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Consiglio comunale di Arezzo, dibattito su governance e fondo anti crisi

Respinti un atto d'indirizzo e una mozione presentati dalle opposizioni

Atto di indirizzo di Scelgo Arezzo per l’adesione del Comune al programma EloGE, il “Marchio Europeo di Eccellenza nella Governance” per la diffusione dei 12 principi europei di buona governance democratica: partecipazione civica, rappresentanza, corretto svolgimento delle elezioni, ricettività, efficienza ed efficacia, apertura e trasparenza, stato di diritto, comportamento etico, competenza e capacità, innovazione e apertura al cambiamento, solidità nella gestione finanziaria, diritti umani, diversità culturale e coesione sociale, responsabilità. “L’Europa – ha sostenuto Marco Donati – intende supportare le amministrazioni locali nell’attività di diffusione delle buone pratiche. Il programma EloGE è strutturato attraverso un percorso a tappe, curato di concerto tra amministrazioni comunali, Associazione italiana per il consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa, Istituto di sociologia internazionale di Gorizia. Tra gli obiettivi: rafforzamento della fiducia e della collaborazione tra cittadini e amministrazione pubblica e rilancio degli strumenti di partecipazione. Dobbiamo riscoprire e ricostruire la comunità e questo si fa non solo distribuendo soldi ma creando un modello nuovo in cui i cittadini stiano insieme in reti di solidarietà per aiutarsi reciprocamente”. Respinto con 16 contrari, 10 favorevoli e un astenuto.

Mozione di Pd, Arezzo 2020 e Movimento 5 Stelle per l’istituzione di un fondo anti-crisi a sostegno di famiglie, imprese e associazioni. Lo ha illustrato Alessandro Caneschi: “inflazione, aumento dei prezzi dei beni energetici, caro-bollette sono tra le maggiori preoccupazioni dei cittadini. Il Comune di Arezzo può destinare parte dell’avanzo di amministrazione, per fronteggiare questa situazione di crisi, a uno specifico fondo che andrebbe a supportare le famiglie nelle spese legate alle utenze domestiche e nella spesa alimentare e le persone fisiche e giuridiche nelle spese per l’energia”. Tra le richieste dei proponenti: la richiesta al governo di rafforzare tutte quelle misure volte al sostegno delle famiglie e della genitorialità come, ad esempio, la rimodulazione dell’Irpef, la costituzione di un tavolo di crisi con le associazioni di categoria, i rappresentanti delle associazioni di volontariato e le sigle sindacali, la sensibilizzazione della popolazione al minor consumo di energia, lo stimolo a dare vita a comunità energetiche e a riconvertire aree industriali abbandonate. Respinta con 16 contrari e 10 favorevoli.

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