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Coronavirus, Pd: "Fase 2 da migliorare. La Toscana non è la Lombardia"

Sì alla proposta di Giani di riaprire i negozi l'8 maggio e bar, ristoranti, acconciatori ed estetitsti il 18

La Fase 2 lascia un pò di amaro in bocca anche al Pd. "Nella cosiddetta Fasi 1 - sottolinea il segretario provinciale Francesco Ruscelli - era stato necessario centralizzare i provvedimenti. Interventi drastici che hanno colpito economia, imprese e famiglie. Oggi che si apre la fase 2 occorre trovare risposte diverse. Ad esempio con la necessaria distinzione tra una regione e l’altra".

Il Pd sottolinea  che la Lombardia non è la Toscana e Bergamo non è Arezzo. Questo non vuol dire un “liberi tutti” generalizzato, perché la fase epidemica non è ancora finita ed è necessaria grande cautela. "Ai cittadini e alle imprese deve essere garantita certezza delle norme e dei comportamenti. L’errore più grave sarebbe contrapporre salute e lavoro. Tuttavia non si possono nemmeno strozzare le imprese, in particolare pensiamo al commercio e ad alcune categorie di artigiani. Sappiamo bene quanto le piccole e medie imprese siano vitali per la nostra provincia".

Ruscelli afferma di condividere la proposta del candidato a Presidente Eugenio Giani per la Toscana: 8 maggio la riapertura del commercio al dettaglio e dal 18 maggio la riapertura di bar, ristoranti, alberghi, parrucchieri e attività di cura della persona.

"Su questo dobbiamo impegnare il governo nazionale e la Regione. Quello che però non è accettabile è che, all’interno della comprensibile protesta, emergano posizioni politiche dissennate. Dalle dichiarazioni di alcuni esponenti della destra sembra che il virus sia un’invenzione del governo per danneggiare la libera impresa e l’economia privata. Si sono dimenticati in un attimo le decine di migliaia di morti, gli ospedali strapieni, le migliaia di malati in terapia intensiva. C’è bisogno di tornare sulla terra e di ragionare su quello che si può e si deve fare: è giusto togliere di mezzo la burocrazia per la concessione dei mutui a sostegno della liquidità delle imprese, prevedere non il rinvio ma l’abbattimento totale della TARI per quelle imprese che non hanno lavorato a causa del coronavirus, il rinvio delle bollette e la possibilità per chi non può pagarle di sostegni pubblici, il contributo per gli affitti. E’ necessario che il governo nei prossimi provvedimenti preveda interventi mirati sul turismo e servizi. Tutti Governo, Regione, Comuni sono chiamati a fare la loro parte. Mai, come in questo momento, c’è bisogno di unità e non di divisione. Il PD è pronto a questo grande sforzo collettivo, perché solo con un lavoro comune usciremo da questa terribile situazione".

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