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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica Centro Storico

Ritrovare l'identità del centro storico, mobilità e qualità della vita. Questionario del Pd per coinvolgere i cittadini

Filippo Gallo della segreteria del Pd ha ribadito che manca un progetto complessivo che riconnetta i vari quartieri e frazioni

Il progetto per l'ex Cadorna, l'aumento delle tariffe dei parcheggi, le criticità nel trasporto pubblico. Sono questi alcuni degli aspetti evidenziati dai rappresentanti politici del Partito Democratico di Arezzo per criticare l'approccio dell'amministrazione comunale nei confronti del centro storico e della sua "ricucitura" con la periferie.

Innanzitutto “il centro storico non può essere un luogo privo d’identità e autenticità a esclusivo appannaggio di turisti desiderosi di storia e trattorie” ha esordito il capogruppo in consiglio comunale Donato Caporali. L'obiettivo ci si pongono è quello della partecipazione dei cittadini attraverso questionario che permetta a tutti di avanzare idee e proposte.

“Dal settembre 2021 – prosegue Caporali – in occasione di vari incontri, gli iscritti al circolo Pd del centro storico si sono confrontati con i residenti, con i gruppi attivi sul territorio, con i commercianti, con i ristoratori. Ben venga chi è interessato a visitarlo e scoprirlo, tuttavia crediamo che il centro storico debba rispondere ai bisogni di chi lo abita e offrire intrinsecamente una buona qualità della vita nell’ambito di una ‘città sostenibile’. In quanto bene collettivo, è giusto che a pensarlo e immaginarlo siano i protagonisti della collettività: chi vi abita, chi vi lavora, chi vi trascorre il tempo libero. Abbiamo dunque pensato a un questionario online, che raggiunga un pubblico ampio e che avrà anche la sua versione cartacea da proporre per altre zone in cui organizzeremo, nei prossimi mesi, iniziative dove si dibatta concretamente”.

“Da questo lavoro di ascolto – aggiunge Benedetta Ricci, presidente circolo Pd Aurora-centro storico – sono emerse molte riflessioni che ci hanno portato innanzitutto a vedere i limiti dell’approccio di questa amministrazione, con temi affrontati a compartimenti stagni, in maniera completamente slegata: il futuro del Cadorna un giorno, il rincaro dei parcheggi un altro, giusto per fare alcuni esempi. Occorre invece una visione d’insieme. Se anch’essa però risultasse limitata all’ambito specifico di cui stiamo trattando, diventerebbe riduttiva. Non si può rileggere e ridefinire il centro storico senza prendere in esame l’intera città, in termini di mobilità: qualsiasi intervento risulterebbe, infatti, zoppo. Occorre, nella rilettura delle esigenze, tenere in considerazione i cambiamenti che negli ultimi anni si sono verificati nelle abitudini, pensiamo allo smart working, nei bisogni e nel sentire delle persone. Grazie al questionario ‘Arezzo, la mia città. Mobilità e qualità della vita’, online da oggi, è possibile esprimere un’opinione non solo sul centro storico ma anche sulla propria visione d’insieme”.

Per il consigliere comunale Alessandro Caneschi “questa iniziativa si concilia con l'attività che stiamo portando avanti in consiglio comunale, dove poniamo questioni che coinvolgono anche il centro storico. I risultati che emergeranno da questo ascolto costituiranno la base delle proposte programmatiche del Partito democratico. In merito alla ex Cadorna, citiamo infine che l'amministrazione comunale se ne fa carico adesso con risorse proprie dopo avere perso quelle del Pinqua e procede con una partecipazione 'ingessata' che parte da un suo progetto preconfezionato”.

Filippo Gallo della segreteria del Pd ha ribadito che manca un progetto complessivo che riconnetta i vari quartieri e frazioni: “la lacuna principale è la ricucitura, con criticità forti come quelle relative alle linee del trasporto pubblico urbano”.

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