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Commissione controllo e garanzia, il presidente Romizi: "L'errore della seduta a porte chiuse"

Relazione del presidente della Commissione consiliare controllo e garanzia Francesco Romizi. La commissione nel corso dell’ultimo semestre ha affrontato tre tematiche: i criteri generali dell’ordinamento degli uffici e dei servizi, l’eliminazione...

Relazione del presidente della Commissione consiliare controllo e garanzia Francesco Romizi. La commissione nel corso dell’ultimo semestre ha affrontato tre tematiche: i criteri generali dell’ordinamento degli uffici e dei servizi, l’eliminazione dell’ufficio autonomo con una posizione organizzativa del Consiglio Comunale, la chiusura al pubblico del dibattimento durante le interrogazioni urgenti del 28 aprile scorso.

“In merito alla prima questione, la commissione ha rilevato l’inopportunità che la delibera, di competenza del Consiglio Comunale, sia a esso sottoposta da un assessore o dal sindaco. Come avvenuto l’ultima volta. Auspichiamo che anche l’iniziativa della delibera, oltre che la sua approvazione, sia in capo al Consiglio Comunale e che sia il presidente a sottoporla all’aula. Per quanto riguarda la seconda questione, la commissione ha preso favorevolmente atto della volontà del presidente del Consiglio Comunale di scrivere a sindaco e giunta per chiedere la modifica della delibera con la quale la giunta stessa ha definito le funzioni degli uffici e l’individuazione di un ufficio, con posizione organizzativa autonoma, del Consiglio Comunale. Sulla seduta a porte chiuse dell’aprile 2016, in occasione delle interrogazioni sulla nomina del rappresentante del Comune in seno al cda di Nuove Acque, evidenzio l’errore in cui incorsero presidente e uffici: il passaggio infatti da seduta pubblica a seduta riservata su un punto all’ordine del giorno è possibile qualora sia previsto nell’avviso di convocazione mentre se questo accade nel corso della seduta stessa è necessaria la deliberazione del Consiglio Comunale. Faccio infine notare che i lavori della commissione, e quest’ultimo punto ne è stata la dimostrazione più evidente, paiono ripercorre le dinamiche maggioranza/opposizione che caratterizzano l’assemblea. La commissione, occupandosi delle prerogative dei consiglieri e della tutela di queste, dovrebbe caratterizzarsi più come super partes”.

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