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Coingas-Estra, atto dell'opposizione bocciato. La maggioranza non esclude costituzione di parte civile

Reazioni opposte all'esito del consiglio lampo di oggi. Di fronte al nuovo segretario generale l'atto delle opposizioni è stato bocciato, mentre è stato depositato quello della maggioranza

Epilogo negativo per l’atto d’indirizzo con il quale i gruppi Pd, Arezzo in Comune, Lista Ralli, Movimento 5 Stelle chiedevano a sindaco e giunta di adottare ogni provvedimento necessario affinché il Comune si costituisse parte civile nel procedimento penale relativo a Coingas/Estra. In consiglio comunale, convocato in forma urgente con la richiesta depositata dai firmatari dell'atto e da Scelgo Arezzo, il voto sull’atto ha registrato 12 favorevoli e 18 contrari sui 30 presenti. Assenti con valida motivazione il sindaco Ghinelli e il consigliere Bardelli entrambi imputati nell'udienza preliminare del processo penale Coingas-Estra che avrà la sua prima tappa nella giornata di domani. Assente anche Vittorio Giorgetti della Lega. E' stato un consiglio comunale lampo che ha avuto come atto soltanto la votazione con appello nominale. Quindici minuti sono bastati al presidente Luca Stella per aprire e chiudere la seduta. Nel mezzo c'è stata anche l'ufficializzazione dell'inizio dell'incarico per il nuovo segretario comunale a partire da oggi. 

La votazione di oggi ha ovviamente provocato delle reazioni. "Per ben due volte hanno disertato il Consiglio Comunale. Stamani, invece, si sono presentati e hanno votato contro la richiesta che il Comune di Arezzo si costituisse parte civile al processo Coingas. Questo è il comportamento di coloro che dovrebbero rappresentare i cittadini di Arezzo e invece rappresentano solo gli interessi degli imputati al processo" ha scritto a caldo il consigliere comunale di Arezzo 2020 Francesco Romizi.

E' seguito un comunicato congiunto dell'opposizione che ha commentato: “Maggioranza divisa tra falchi e colombe: il dato politico di un finto ricompattamento”. Il commento cerca di porre in evidenza come ci siano comunque di partenza posizioni diverse tra Fratelli d'Italia e Oraghinelli da una parte e di Lega e Forza Italia dall'altra.

"Dunque, il Comune di Arezzo non si costituirà parte civile nella vicenda Coingas. La maggioranza si ricompatta dopo due votazioni andate a vuoto per mancanza, da imputare alla stessa, del numero legale. l dato politico da rilevare è che nel centrodestra ci sono vincitori e sconfitti. I primi soni i “falchi” di Fratelli d’Italia e Ora Ghinelli, i secondi sono Lega e Forza Italia che sull’atto di indirizzo, nel corso delle settimane, avevano espresso un giudizio più articolato, certamente diverso. Vediamo adesso se la Giunta proverà finalmente a concentrarsi sulle risposte da dare ai cittadini e ad elevare la qualità dell’azione amministrativa. Ne dubitiamo."

Depositato l'atto della maggioranza per il consiglio comunale del 30 marzo

Ma la novità di oggi, per la verità preannunciata nei giorni scorsi, è che il documento unitario della maggioranza è pronto ed è stato depositato in Comune. Attende di essere discusso e votato nella prossima udienza già fissata per il prossimo 30 marzo. Ne tracciano alcuni contenuti i consiglieri comunali dei gruppi Lega, OraGhinelli, Fdi e Forza Italia in un documento congiunto che se interpretato bene sembra non escludere del tutto la possibilità di costituirsci parte civile nel processo penale. Intanto la maggioranza pone un giudizio sull'atto delle opposizioni: "La maggioranza consiliare, coesa e unita nei valori del garantismo, propone un atto unitario che supera quello indicato dalle opposizioni, viziato dalla strumentalità e dalla pretestuosità, così da garantire la piena tutela agli interessi patrimoniali del Comune e di Coingas." Alla base di questo atto ci sarebbero dei punti di sintesi sui quali la maggioranza dichiara di ritrovarsi, ponendo questioni differenti per le diverse posizioni. "Il documento - fanno sapere - rappresenta un punto di sintesi che garantisce l’interesse patrimoniale degli Enti coinvolti, senza indulgere in strumentalizzazioni politiche finalizzate che nulla hanno a che vedere con i compiti del consiglio e della giunta comunali." Al primo punto si legge "piena fiducia al sindaco e all’assessore Merelli ai quali non si contestano reati contro il patrimonio della pubblica amministrazione, come del resto già confermato dalla fiducia che i cittadini, con le elezioni di ottobre, hanno riconosciuto al sindaco Ghinelli." Il secondo punto parla invece, contestualmente di costituzione di parte civile nel processo penale e di azioni separate in sede civile: "la tutela offerta a Coingas e al Comune di Arezzo dalla costituzione di parte civile, processualmente strumento idoneo, può essere ulteriormente rafforzata con la promozione di azioni separate in sede civile, parallelamente allo svolgimento della fase penale, utili per scongiurare il riflesso di eventuali esiti condizionati dalla diversa soglia di responsabilità che nella sede penale determina e condiziona l’accertamento della stessa;" 

Nel terzo punto si tratta la questione dell'assemblea di Coingas da convocare: "vi è pieno appoggio alla richiesta della Giunta nel sollecitare l’assemblea dei soci di Coingas ad avviare un’azione civile separata nei confronti dell’ex amministratore unico di Coingas alla luce delle sue dimissioni nel gennaio del 2019 e pertanto su di lui incombono i termini di prescrizione propri dell’azione di responsabilità nei confronti dell’amministratore;"

La maggiornanza in consiglio comunale, in modo unitario scrive nero su bianco "la necessità di richiedere alla Giunta di operare una valutazione sullo strumento giuridico più idoneo tra la costituzione di parte civile e l’attivazione di una azione civile separata nei confronti di coloro nei confronti dei quali è contestato un reato contro il patrimonio della pubblica amministrazione che, per sua natura, presuppone la rintracciabilità di un danno patrimoniale all’Ente." 

E infine la "volontà di impegnare la Giunta a valutare azioni civili di risarcimento danni, anche non patrimoniali, verso tutti quei soggetti cui sono contestati reati diversi da quelli contro il patrimonio della pubblica amministrazione, solo all’esito dell’accertamento in via definitiva della penale responsabilità, momento nel quale sarà concretamente possibile individuare un danno."

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