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Cattivi odori da Podere Rota, il Pd di San Giovanni: "Il gestore si attivi"

"Questi ultimi giorni sono stati molto difficili per i cittadini di San Giovanni: l’odore acre e nauseabondo proveniente dalla discarica di Podere Rota ha accompagnato le giornate e le nottate dei sangiovannesi, come più volte accaduto in questa...

"Questi ultimi giorni sono stati molto difficili per i cittadini di San Giovanni: l’odore acre e nauseabondo proveniente dalla discarica di Podere Rota ha accompagnato le giornate e le nottate dei sangiovannesi, come più volte accaduto in questa estate, in una maniera che è diventata intollerabile ed insostenibile".

Attacca così una nota del Partito Democratico di San Giovanni:

L'unione comunale è dalla parte dei cittadini che in questi mesi di caldo afoso hanno dovuto subire – ripetutamente – oltre il caldo, anche il disagio di una situazione odorigena non più sopportabile, e che stanno manifestando, legittimamente, tutta la loro insofferenza.

Chiediamo, pertanto, come azione a breve termine, che il gestore dell’impianto di Podere Rota ponga immediatamente in essere tutte le strategie e le soluzioni tecniche possibili affinché episodi quali quelli che sono accaduti questa estate non tornino a verificarsi, senza continuare a portare a giustificazione le particolari condizioni metereologiche o la direzione dei venti, che non possono essere previste e sulle quali non è possibile, umanamente, intervenire. Non è più tollerabile che una cittadina ed i suoi abitanti debbano continuare a subire le conseguenze di errori o inefficienze di questa natura.

Ma non chiediamo soltanto questo. Il Partito Democratico di San Giovanni Valdarno chiede che siano rispettati gli accordi, che sia rispettato quanto deciso dal Consiglio Provinciale di Arezzo nel 2013 (quando adottò, con delibera, il piano interprovinciale dei rifiuti) e che, quindi, la discarica di Podere Rota vada a chiusura, in maniera inderogabile, entro il 2021, a completamento e riempimento degli attuali volumi esistenti, e si avvii, da quella data, il processo di bonifica del sito. Questo chiediamo e questo continueremo a chiedere in tutte le sedi politiche ed istituzionali, sostenendo l’operato del sindaco di San Giovanni e del Gruppo consiliare del Partito Democratico che stanno mettendo in atto, da tempo, una serie di iniziative politiche che muovono in questa direzione.

La discarica di Podere Rota è un sito che da quasi 25 anni, pur se collocato nel Comune di Terranuova Bracciolini, trovandosi al confine con il Comune di San Giovanni, crea disagio ai sangiovannesi, ed in parte anche agli abitanti del Comune di Castelfranco-Piandiscò. Questo territorio ha già pagato un prezzo troppo alto in termini di qualità della vita dei suoi abitanti in questi anni ed è legittimo e giusto che – in una visione complessiva, regionale e democratica – sia alleggerito di un fardello che non è più in grado di sostenere e siano adottate soluzioni e strategie innovative in termini di conferimento e smaltimento dei rifiuti. La normativa europea – e italiana – sono chiare ed esplicite in questo senso: le discariche, come luogo di semplice raccolta e seppellimento dei rifiuti, non devono più costituire una soluzione, mentre deve essere potenziato l’incenerimento dei rifiuti e lo sviluppo di forme di economia circolare.

Il “Piano Regionale di Gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati” (PRB) del 2014, che andrà a revisione nei prossimi mesi, è lo strumento sul quale agire ed entro il quale avere risposte chiare e nette. Il Partito Democratico di San Giovanni Valdarno, associandosi alle richieste del sindaco di San Giovanni al Governatore della Toscana Enrico Rossi, chiede che nelle modifiche che saranno introdotte in questo strumento di regolazione della politica regionale in materia di gestione dei rifiuti - nella prospettiva di una complessiva razionalizzazione impiantistica regionale - sia chiaramente inserita la chiusura dell’impianto di discarica di Podere Rota al 2021, come stabilito da un atto di indirizzo del Consiglio Provinciale di Arezzo del 2013, e siano poste le basi, da quella data, per la bonifica del sito.

Non bastano le rassicurazioni formali del Governatore Rossi contenute nella risposta al sindaco di San Giovanni: vogliamo che sia preso questo preciso impegno politico all’interno del PRB, che Podere Rota ed il Valdarno non continuino ad essere la discarica dell’area metropolitana fiorentina che deve necessariamente ed in tempi brevi – come accade per tutte le grandi aree metropolitane italiane ed europee – dotarsi di sistemi, strumenti e luoghi di raccolta e smaltimento dei rifiuti autonomi per la numerosa popolazione che vive al proprio interno: la qualità della vita deve essere la medesima per tutti i cittadini della Toscana e non si può pensare di tutelare la qualità di alcuni a discapito di quella di altri.

Questo il Partito Democratico di San Giovanni chiederà in tutte le sedi politiche ed istituzionali nei prossimi mesi, rivolgendo un appello anche agli altri Comuni del Valdarno – non soltanto quelli colpiti direttamente dai disagi della discarica – affinché uniscano la propria voce a quella del Comune di San Giovanni e del Partito Democratico di San Giovanni, perché si raggiunga questo obiettivo in maniera concorde ed unanime, facendo sentire unitariamente la propria voce a tutela e difesa del Valdarno.

Infine vogliamo sottolineare lo sbigottimento e il profondo sentimento di disagio che proviamo di fronte alla evidente operazione di strumentalizzazione demagogica e politica che di tutta questa vicenda stanno portando avanti da mesi la Lista civica “Cresce San Giovanni” e il suo capogruppo in Consiglio Comunale, Francesco Carbini, con comunicati stampa quasi quotidiani. Ci saremmo attesi una collaborazione, in sede politica ed istituzionale, per il raggiungimento di un obiettivo che è comune, che è nell’interesse dei cittadini sangiovannesi e che sarebbe stato sicuramente rafforzato da questa unitarietà di intenti. Invece ci accorgiamo sempre più che l’unico obiettivo della Lista civica è di mettere un sigillo di primazia e protagonismo su questa vicenda, per avere un argomento ‘forte’ da cavalcare, strumentalmente, in vista delle elezioni amministrative del 2019. E allora ci chiediamo quali responsabilità politiche abbiano, in quasi 25 anni di vita della discarica di Podere Rota, il consigliere e capogruppo Francesco Carbini, il partito nel quale lui ha militato per numerosi anni, quali le responsabilità di alcuni esponenti delle sue attuali liste civiche che hanno alle spalle una lunga militanza politica attiva nelle istituzioni e nei partiti, alcuni dei quali hanno anche rivestito incarichi amministrativi. Ci chiediamo dove fossero tutti questi illustri politici - adesso nelle barricate e pronti a riversare sugli altri in toto scelte e responsabilità -, quando fu decisa e deliberata la costruzione della discarica di Podere Rota, quando ne fu decisa e deliberata l’ubicazione alle porte di San Giovanni, quando ne fu deciso e deliberato l’ampliamento, in quali modi allora fecero sentire la propria voce – all’interno dei loro rispettivi partiti- con quali scelte politiche qualificanti, quali proteste misero in atto, come impedirono che tutto ciò avvenisse. Ce lo chiediamo con amarezza e rammarico profondi, nella speranza anche i sangiovannesi ricordino e non abbiano perduto la memoria, perché noi del Partito Democratico non l’abbiamo perduta.

«La coerenza è comportarsi come si è, e non come si è deciso di essere». Pensiamo che queste parole di Sandro Pertini, uno dei padri del socialismo italiano ed europeo ed indimenticato Presidente della Repubblica, dovrebbero essere scolpite nella mente di tutti quelli che fanno politica, e soprattutto di quanti ritengono che la coerenza sia pensare di poter fare piazza pulita del proprio passato con una passata di mano.

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