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La fine della grande fuga: Cesare Battisti è in Italia. Nisini e Mugnai: "Giustizia è stata fatta"

L'ex terrorista dei Pac è rientrato in patria questa mattina dopo 37 anni di latitanza all'estero. La notizia della cattura è stata accolta con favore dalla senatrice Tiziana Nisini e dal deputato Stefano Mugnai.

"Finalmente questo assassino condannato all’ergastolo sta rientrando in Italia".

Così la senatrice Lega Nord e assessore del Comune di Arezzo, Tiziana Nisini commenta sui social il rientro in partia di Cesare Battisti, l'ex terrorista dei Pac da 37 anni latitante e catturato in Bolivia a seguito di una lunga e complicata operazione di inteligence.

Battisti è rientrato in Italia questa mattina poco dopo le 11,30 all'aeroporto di Ciampino. 

Ad attenderlo, oltre ad un folto numero di giornalisti, anche i ministri della Giustizia Alfonso Bonafede e dell'Interno Matteo Salvini. Jeans e giacca marrone, senza manette, Battisti è stato prelevato dalla Polizia di Stato, che è salita in forze sull'aereo e lo ha poi accompagnato fino agli uffici dell'aeroporto.

L'aereo con a bordo Battisti era decollato da Santa Cruz de la Sierra, in Bolivia, dove ieri è avvenuto l'arresto dell'ormai 64enne, che verrà immediatamente trasferito nel carcere di Rebibbia, a Roma. Alle 14 è poi prevista una conferenza stampa a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Battisti, ex membro dei Proletari armati per il comunismo (Pac),è stato condannato in Italia a due ergastoli per quattro omicidi. Dopo essere evaso da un carcere italiano, Battisti si è rifugiato in Francia, Messico e Brasile fino alla fuga in Bolivia lo scorso dicembre dopo l'ordine di arresto emesso da Luiz Fux, giudice del Tribunale Supremo brasiliano e il decreto di estradizione firmato dal presidente uscente Michel Temer.

"Dietro questa cattura - scrive la senatrice Tiziana Nisini - ci sono giorni e notti di chi non ha mollato mai, di chi ha sempre lottato per avere giustizia, di due governi (il nostro e quello brasiliano) che finalmente rimettono in galera i delinquenti. Grazie alla caparbietà di chi ci ha sempre creduto e grazie alle forze dell’ordine, finalmente l’Italia rialza la testa e assicura alla giustizia chi per troppo tempo si è preso gioco di noi. #finitalapacchia".

Una posizione condivisa anche dal parlamentare valdarnese di Forza Italia Stefano Mugnai che sottolinea: "L'arresto di Cesare Battisti è la notizia che i famigliari delle vittime e l'Italia attendevano da anni. Finalmente le vittime del terrorista dei Pac avranno giustizia, un plauso va a tutti gli uomini delle istituzioni e delle forze dell'ordine che hanno lavorato senza sosta per ottenere questo risultato. Adesso la nostra speranza è che questo grande lavoro non venga vanificato da altre beffe sull'estradizione".

Battisti dovrà scontare l'ergastolo ostativo. Il caso dell'ex terrorista rientra in quelli "del 4bis dell'ordinamento penitenziario", ossia il suo curriculum criminale non consente di ottenere, al momento, una serie di benefici, riferiscono fonti giudiziarie milanesi. Dovendo scontare la pena all'ergastolo, Battisti sarà probabilmente sottoposto a 6 mesi di isolamento diurno in cella singola. Queste, a quanto si apprende, le procedure di arresto previste. Sarà il Dap, il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, a decidere quale sarà il carcere in cui l'ex terrorista dovrà scontare il suo ergastolo. Una volta atterrato a Ciampino, sarà trasferito a Rebibbia, in quanto istituto penitenziario più vicino, ma la sua collocazione definitiva sarà decisa in seguito, spiegano fonti giudiziarie milanesi.

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