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Crisi di maggioranza più lontana dopo l'assemblea di Coingas? Rossi: "Un segnale di discontinuità"

La decisione presa ieri durante l'assemblea di Coingas, tra l'altro, pare su proposta del sindaco Ghinelli, potrebbe sminare il terreno della verifica di maggioranza che Forza Italia aveva chiesto. L'inchiesta Coingas sarebbe stato il primo punto all'ordine del giorno

Verifica di maggioranza più lontana? Oppure meno potente? Può darsi. All'assemblea di Coingas di ieri qualcosa è successo. I soci, presenti all'80% del capitale, hanno deliberato "di promuovere un’azione di nullità e/o annullabilità delle convenzioni oggetto di indagine da parte della magistratura. Nella stessa mattinata di oggi è stato votato anche di promuovere azioni giudiziarie eventualmente necessarie al riguardo."

Un segno di discontinuità, tanto più, se fosse confermato che la proposta di questo tipo di azione è partita dal sindaco Ghinelli. 

L'inchiesta Coingas e una gestione che cambiasse passo e direzione rispetto a prima nella partecipata dei comuni, azionista a sua volta di Estra, erano infatti stati messi al primo dei punti all'ordine del giorno della verifica di maggioranza che si deve ancora fare.

L'aveva provocata Forza Italia, con Angelo Rossi che aveva fatto da ariete per lanciare pubblicamente la necesità di un chiarimento con i partiti che sostengono Ghinelli. Ed è stato proprio lui il primo a commentare la notizia:

“Questa è la strada giusta. Finalmente un segnale di discontinuità con la gestione precedente. L’assemblea di Coingas ieri ha deliberato di promuovere un’azione di nullità delle convenzioni oggetto d’indagine da parte della magistratura e votato per promuovere azioni giudiziarie al fine di costituirsi parte civile riguardo gli eventuali danni subiti dalla partecipata e dai Comuni soci.

Quando ai primi di agosto dichiarai che il tema delle azioni di responsabilità sull’affare Coingas sarebbe stato al primo punto della verifica di governo che ci era stata richiesta, in molti ebbero reazioni stizzite nei miei confronti, quasi avessi compiuto un atto di tradimento e di lesa maestà.

In realtà il presidente Franco Scortecci, al quale va il mio plauso, nell’assemblea di ieri ha fornito proprio quel segnale di netta discontinuità con la gestione precedente che attendevo fin dall’inizio della vicenda. Proprio questa, a mio avviso, doveva essere la conseguenza logica e naturale, per qualunque buona amministrazione e qualunque buon amministratore, ai fatti avvenuti”.

Un punto che forse si alleggerisce, anche se ne restano altri sul tavolo, come ad esempio la rappresentanza di Forza Italia in giunta, dopo che l'assessore di riferimento Lucia Tanti ha lasciato la barca azzurra per approdare nella neonata formazione di Toti, che anche ieri era in piazza con i sovranisti. Un manifestazione alla quale la Tanti non ha potuto partecipare perché impegnata in giunta.

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