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"La Giostra del 5 settembre sarà dedicata ai 700 anni dalla morte di Dante". L'annuncio del sindaco in consiglio

Due le interrogazioni dei consiglieri comunali di opposizione presentate questa mattina per lasciare spazio poi agli interventi dei cittadini

Il consiglio comunale di oggi si è aperto parlando di Giostra. Già questo sembra un segnale di normalità. È stato il consigliere comunale Marco Donati a sollecitare un’informativa sulla Giostra del Saracino che è stata annunciata in un'unica edizione il 5 settembre prossimo. Il sindaco Alessandro Ghinelli ha ricordato la genesi della scelta, condivisa con la Consulta dei Quartieri, che ha portato a prevedere un’unica Giostra da svolgersi nella prima domenica di settembre. “La dedica sarà ai 700 anni che decorrono dalla morte di Dante Alighieri”. Paolo Bertini, consigliere delegato alla Giostra, ha ribadito che la speranza è di organizzare una rievocazione molto vicina all’originale. “L’ultima parola sarà del Prefetto, con il quale il confronto verterà sia sulle modalità di svolgimento della Giostra in sé sia su quelle delle manifestazioni collaterali, tra le quali non dimentichiamo quelle legate al novantesimo anniversario della prima edizione dell’età moderna”.

Poi spazio alle interrogazioni, sono state soltanto due da parte dei consiglieri comunali di opposizione per poi lasciare spazio agli interventi dei cittadini nella parte del consiglio comunale in forma aperta.

La prima interrogazione è stata presentata dal consigliere comunale Andrea Gallorini che è tornato sul problema del potenziamento della sicurezza stradale a Rigutino, dove anche nei giorni scorsi si è verificato un investimento ai danni di un passante.

“Necessitano soprattutto attraversamenti pedonali e una maggiore presenza della polizia municipale per verificare il rispetto delle norme del codice della strada”. L’assessore Alessandro Casi ha ricordato come stanno per essere installati “segnali luminosi all’altezza delle strisce mentre per le violazioni ai limiti di velocità stiamo valutando un autovelox in entrata della frazione lungo la direttrice Castiglion Fiorentino-Arezzo”.

Anche Michele Menchetti ha sollevato il problema dei limiti di velocità nelle frazioni, in particolare soffermandosi su quella di Olmo. Ma Menchetti ha allargato lo sguardo alla toponomastica e alla difficoltà a trovare gli indirizzi anche da parte dei mezzi di soccorso.

“Occorre semplificare le dizioni o renderle più visibili. A Olmo, inoltre, ci sono tre pezzi di storia da recuperare: il cippo commemorativo della scontro tra aretini e senesi del 1288, la colonna leopoldina, l’antico lavatoio. Stanno purtroppo versando in condizioni di degrado e ne peroro il recupero”. L’assessore Alessandro Casi: “provvederemo a installare i cartelli con i limiti di velocità mentre rinominare le strade creerebbe alcune problematiche ai residenti. Potremmo pensare a una soluzioni in ‘stile Bagnoro’, con le lettere nelle varie intersezioni lungo la strada principale. Confermo anche l’impegno per il recupero dei monumenti citati nell’interrogazione”.

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