi politici anche in Toscana si sono occupati della questione sollevando dubbi sulla procedura messa in atto visto il rientro di 2500 persona dalla Cina che non prevedeva l'isolamento domiciliare

E' partita dalla Asl Toscana Centro la lettera di richiesta di precisazioni su come gestire i 2500 cinesi di rientro dopo le festività del Capodanno e dirette per lo più a Prato. Sono ore di polemiche, i politici hanno sollevato dubbi sulla gestione di queste persone e sul rischio di contagio. La lettera inviata dal direttore generale Paolo Morello Marchese al commissario straordinario nazionale Angelo Borrelli in relazione ai provvedimenti adottati per l’emergenza Coronavirus cerca risposte e chiarimenti che sono richieste anche nel territorio aretino, dove in molti hanno sollevato dubbi.

“Egregio Dr. Borrelli, faccio seguito alla nostra conversazione telefonica per puntualizzare quanto di seguito. L’Ausl Toscana Centro ha attivato tempestivamente, in base alle circolari del Ministero della Salute, l’Unità Sanitaria di Crisi direttamente collegato con la task force della Regione Toscana.  Le azioni messe in essere dalla Ausl Toscana Centro sono state:

- Disposizioni generali per tutti gli operatori sanitari dell’azienda, medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, in particolare: procedure per le centrali operative 118 ed Emergenza Sanitaria Territoriale, disposizioni inerenti ricovero ospedaliero dei casi sospetti, disposizione per l’uso dei dispositivi di protezione individuale in emergenza sanitaria territoriale e pronto soccorso, indicazioni per la Medicina Generale e Pediatri di Famiglia, raccomandazioni per il monitoraggio autogestito a domicilio con schede informative in inglese, italiano e cinese, raccomandazioni in caso di isolamento fiduciario.

- In riferimento alla circolare del Ministero della pubblica istruzione sono stati identificati circa 300 bambini cinesi che sono rientrati dal capodanno cinese in toscana, è stato concordato con i rispettivi genitori di effettuare una permanenza volontaria fiduciaria a domicilio. Conseguentemente sono, ad oggi, sotto monitoraggio giornaliero relativamente alla condizioni cliniche circa 1300 persone che stanno stazionando volontariamente presso il proprio domicilio.

- In questi giorni si sta completando il rientro dal capodanno cinese di un numero imprecisato di cittadini (il Consolato Generale Cinese di Firenze ritiene che possa trattarsi di circa 2500 persone). Non potendo procedere alla identificazione puntuale di ciascuna persona, la Regione Toscana ha predisposto, in accordo con il consolato generale cinese in Firenze, un ambulatorio rivolto a soggetti che rispondono al criterio epidemiologico sopra descritto e che presentano blandi sintomi clinici simil infuenzali (rinite, tosse e lieve stato febbrile), a cui si accede, da parte di persone che sono di rientro dalla Cina, tramite numero telefonico del Cup dedicato e provvisto di supporto in lingua cinese. Attraverso la prenotazione viene dato un appuntamento. Durante la visita viene compilata la scheda anagrafica, anamnnestica, misurazione della temperatura e tampone orofaringeo. Tale prelievo viene inviato presso il laboratorio di microbiologia e virologia dell’Aou Careggi.

Riteniamo pertanto di aver messo in essere quanto previsto dalle vostre disposizioni e da quelle del Ministero della Salute. A seguito di ripetute comunicazioni a mezzo stampa e social sulla necessità di “obbligare” in isolamento tutta la popolazione di rientro dalla Cina, cinese e non, si chiede alla S.V. delucidazioni in merito a quanto riportato. Rimanendo a disposizione per ogni eventuale chiarimento, si porgono distinti saluti”.

Le polemiche e le richieste di misure straordinarie

Andrea Quartini, medico, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle e commissario  della Terza commissione sanità e politiche sociali, ammonisce l'operato della giunta regionale sulle operazioni di prevenzione dagli effetti sanitari e sociali provocati dal Coronavirus.  

 "La questione dei 2500 viaggiatori di rientro dalla Cina meritava sicuramente un occhio vigile da parte della Regione, secondo il principio di massima cautela, ma è innegabile che ci sia stata superficialità nella pianificazione ed organizzione delle misure di prevenzione e nella comunicazione al pubblico, e tali responsabilità sono ascrivibili direttamente al quasi ex governatore Enrico Rossi e alla renziana Stefania Saccardi, attuale assessore regionale alla sanità. C'è da sottolineare anche un atteggiamento decisamente inopportuno da parte delle destre, che hanno cavalcato le paure dei cittadini rispetto alla reale possibilità di contagio da Coronavirus. Un plauso alle famiglie dei 400 bambini della comunità cinese che responsabilmente, dopo la comunicazione del Ministero, hanno deciso per una quarantena volontaria, ed una simpatica tirata d'orecchi al virologo Roberto Burioni, che giustamente sottolinea l'importanza della quarantena in casi di epidemia, senza però chiarire che l'istituzione di tale misura non compete alla Regione. E i pochissimi casi in Italia certificano che siamo ben distanti dall'emergenza nazionale."

Quartini critica la scelta dell'ambulatorio previsto dalla Regione e rilancia la sua ricetta per ridurre sensibilmente l'ipotesi di contagio da Coronavirus:

"L'ambulatorio ubicato nella struttura Asl Centro Cromed Salus di Sesto Fiorentino, anche in considerazione del contesto urbano, ha delle evidenti criticità: non possiamo sapere con certezza se i percorsi sicuri previsti per raggiungere la struttura, e le precauzioni consigliate dagli esperti, verranno appropriatamente adottate dagli utenti. Sarebbe stato più proficuo allestire una postazione mobile attrezzata, con medico a bordo, personale formato e un mediatore culturale. L'ambulanza può raggiungere il cittadino che manifesta sintomi sospetti, accertare in loco la situazione senza esporre terzi a eventuale pericolo di contagio. Oltre a questo esiste già un numero verde predisposto dal Ministero della salute, il 1500, un riferimento che può dare tutte le informazioni utili a capire la sintomatologia del Coronavirus, le operazioni di prevenzione e il comportamento da seguire se si sospetta un contagio. Resta fondamentale l'invito alla quarantena per tutti coloro che rientrano da contesti di rischio."

Ne ha parlato anche il consigliere regionale Paolo Marcheschi (Fdi) 

“ In Toscana Rossi e Saccardi hanno provocato una falla nel sistema sanitario di protezione nazionale. Una falla che mette a rischio la possibile diffusione del coronavirus in tutta Italia. Nonostante gli appelli di virologi di fama internazionale, la Regione va avanti con l’ambulatorio dell’Osmannoro fregandosene delle proteste dei residenti in primis, e delle paure dei pratesi, fiorentini e toscani in generale - sottolinea il Capogruppo regionale Paolo Marcheschi (Fdi)- Il ministro Speranza ignora l'appello ad occuparsi della follia della Toscana ribadendo che, invece, la quarantena verrà applicata per gli italiani che verranno rimpatriati dalla nave da crociera Diamond Princess in Giappone. Per i cinesi di ritorno a Prato e Firenze si parla soltanto di quarantena volontaria.....Ma si parla del niente perché la quarantena volontaria non esiste, c’è solo quella obbligatoria decisa dalla task force nazionale e controllata strettamente dalle autorità sanitarie. Ribadiamo l’appello ai sindaci di contestare questa incosciente procedura adottata dalla Regione Toscana per non essere complici di eventuali emergenze anche sul nostro territorio”.

Anche Daniele Belotti e Elisa Montemagni della Lega polemizzano con la scelta della Regione Toscana

“Sapete qual è il nuovo inedito mezzo per attaccare la Lega? L’ha appena utilizzato su Facebook il presidente Rossi, il quale in un post afferma che chi non è d’accordo con lui in tema di prevenzione sul Coronavirus è un fascioleghista…-affermano esterrefatti ed indignati Daniele Belotti ed Elisa Montemagni, rispettivamente commissario regionale e capogruppo in consiglio regionale della Lega.” “Una frase che stigmatizziamo apertamente-proseguono i rappresentanti del Carroccio-ritenendola indegna di una persona che, tra l’altro, riveste, fortunatamente ancora per poco, un ruolo di primissimo piano.” “Sapevamo che la Sinistra fosse allo sbando e priva di seri argomenti-precisano Belotti e Montemagni-ma tirare in ballo la salute (il noto virologo Burioni ha, per noi, idee chiare in materia) per attaccare ignobilmente un avversario politico e tutti coloro che votano per un determinato partito, ci pare davvero inaccettabile e privo di alcuna giustificazione.” “Meno male-sottolineano gli esponenti leghisti-che Rossi è un democratico; se non lo fosse, non osiamo nemmeno pensare quali esternazioni potrebbe fare nei nostri confronti.” “Saremo poi curiosi di sapere-conludono Belotti e Montemagni-cosa ne pensa il degno aspirante sostituto, ovvero Eugenio Giani, alla poltrona di Rossi sulle predette affermazioni: le condivide, ne prenderà le distanze, oppure salomonicamente non dirà nulla, perché magari distratto da qualche cerimonia? Agli elettori, nel prossimo maggio, l’ardua sentenza!”

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