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Ato Rifuti, Lebole e Fortezza. Un anno di Ghinelli: "Una buona partenza in attesa della città del 2020"

La vittoria fu certificata appena scoccò il 15 giugno, nella notte dello spoglio del ballottaggio, l'insediamento avvenne il 16 giugno scorso. Esattamente un anno fa il centro destra riconquistò il governo della città di Arezzo con alla guida il...

La vittoria fu certificata appena scoccò il 15 giugno, nella notte dello spoglio del ballottaggio, l'insediamento avvenne il 16 giugno scorso. Esattamente un anno fa il centro destra riconquistò il governo della città di Arezzo con alla guida il neo sindaco Alessandro Ghinelli. A distanza di 365 giorni i politici più vicini al primo cittadino, membri del consiglio comunale e della giunta hanno pranzato festeggiando al ristorante La Locanda di San Pier Piccolo.

Una festa che in sostanza si è tenuta in una pausa di due ore tra la prima parte e la seconda del consiglio comunale . Qualche minuto il sindaco lo ha dedicato anche a noi. Fuori dall'aula, tra una votazione e l'altra ha risposto ad alcune domande (tra le tante che avremmo voluto fare).

Come ricorda la corsa elettorale e la vittoria? "E' stava una corsa entusiasmante, molto faticosa per certi versi divertente, mi è piaciuta."

Come definisce il primo anno: "Una buona partenza, con alcune cose che si sono già viste, con l'impegno sulla sicurezza e sulla cultura. Il cammino è lungo, una parte significativa si vedrà con la variante generale al piano strutturale e la modifica al regolamento urbanistico, verrà fuori la città del 2020. Grandi energie sono state poste nella risoluzione dei contenzioni del personale ed in particolare della polizia municipale e la ristrutturazione dell'ente che ci ha messo a disposizione una macchina amministrativa più snella, più efficiente, più veloce che servirà per portare a termine il mio compito di modifica della città di aumentare l'appetibilità di Arezzo per portare qui risorse da fuori, imprenditoriali e turistiche tutto incentrato sulla qualità della città del patrimonio artistico. Un'osservazione in negativo sul mio operato è che non siamo riusciti ancora a veicolare l'immagine di Arezzo come avrei voluto. La sfida di questa estate e dell'autunno è proprio questa.

Area Lebole? "Grosse novità non ci sono, incontrerò Carrara nei prossimi giorni, ma per ora è fermo perché attende l'esito del ricorso fatto da privati."

Qualcosa di buono ereditato dalla giunta Fanfani? "Beh alcuni progetti sicuramente, uno su tutti quello della riapertura del teatro Petrarca, come ho riconosciuto pubblicamente, mentre io ho il merito di averlo messo a disposizione anche delle compagnie teatrali aretine."

La fortezza come sarà gestita? "Il primo finanziamento dalla Cassa di Risparmio di Firenze lo ottenne il sindaco Lucherini, siamo vicini alla riapertura, in concomitanza con la mostra di Ivan Theimer, ad ingresso gratuito.

Preoccupato per la situazione economico sociale di Arezzo? Per la perdita di posti di lavoro che potrebbero arrivare con la vendita di Banca Etruria? "Si sono molto preoccupato, anche se dovremmo conoscere chi è il venditore prima di tutto.

Da un mese presidente di Ato rifiuti Toscana Sud, quale il suo ruolo? "Si è fatta confusione sulla mia nomina, è un ente di indirizzo e controllo costituito dalla parte pubblica, il servizio è in mano a Sei Toscana che secondo me lo svolge con alcune criticità. Il fatto che sia diventato presidente dell'ente che farà le bucce a Sei Toscana e che fa in modo che Sei Toscana svolga un servizio migliore, ma con un sistema di costi compatibili con le esigenze dei cittadini è fondamentale. Io come controllore farò in modo che ci siano servizi sempre miliogri con costi inferiori. E' il grosso impegno che mi ripropongo e per il quale mi sto attivando già da subito.

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