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Congresso Pd, Ralli e Ricci i due 'renziani diversi': si va verso la conta. Ultimi tentativi per l'unità

Ogni sera una riunione del tavolo istituzionale, un tentativo di sintesi lo farà anche il segretario provinciale uscente Massimiliano Dindalini, ma ormai si sta delineando un congresso a due: un renziano puro e un renziano dissidente, Albano Ricci...

Ogni sera una riunione del tavolo istituzionale, un tentativo di sintesi lo farà anche il segretario provinciale uscente Massimiliano Dindalini, ma ormai si sta delineando un congresso a due: un renziano puro e un renziano dissidente, Albano Ricci, assessore di Cortona, Luciano Ralli, capogruppo Pd ad Arezzo. Se da qui al 2 ottobre le carte in tavola non cambieranno si andrà alla conta dei voti nel congresso provinciale.

E venerdì sera si riunirà anche l'ala orlandiana per decidere come muoversi. Tutto fa pensare che un terzo candidato non ci sarà, che in mancanza di una posizione unitaria e condivisa i loro voti congressuali si dirigeranno verso Ralli.

"La mia candidatura è certa a questo punto" ha detto Luciano Ralli in merito, "vorrei fosse condivisa da tutti" ha aggiunto. Lo stesso auspicio che in tempi non sospetti aveva annunciato anche Albano Ricci "lo ribadisco, voglio essere un candidato unitario e questo è ancora il nostro obiettivo, cerchiamo dialogo con tutti perché si riesca a convergere. In caso non ci si riuscisse? Io ho dato la mia piena disponibilità, sono a disposizione del partito."

A dividere i due renziani diversi, oltre agli appoggi, più o meno evidenti, ci sono alcuni temi spartiacque, come ad esempio la forma e l'identità da dare al Pd e la politica delle alleanze: "Vogliamo un partito elettorale oppure più strutturato?" ha spiegato ad esempio Ricci. "Io voglio la riunificazione del centro sinistra - ha detto Ralli - fu un errore, ai tempi di Fanfani, la rottura in consiglio con gli esponenti della sinistra durante la seconda consiliatura." Poi i temi dei servizi pubblici, tra cui la sanità, le politiche ambientali, il lavoro da fare per recuperare il terreno perso nel comune capoluogo.

Da parte di entrambi gli schieramenti la raccolta delle firme è cominciata, sono 40 a testa con almeno 30 circoli Pd rappresentati. Un compito non certo difficile: "Non è certo questo che ci preoccupa" ha detto Ralli, mentre Ricci ha raccontato "le mie prime firme sono del mio nonno e del mio sindaco (Francesca Basanieri)."

In queste frenetiche sere di strategie politiche c'è chi continua a lavorare per ricomporre questa spaccatura tra le anime del Pd, ma sembra sempre più delinearsi un congresso a due.

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